"Traveling, wish I knew where I was going

every place now looks the same

nothing new seems to come my way.

All my life I've been searching for something

but so far are lonely roads

and bad luck has been my friend".

 

Si presenta così l'album dei New Trolls: "Searching For A Land", un doppio album, il primo nella storia del rock italiano. "Searching For A Land" nasce nel 1972 dalla famosa rock band italiana: New Trolls, formata da Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo, Frank Laugelli, Maurizio Salvi e Gianni Belleno. Questi, nel tentativo di vendere nei paesi anglo-sassoni, cantano i loro brani in inglese. Questa scelta però, venne molto contestata dal pubblico e rinnegata dalla stessa band che l'anno successivo, sulla copertina dell'album "Ut", inseriscono frasi ironiche sul lavoro precedente. Quest'album non ebbe successo commerciale per varie motivazioni a parte la scelta della lingua, infatti l'album, essendo doppio, costava molto all'epoca. L'altra motivazione dell'insuccesso è quella delle eccessive ispirazioni a gruppi inglesi come Deep Purple e Jethro Tull.

Il primo Lp è registrato in studio e già dalle prime parole dell'album ho notato la forte somiglianza con i Jethro Tull, anche la voce di Vittorio De Scalzi è molto simile a quella di Ian Anderson. Il secondo Lp è hard rock ed è sempre registrato in studio ma è in forte contatto con i rumori esterni del pubblico per simulare un live.

I brani dell'album sono undici per un totale di oltre 70 min e le più celebri sono "Percival": brano dalla forte influenza Folk anglo-sassone di quegli anni e che presenta testi mitologici. Il brano viene cantato da Nico Di Palo che esegue registri alti, quasi da non farne capire le parole, accompagnato dalle chitarre acustiche dello stesso Nico Di Palo e Vittorio De Scalzi; "In Saint Peter's Day": composto da Vittorio De Scalzi e Maurizio Salvi che raccontano il tradimento di San Pietro verso Gesù e il pentimento, e "A Land To Live, A Land To Die": brano jazz-psichedelico cantato da Nico Di Palo. Il pezzo è composto da un assolo dopo due strofe da parte del chitarrista e uno molto lungo dell'organo Hammond di Maurizio Salvi che ricorda l'assolo di Keith Emerson nella canzone "Tarkus". Inoltre, un forte contributo lo dà Vittorio De Scalzi che si occupa degli effetti sonori, realizzati con il sintetizzatore A.R.P. Nell'album fa la sua comparsa anche il flauto traverso suonato sempre da Vittorio De Scalzi in due delle tracce del secondo Lp.

A questo punto dò all'album il voto di 4/5 perché, a parte qualche canzone, il primo Lp mi è parso molto monotono e un po' arretrato dal punto di vista tecnico e melodico confrontando le band italiane di quel tempo ("Area", "Banco del Mutuo Soccorso"...) o dei lavori precedenti come il "Concerto Grosso" o "Senza Orario Senza Bandiera"; mentre il secondo Lp, oltre a mostrare di più la bravura dei musicisti, presenta un sound molto all'avanguardia che non ha nulla da invidiare alle band hard rock inglesi.

Carico i commenti... con calma