Che dire di questo album, di quanto tutto giri attorno alla voce di Brain Molko e al suo aspetto un po' junkie e transex.
E questo a noi ragazze basta e piace, misterioso lui e la sua voce. Di quelle che non dimentichi in fretta, che riconosci subito come se fossero gli Smashing, intensa e unica.
Ma come tale può piacere o meno, ripeto, a me fa impazzire, ma probabilmente ai maschietti piace meno. Questione di gusti insomma e... forse di sesso.

Questo cd, il loro primo lavoro, mi ricorda una calda e bellissima estate a Reunion, quando girando in macchina grazie alla loro musica mi impaccavo a guardare l'orizzonte infinito sull'oceano e i paesaggi mozzafiato dell'entroterra, rimanendo semplicemente in silenzio per dimenticare la realtà che ti sta attorno e solo loro nell'autoradio. Il sole scende. Perfetto quindi per passare una serata in compagnia di se stessi e per fuggire per un prezioso attimo dallo stress quotidiano.

Attenzione però, l'effetto placebo può essere anche controproducente e sommergervi di tristezza e desolazione, quindi giù le mani da alcool e altro e cercate solo di danzare ;). Questo in merito agli effetti, rischi e controindicazioni a cui ci si espone con i Placebo.

Dal punto di vista musicale può ingannare la loro origine inglese, poiché mancano gli effetti speciali di sottofondo e le canzoni più hard sono molto veloci e tecniche, sempre grazie alla mano prodigiosa ed alla chitarra di Brian, quest'ultima quasi sempre in volo nei cieli della distorsione.
E l'ottimo risultato finale raggiunto nel complesso da questo lavoro viene garantito da un basso corposo, che spesso e volentieri sembra voler abbandonare la sua funzione di accompagnamento per trainare e dettare i ritmi, e da una batteria puntuale e sofisticata, ma mai pesante o in primo piano.

Ma la bellissima voce rimane il marchio di fabbrica, sexy e bellissima. Un bellissimo disco di esordio.

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