La recensione che sto per scrivere è per me un omaggio ad uno dei migliori talenti, tra i tanti, che ci hanno lasciato troppo presto: sto parlando di Tommy Bolin.

Ancora oggi sembra incredibile quanto materiale sia riuscito a produrre questo ragazzo in cosi poco tempo, se consideriamo che la sua breve carriera è stata stroncata nel lontano 1976, per via di una tragica overdose; il piu delle volte viene ricordato per esser stato il sostituto di Blackmore nei Deep Purple e per aver dato a questi ultimi una pregevole alternativa al loro classico sound, e la dimostrazione ne è il grande, unico, album registrato con i Purple ovvero "Come Taste The Band". Ma al di là di tutto ciò, Tommy dovrebbe essere ricordato soprattutto per il suo materiali da solista, passato forse troppo inosservato negli anni: il disco che sto per recensire è infatti, il suo primo album solista,"Teaser" che all'epoca usci contemporaneamente proprio a "Come Taste The Band".

In questo lavoro, il chitarrista statunitense, fonde gli elementi classici del suo repertorio blues con il sound che apporterà successivamente nei Deep Purple; la dimostrazione è proprio il pezzo d'apertura "The Grind", un ottimo brano di fattura funky, dove questo giovane talento si mette subito in mostra. Il successivo pezzo, "Homeward Strut" lascia inalterate le potenzialità dimostrate nel primo brano, grazie ad un assolo di ottima fattura, supportato dal resto dei session man (tra cui spicca alla batteria Jeff Porcaro) in maniera eccellente; la terza canzone "Dreamer" spicca soprattutto per il fatto che tra i coristi possiamo riconoscere Glenn Hughes, che anche in questa occasione da il meglio con la sua ugola d'oro. Tra i successivi brani, ovvero "Savannah Woman", "Teaser" e "People, People" si può notare la grande abilità di Tommy nel fondere una moltitudine di genere differenti tra loro, in quanto si percepiscono influenze reggae, jazz, e perfino country. Tralasciando "Marching Powder", si giunge alla ballad piu famosa del chitarrista ovvero "Wild Dogs", brano che Tommy riproporrà persino nel tour con i Purple di tanto in tanto. A chiudere questo fantastico disco c'è un altro brano straordinario che è "Lotus", che non aggiunge nient'altro a quello detto fino ad ora, se non che questo ragazzo rimarrà sempre uno dei migliori talenti mai esistiti!!

Per ascoltare Tommy Bolin nel suo meglio, senza dubbio vi consiglio "Spectrum" di Billy Cobham, vi assicuro che è una cosa stupefacente sentirlo all'opera in quell'album. Concludo dicendo che personalmente, sono stato infastidito molte volte nel sentirlo paragonare a Randy Rhoads non tanto perchè lo ritengo superiore a quest'ultimo, piuttosto perchè ritengo che non si poss fare un confronto preciso, in quanto i loro generi siano alquanto lontani, almeno secondo il sottoscritto.

Non mi resta di aspettare cosa ne pensate voi.....non c'è che dire, speriamo bene!!

A presto, CIAOOOOOO!!

Carico i commenti... con calma