Non riesco ancora a credere di essere riuscito ad arrivare fino in fondo. Non riesco ancora a credere che sia riuscito ad ascoltare “tutte” le 6 tracce che compongono questa DEMO. E, questo, non per via della musica che la band propone ma per il fatto che le mie orecchie e i miei timpani non erano ancora stati forgiati appieno a questo tipo di sonorità onde apprenderle e farle proprie. E, credetemi, per riuscire a far mio questo disco ho dovuto ascoltarlo molte volte. E, la cosa strana, più l’ascoltavo, più mi piaceva.

Senza perderci troppo in chiacchiere, vorrei passare velocemente una biografia degli Eden Beast, realtà tutta italiana e tutta piemontese formatasi nel 2002, periodo in cui la band, quand’ancora “immatura” si dedicava ad sound diretto su un classico thrash-death metal. Successivamente, anche a causa di vari cambi di line-up, la band opterà per un sound diverso, più brutale. Si passa, quindi, dal thrash-death al brutal-death più estremo e malvagio. Ed è proprio nel 2008 che vede la luce il loro primo DEMO “Torturing The Odd Human”, album che ricalca quanto detto.

Passando, adesso, ad un’analisi incentrata alla proposta musicale, devo dire che la cosa interessante è quelle che, nonostante la band proponga questo tipo di sonorità “brutal”, riesce in diversi spunti ad essere originale ed innovativa, non scadendo mai nel pacchiano.

Sia chiaro: quando si parla di brutal si sa già a cosa si va incontro: chitarre tiratissime, tanto groove e molti growl che sembrano latrati infernali misti a rigurgiti di vomito. E non credo sia un caso che il booklet all’intero del disco sia praticamente senza i testi. Del resto, ascoltando il cantante, non si capisce davvero un cazzo.

Comunque devo rendere merito allo stesso singer, Sirio, che seppur tenendo presente la massiccia componente “growl”, riesce a modulare le sue corde vocali anche in parti in cui la voce sembra essere più pulita, meno cavernosa e, quindi, più umana. Per ciò che concerne Fabio, il chitarrista, non posso che fargli un plauso. Davvero geniale, assieme al batterista (Fasa, di cui vi dirò tra poco) riesce a costruire dei bei fraseggi di chitarra che catturano immediatamente l’interlocutore di turno. Ad esempio, nella title track, si passa da una sfuriata tipicamente “brutal-death” ad un intermezzo nel quale la band pare voglia prendersi un attimo di riposo e decida di “staccare”. La violenza non si placa ma si ode la chitarra non più impegnata nello scatenare riff assassini e veloci, bensì intenta ad accattivarsi l’attenzione dell’ascoltatore sfornando una melodia davvero molto bella costruita dapprima su arpeggi e poi su degli stupendi riff melodici che con la violenza scatenata prima poco ci andrebbe d’accordo. 

Discorso a parte merita la strumentale “Sound Of Thousands Agonizing Corpses”, tutta psichedelica, senza chitarre e devastazioni brutali. Per ciò che concerne la sezione ritmica…. Beh, senza dubbio Vitto e Fasa (rispettivamente bassista e batterista) fanno il loro dovere, ma è sul batterista che vorrei soffermarmi. Un autentico mostro dello strumento, davvero eccezionale. Riesce a rendere uniche le canzoni con i cambi di tempo e i vari ritmi, senza contare alcuni inserti tribali posti in chiusura a “Metal Illness”…. Allucinante!

Un’ultima nota la spendo della produzione, punti che andrebbe decisamente migliorata. Seppur abbastanza buona, dovrebbe risultare un po’ più pulita. Me è un “difettuccio” che, molto probabilmente, gli amanti di questo genere neppure noteranno (e poi ricordiamoci che stiamo parlando di un DEMO… Attendo l’album per conferma).

In conclusione, siamo innanzi ad un bel dischetto di metal estremo, cantato (si può dire “cantato”?) in maniera pressoché infernale, suonato egregiamente e brutale all’inverosimile. Disco che, purtroppo, non sarà accessibile ai gusti di tutti, vista l’estrema cattiveria e potenza che la band riesce a sfoderare (senza contare i growl di Sirio che a tratti mi sembra un demone inferocito assetato di sangue).

Senza dubbio promossi!

Per ulteriori ascolti, consiglio a chiunque fosse interessato, di recarsi sul Myspace della band al seguente indirizzo:http://www.myspace.com/edenbeastdeathmetal dove è possibile ascoltare ben 4 tracks che non compaiono nella demo che ho recensito, in maniera da farsi un’idea della proposta musicale degli Eden Beast. 

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