Questa non è la solita recensione di un LP o di un live, ma di un qualcosa di speciale, di unico...di un bootleg. Si tratta di una registrazione effettuata con il mixer, il 23 Aprile 1983 al Manila di Firenze durante il "Luna tour" di una delle più grande rock band italiane: i "Litfiba". Tra la mia vasta collezione di bootleg dei Litfiba (circa un centinaio) ho scelto questo perchè oltre ad aver un audio molto buono, contiene delle vere e proprie perle, con pezzi editi e inediti discograficamente. Logicamente non essendo un album "Ufficiale", non dispone di copertine...quindi quella che vedete è stata realizzata da me. La foto fu scattata proprio in quel concerto...storico concerto.

Ma passiamo ai contenuti...12 pezzi per un totale circa di 52 minuti. Il concerto inizia con un intro molto tribale di basso e batteria (Gianni Maroccolo e Renzo Franchi) a cui poi si uniscono le tastiere di Antonio Aiazzi. Su questo intro, che potrebbe ricordare le melodie strumentali di "Eneide" si sentono i commenti di un pubblico stupito. Si captano, all'arrivo di Piero Pelù commenti tipo "ecco lo scimpazzè" e risate varie; all'epoca rimanere indifferenti all'estrosità di Piero era impossibile. Dopo 2'30" di intro ecco un brano inedito, chiamato "Notte", mai pubblicato in nessun disco, in cui il cantato di Piero non è molto comprensibile. La canzone possiamo definirla l'antenata di "Come un Dio", infatti il giro di chitarra è lo stesso adottato 4 anni dopo in "17 re", ( più precisamente quello suonato prima della frase "L'energia corre via.."n.d.r).
Dopo quasi 7 minuti parte un secondo pezzo e un secondo inedito, "Tradimento"; è un classico brano dell'epoca dark, molto cupo ed esoterico, infatti il tema affrontato è quello di Dio, Cristo, il bacio di Giuda, la croce.....un vero gioiellino e paccato che non l'abbiamo mai inciso (anche se si captano giri di chitarra che furono utilizzati per la mitica e succesiva "Tex" del 1988, n.d.r.).
Il terzo brano parte con una grande batteria che toglie il fiato e già si cominciano a scorgere musiche orientali, vicino al mondo asiatico: è "Dea del Fuji-Yama", di cui ne fu realizzato un bellissimo video clip (regia di Tony verità, lo stesso di "Altrove" dei Diaframma, n.d.r..).pezzo infarcito di splendidi giri di chitarra e tastiere, che ci trasportano direttamente in Asia. Anche questo pezzo, nonostante il video, non venne mai inciso ufficialmente.
Il quarto pezzo della scaletta è "Anniversary", con testo in inglese, E' un pezzo un po' più solare rispetto ai primi tre e venne pubblicato ufficialmente in "studio version" solo nel 1992, nella raccolta "Firenze sogna", anche se l'incisione avvenne negli studi G.A.S. nel 1983. Evidentemente doveva finire in qualche  7" o 12", ma venne poi scartato.

Nel quinto pezzo si cominciano ad intravedere le grandi doti di Pelù con la lingua francese: si tratta di "Pigalle", l'ennesimo inedito di questo concerto e di tutta la storia "Litfibiana". Pezzo che inizia con un dolce intro di tastiere e Piero che recita : "je prefèr le nuit..."...si puo già captare quindi il tema legato sempre all'oscurità. La batteria è sempre molto frenetica, il basso macina, la chitarra è piu d'atmosfera, creando splendidi muri ipnotici e d'effetto.
Il sesto pezzo è una nuova produzione, il lato B dell'ultimo 45 giri, "La preda". Un dolce e lieve inizio di tastiere lasciano poi lo spazio a un impotente giro di basso e un ritmo frenetico e veloce di batteria...leggermente differente dalla "studio version" del 1983... Il settimo pezzo è un cavallo di battaglia dell'epoca, che non vide mai la luce su disco, ma venne suonato dal 1981 al 1984.....è "After death". Un pezzo cupissimo, spettrale, con tastiere che regnano perenni, facendoci vivere in una atmosfera funebre....molto ipnotica, visionaria, scorbutica... L'ottavo pezzo è accennato dalla stesso Piero che urla "Luna....uh". La versione è quella del lato A dell'ultimo 45 giri, un vero inno dei Litfiba dei primi anni. Viene poi presentato un pezzo nuovo, che verrà inciso solamente un anno più tardi, nel 1984: è "Elettrica danza", un altro gioiellino infarcito di suoni orientali, se vogliamo anche ballabile..un vera e propria danza darkeggiante, dove il basso lo fa da padrone. Un altro pezzo, il nono della serata, è un altro pezzo nuovo, inciso sempre nel 1983 per il 33 giri "Body section" allegato alla rivista "Rocherilla"..stiam parlando di Transea; un pezzo dove il tema non è molto chiaro..forse si parla di esoterismo ("raggio debole puoi entrare dentro di me".."la notte io ti ho aspettato") ma certi voci dicono che parli di una ragazza conosciuta da Maroccolo a cui Piero ha dedicata un testo.

Si torna poi alle vecchie produzioni, recuperando dal primo 12"EP "Litfiba" due pezzi splendidi: il primo è "Under the moon", velocizzato rispetto alla versione originali e dove Piero canta appunto il titolo della song nel ritornello originariamente non cantato. Chiude la splendida e sempre suggestiva "Guerra",dove un lungo intro di tastiere ci proiettano in un vero campo di battaglia. Curiosamente Piero la annuncia come "Pace"....alla fine, dopo soli 52 minuti finisce un concerto intensissimo, pregno di intensità, fascino, ombre e rarità.
Piero chiude con un "Buonanotte e grazie" molto spettrale....per una serata che, per i presenti dell'epoca, rimarrà indelebile.

Vista la numerosa presenza di inediti, mi sembra giusto riepilogare la scaletta:
1) Intro + Notte
2) Tradimento
3) Dea del Fuji-yama
4) Anniversary
5) Pigalle
6) La preda
7) After death
8) Luna
9) Elettrica danza
10) Transea
11) Under the moon
12) Guerra

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