Sono sempre stato affascinato dalle qualità tecniche e sperimentali di Aphex Twin... per me è un genio!, ero ancora un semplice teen-ager quando rimasi conquistato dal suo modo di concepire la musica, inquietante ma ipnotico... dava l’idea di un mentecatto!

"Ho creato "Come to Daddy" mentre stavo girando per la mia casa, annoiandomi e facendo questo ritmo death metal. Successivamente è stata messa in commercio, ed è stato fatto un video, e questa piccola idea che ho avuto, che era uno scherzo, è diventata qualcosa di gigantesco. Non è del tutto normale." (Richard David James)

Un suono rabbioso, diabolico a dir poco angosciante, si farà spazio tra le vostre più remote inquietudini espandendosi come un ascesso tumorale, tanto da devastarvi e piegarvi ad un dolore lancinante; nell’esaltazione di quel idea o “scherzo”, come definito, preambolo delle più insane e deviate paranoie; che hanno inizio con la prima traccia del progetto “Come to Daddy (Pappy Mix)” prologo sonoro nell’elaborazione delle tracce successive.

E’ angosciando l’ascoltatore, nell’esaltazione dei propri intenti, con atmosfere spettrali permeate da quel fitto drum’n’ bass, nell’incessante bisogno di scatenare le paure più insite, se non altro al semplice suono di quelle parole “I WANT your soul” di per se già inquietanti, ma enfatizzate e pervase da quel onta di malignità, quando dettate sulle ritmiche di quelle folli urla incessanti ed eretiche... che Aphex Twin centra il bersaglio con il proprio progetto sonoro.

Se al tutto ci aggiungete un video dell’altrettanto disturbato compagno di merende Chris Cunningham il gioco è fatto…..

Adesso detto da un metallaro potrebbe sembrare alquanto eretico,  ma il progetto ed in particolar modo la title-track, oltre ad essere alquanto psicolabile se non maniacale, potrebbe spazzar via molte discografie di quelle scimmie urlatrici norvegesi che cercano di ridefinire il concetto di “cattiveria” all’interno dei propri messaggi di morte narrando di sette nere e cazzate alla Andrea Volpe e Charles Manson... beh, penso che sarebbe ora di mandare a farsi fottere questa gente e continuare a godersi questo ottimo progetto di Richard David James, che qualche “testa di Minchia” ha definito il più pop...

Decisamente diversa appare "Flim", come se vi fosse capitata per errore, una trait d’union tra drum‘n’ bass ed ambient su di un motivo sterilizzante da quelle manie psicopatiche dell’artista e lontana da quella “insana” necessità di rielaborare in modo del tutto insensato e destrutturato il suono di Come to Daddy.

Una rielaborazione della title-track in versione lo-fi drum‘n’ bass minimale come "Little Lord Faulteroy" paranoica e disturbata o come la schizofrenica "Bucephalus Bouncing Ball" più una simil version di "afx237 v.7" sita in Drukqs (Vedi Rubber Johnny di Chris Cunningham), continuando con "To Cure a Weakling Child (Contour Regard)" e "Funny Little Man" che non sembrano discostarsi da quella catarsi di suoni a tratti cacofonici in una rielaborazione dadaista, di cui è caratterizza la visione generale dell’intero progetto, sintomatica infatti è "Come to Daddy (Mummy mix)" in cui il Dj fa addirittura uso di una combinazione di suoni “familiari”... la voce della propria madre...!

Diversa appare la breve, ma apprezzabile, close-track "IZ-US", caratterizzata da un sound più pacato e jazzato.

Chiudo, consigliandovi questo progetto sperimentale... esortando all’ascolto anche gli inossidabili del True Norwegian Black Metal

Cordiali Saluti da IlMigliore.

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