Lucia Minutello da oltre dieci anni è cantante e performer.

In tutto questo periodo di attività si è approcciata a diversi mondi musicali, maturando così un suo modo originale di interpretare. Da sempre molto attenta al recupero delle tradizioni di terra salentina, valorizzando - attraverso la sua voce – alcuni temi ambientali e sociali del territorio di origine.

Da qui nasce la necessità di Lucia di raccontare la storia di uno dei primi transessuali del Sud Italia. La storia di Mara è un pretesto per far rivivere un periodo della vita di molti di noi, di una città, di un quartiere (le giravolte). Raccontare, e non solo cantare, questo ha fatto Lucia in questa canzone che gli è valso il premio “Mia Martini” 2016, come miglior interprete.

In seguito è stato pubblicato un video girato a Lecce, nelle vie del centro storico, nelle Giravolte, appunto.

Luogo fisico reale, ma anche immaginario e immaginato come i personaggi che lo attraversano quotidianamente.

Mara vive in ogni città e in ogni città ci sono le strette vie del centro storico, labirinti pieni di storia, di personaggi, e di “alberi come amanti che si aggrovigliano” – “Campanili senza orologio” – “merli che mangiano i semi che rubano” – “antichi mestieri peccaminosi”, momenti di vita raccontati in maniera magistrale dalla voce di Lucia, che si è avvalsa della collaborazione di Giovanni Epifani nella scrittura del testo, di Pasquale Quaranta e Leone Marco Bartolo nella partitura della musica e di Gianluca Gulluni per la regia del video.

“Venite, venite” a prendervi 4 minuti per ascoltare “Le giravolte”, diventerete protagonisti inconsapevoli di una strana storia di “ipocrisia umana”.

Questa canzone, e di conseguenza il video, sono poesia, in fondo “ogni forma d'arte è poesia”.

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