"Arnold Layne/ Candy And A Currant Bun" è il primo singolo realizzato da uno dei gruppi più influenti nella scena psichedelica di fine anni '60: i Pink Floyd. Capeggiati dal "Cappellaio matto" Syd Barrett, incisero il singolo sotto la produzione di Joe Boyd il 29 Gennaio 1967 nei Sound Techniques Studios di Londra. Pubblicato l'11 Marzo 1967, entrò nei TOP 20 della classifica UK e fu censurato da Radio London per il testo del lato A, che parlava di un travestito; troppo "anormale" per l'Inghilterra dell'epoca.

"Arnold Layne", sebbene esclusa dal capolavoro "The Piper At The Gates Of Dawn", è certamente la prima grande opera del vecchio Syd, uno dei migliori brani di psichedelia inglese. Lo splendido arrangiamento, le tastiere che sfiorano il cielo, la batteria precisa ed essenziale, rendono il brano una delle canzoni più importanti di tutto il decennio. Barrett, completamente soddisfatto dell'arrangiamento del brano, litigò con il successivo produttore Norman Smith, il quale aveva intenzione di realizzarne un'altra versione.

Lasciando stare la musica per un momento, l'innovazione di "Arnold Layne" è stata il testo: un uomo di nome Arnold Layne (ovvio) ha il vizio di collezionare abiti femminili, sgraffignati dai bucati delle signore del quartiere. La storia, che è realmente accaduta (infatti si ispira ad un tizio che rubava i vestiti alle madri di Barrett e Waters, durante l'infanzia a Cambridge), sferrò un forte colpo a tutta l'Inghilterra perbenista dell'epoca: non si parla di semplici allusioni alla droga (basti pensare alla ingenua/maliziosa "Lucy In The Sky With Diamonds") oppure a deliziosi quadretti onirico-infantili (Tomorrow, Kaleidoscope... ed in parte i Floyd di "Piper"), parliamo di un lato della società assolutamente reale, una crepa nell'apparentemente immacolato sistema inglese che si trova imbarazzato di fronte a tanta schiettezza e non sa come discolparsi se non dando dei degenerati a coloro che hanno avuto il coraggio di mettere in luce la questione.

"Arnold Layne" è un brano che segnò profondamente la storia della musica inglese: mentre in America gli spietati Velvet Underground cantavano odi all'eroina e parlavano di masochisti e transessuali, i Pink Floyd, con un briciolo di malizia ed ironia, cantavano la storia di un travestito con lo stesso tono con cui i Beatles cantavano "All You Need Is Love". Per loro "Arnold Layne" non era pienamente normale, ma non poteva neppure essere considerato un caso eccezionale, almeno per quello che riguardava la LORO Inghilterra. La superiorità dei primi Pink Floyd rispetto agli altri gruppi non fu essenzialmente una maggiore capacità compositiva, ma una mentalità più aperta e critica, talvolta in modo manifesto ("Arnold Layne"), talvolta in modo allegorico (buona parte del "Piper").

"Candy And A Currant Bun" è il lato B del 45 giri; si tratta di una nenia psichedelica, un po' frenetica un po' surreale, che, in quanto a contenuti e a fascino, non ha niente a che vedere con il brano precedente. L'assolo di tastiera è sulla falsa riga di quello di "Arnold Layne" e la melodia, divertente ma sciatta, rendono il brano banale. Comunque non stona con il resto.

Questo singolo è uno degli esempi più efficaci con i quali possiamo dimostrare la genialità di Barrett e dei primi Pink Floyd: i singoli fino al 1968, il primo album, e la spensierata "Jugband Blues", sono i punti cardini di una breve ma intensa realtà psichedelica. Andato via Barrett, niente avrebbe più avuto lo stesso sapore: bei dischi, chi più chi meno, le opere successive, ma niente a che vedere con il passato.

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