Questo sicuramente è il titolo più azzeccato per un disco dei Verdena ora in italia. Ma il bello è che non è ciò che si esclamerebbe all fine dell ascolto dell album.

Si dice wow già ancora prima che esca nei negozi solo perchè è un disco dei Verdena. E non perchè i Verdena sono un gran gruppo, bravi a suonare e a scrivere pezzi. E neanche perchè quando esce un disco bello in questo periodo di "robaccia" (tutti gli undergrounder complessati di originalità indie italiana posso premere la x in alto a destra ora!) allora deve essere considerato perforza un capolavro alla "dark side of the moon".

No, si eslama wow ancora prima che esca nei negozi perchè è bello che un gruppo cosi famoso non si faccia pubblicità e intenda pubblicare un doppio "consapevole di non essere ottimo" solo perchè è la loro arte e perchè per loro i verdena vanno ascoltati cosi". Bello, inoltre, che spingano l'etichetta a pubblicare un doppio a prezzo ridotto come facevano i Clash.

Abbiamo davanti, quindi, un opera piena di intenti ideologici che è normale che porti artisticamente alla creazione di questo album. Si respira aria "vecchia". Ma non di già senito e quindi banale, anzI, di sentito ma da pochi.

Perchè i Verdena sono andati a prendere l'idea musicale di gruppi noti si,  ma nel loro periodo più alto che pochi hanno sentito nella maniera giusta.

"L'importante è avere idee".

Questa era l'idea della musica vecchia.

Qui di idee ce ne sono molte, troppe ed ecco perchè i Verdena hanno insisto per avere un doppio. Tanta roba che dura 27 canzoni. I due dischi ci arrivano cosi gestiti: un primo disco che compone il BELLO DELL'OPERA FINITA  e un secondo che racchiude LE IDEE INCOMPIUTIIE.

Si parte con "Scegli Me"; un mid-tempo con il suono del pianoforte in primo piano e un cantato psichedelico che si ripete nella seconda "Loniterp" con i suoni di chitarra molto più anni ottanta alla U2 di War.. Il concetto pischedelico è la trama dell'album dove per psichedelia si intendono suoni aspri, piccoli riff "intontanti" voci che cantano di visioni drogate e cori che servono a confondere ancora di più e trasmettere allegria. La vera psichedelia per interderci quella dei Beatles più venduti, dei Beach Boys più accquistati di Pet Sound e di tutti i gruppi all'ombra del Sgt Peppers.

La contrapposiozione quindi della musica più venduta che genera perle che non riescono però a scalare le classifiche. Ecco cos'è stata la psichedelia post Beat in inghilterra e in California. Il Primo disco, quindi, prosegue per questa linea con momenti molto melodici che vedono al loro picco "Il Miglioramento" a perere mio. Il brano è la sintesi di questo concetto di musica così intelligente perchè la musica punta alla perfetta imitazione degli attualissimi MGMT. Si fondono attualità, revival psichedelico e commerciabilità. Ecco come si può fare pezzi di qualità (senza perforza citare i "gruppi underground di San Marino") per essere originali.

Il primo album si chiude con la suite "Sorriso In Spiaggia". Insomma l'album è il perfezionamento del precedente "REQUIEM".

Nel secondo, invece, ci sono quelle che definisco incompiute per poter stare nel primo. Ci sono altre 14 canzoni dove i Verdena provano a fare tanti tipi di canzoni diverse. C'è quella più METAL, PIù LENTA, più CANTAUTORALE, più GRUNGE, più Beat e quella più Acustica.

I titoli non vogliono dire nulla, i testi nemmeno proprio perchè queste canzoni sono solo pure IDEE MUSICALI. Niente di originale o innovativo infine; non segna un epoca questo album. Uno dei tanti, dei tanti dischi belli fatti da artisti intelligenti che escono con un doppio, lo registrano in un pollaio ascoltando A DAY IN THE LIFE e vanno primi in classifica. BRAVI!!

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