Che non ci sia argomento più intrigante della musica, DeBasio lo conferma, lo vuole rendere a chiare lettere. E tra tutti gli argomenti musicali che accendono gli animi, che emozionano, che scatenano ire, odio, amore, gioia, indifferenza, oggi voglio parlare dei Genesis. E' vero che non ci sono più album ufficiali da recensire, anzi c'è una massiva ricchezza di doppioni, però, dell'ampia discografia non ufficiale dei Genesis, c'è tantissimo materiale inedito che spesso i fan hanno avuto modo di ascoltare proprio grazie a registrazioni non autorizzate.

Pare ci siano circa seicento bootleg di questa band e molti di essi contengono materiale particolarmente interessante, tra questi c'è un cofanetto triplo CD, messo sul mercato nel 1993 utilizzando materiale derivante da registrazioni della collezione privata di Philip Cohen, noto collezionista di materiali musicali di svariati autori.

Il box di "From One Fan To Another" raccoglie un primo volume, decisamente il più interessante dei tre, contenente materiale dei primissimi anni '70. E' stato il primo supporto digitale sul quale poter ascoltare i brani delle BBC Sessions denominati "Nightride" e risalenti al 22 febbraio 1970. Si tratta di tre brani composti nel periodo di transizione tra il retro pop beat di "From Genesis To Revelation" e il prog sinfonico di "Trespass". Sono composizioni molto importanti perché, oltre ad essere rimaste inedite, sono le prime senza la mano nera e cattiva di Jonathan King: niente archi melliflui e inutili, niente fronzoli e orpelli non voluti, niente arrangiamenti ruffiani e scontati, ma tanta, tanta melodia e un'arguzia di intenti che dimostra già la genialità compositiva di almeno quattro dei cinque componenti. "Shepererd", "Pacidy" e "Let Us Now Make Love", questi i titoli dei tre brani, sono accomunati da una trasognata realtà agreste, infantile, satura di ricordi, di piacevole e positiva nostalgia, di un raro e forse unico pathos spontaneo. Ricchissime le parti acustiche di dodici corde, piano e flauto e quando l'equilibrio elettroacustico viene sbilanciato a favore dell'intensa forza dell'organo di Tony Banks il trasporto è totale. Nulla è invadente e, pur trattandosi di arrangiamenti non destinati ad un disco, dai brani saltano fuori evidenti le caratteristiche di quella che sarà la più bella avventura musicale del progressive inglese e forse mondiale. Il primo volume prosegue con altri brani molto interessanti, tra i quali cito "Looking For Someone", tratta dalla stessa session del 22 febbraio e con testi e musiche parzialmente diversi rispetto a quelli definitivi di "Trespass", troviamo poi due spettacolari "Stagnation" e "The Musical Box" questa più lunga e con alcune parti diverse rispetto a quella edita su "Nursery Cryme" e altri due inediti live: "Silver Song" un brano orecchiabile composto da Anthony Phillips e "Going Out To Get You" brano stranamente rockeggiante, tirato, sanguigno e blues, forse composto da Gabriel e che in alcuni concerti dei primi anni veniva allungata anche a oltre venti minuti, qui la registrazione è nella versione breve al Piper di Roma del 1974. Per completezza di informazione segnalo che sul primo volume sono presenti anche altri ottimi brani live tratti dalla session radiofonica della BBC del 25 settembre 1972: "Twighlight Alehouse", "Watcher Of The Skies" e "Get'em Out By Friday", maggiormente fedeli alle versioni edite.

Il secondo volume si apre con una delle migliori versioni live di "Supper's Ready", quella registrata al Rainbow Theatre di Londra il 20 ottobre 1973, dallo stesso concerto è anche "More Fool Me" cantata da Collins e una delle più discusse canzoni dei Genesis del periodo d'oro. Tutto il resto del cofanetto è dedicato all'intera performance live del Civic Center di Lakeland, Florida, dell'11 gennaio 1975, quindi con l'integrale rappresentazione dell'opera "The Lamb Lies Down On Broadway" e del successivo encore, "The Musical Box".

L'importanza di questa registrazione è lampante: "The Lamb ..." è una delle più importanti opere della storia della musica, possa piacere o no, questo gli va riconosciuto e delle 102 rappresentazioni complete dei tour 1974 - 1975 non ne esiste alcuna versione ufficiale. L'ascolto completo è quindi relegato ai bootleg, questa è una delle migliori registrazioni originali, anche perché quella ufficializzata tramite i volumi "Genesis Archives" è stata pesantemente taroccata con sovraincisioni, modifiche e ripresa di molte parti, soprattutto vocali. L'ascolto è comunque ottimo e ci presenta una band in grande forma con un Phil Collins stellare e un Gabriel che, pur preso dalle sue manie teatrali, è perfettamente dentro alla parte. Ineccepibili le parti di Banks e Hackett e una grande rivalsa di Rutherford, che ci fa ben capire quanta importanza rivestisse nell'economia musicale del gruppo.

Mi sono un po' dilungato ma, d'altra parte, stiamo parlando di un triplo CD, ricchissimo di materiale e di storia ... e che storia!

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