Prendete una stanza bianca, un pennello, una tavolozza di colori e dipingete quella stanza come volete.

Questo, simbolicamente, è il significato di "Damnation", il 7° album e seguito di "Deliverance", il gemello malvagio, degli svedesi Opeth.

Una complessa costruzione forgiata sulla semplicità e sulla libertà d'espressione, senza concedersi il lusso del growl o di sfoderare la grinta delle grezze chitarre elettriche.

Un album strumentale, senza precedenti in casa Opeth, che cerca invano di sollevare l'animo dell'ascoltatore dalle preoccupazioni che lo tormentano. Non vi riesce però, anzi lo trasporta nei suoi peggiori incubi lasciandolo tramortito, all'interno di quella stanza in cui il bianco non è più segno di leggerezza e semplicità, ma di decadimento e turpitudine.

E' vero, un album delicato nei suoni e nell'apparenza, già dalla copertina si può notare questo evidente contrasto, ma che profetizza dolore e sofferenza.

Una nenia strangolata al nascere, come un' alba che non vuole nascere o una farfalla che rinuncia a volare sapendo che prima o poi verrà la sua fine e sarà stata semplicemente una delle tante in un mondo di pochi.

E' un' arma a doppio taglio quindi, vi persuaderà ma dopo l'ascolto, vi lascerà insoddisfatti, penserete infatti: "Sì sì tutto bello, ma quando si poga??".

Mi dispiace ragazzi, ma in questo cd gli Opeth hanno fatto le cose da Opeth, ovvero da trentacinquenni e non più ragazzini, hanno preso il suono per le corde e l'hanno disegnato sul disco.

Vi consiglio vivamente (e anche mortalmente) di ascoltarlo perchè è un' emozione da provare; non vi cambierà la vita, ma a questo mondo che cosa c'è veramente che ci può cambiare la vita?

Per interpretare "Damnation" non basta ascoltare, ma serve riflettere e capacitarsi del significato assurdo che vi è dietro e che è alla base del pensiero "opethiano", genio e sregolatezza.

Bè che dire, le canzoni migliori??

Un album così non si valuta dalle canzoni singole, ma per facilitarvi l'ascolti vi segnalo "Windowpane", "Hope Leaves" e "Rid The Disease", tutte assolutamente da togliere il fiato e da lasciare un'enigma incedente che non riuscirete a risolvere senza provare un altro ascolto.

 

Buon viaggio! 

 

 

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