"Il mondo ha chiesto un grande album rock e l'ha ottenuto".

Quando ho letto questa frase a proposito di "Living Things" ho sperato con tutta me stessa che fosse così, ma adesso dopo aver ascoltato attentamente ogni singola traccia posso assolutamente confermare questa affermazione. Living Things è un grandioso album rock. Hanno fatto bene a definirlo un mix tra nuovo e vecchio stile perchè è quello che è. Penso che sia uno degli album più completi che la band californiana abbia mai fatto. Senza negare la grandezza di Hybrid Theory credo che quest'ultimo lavoro sia migliore perché mette in mostra proprio la maturità con cui esso è stato realizzato. I ragazzi incazzati sono cresciuti ma ciò non significa che adesso siano meno pieni di rabbia e lo dimostrano in canzoni rabbiose come "Victimized". Se in Hybrid Theory mettevano in mostra la loro rabbia attraverso le chitarre pesanti e gli scream rabbiosi, adesso la fanno scrivendo dei testi che sbattono in faccia la realtà così com'è, senza troppi giri di parole. Living Things è un'album molto personale e soprattutto completo. C'è tutto, scream, chitarre e batteria pesanti, rap pungente (che negli ultimi tempi c'era mancato), ma anche dolci melodie. Credo di aver detto tutto su questo grandioso lavoro. Non potevo aspettarmi niente di meglio. Anche questa volta i Linkin Park hanno colpito nel segno e ci hanno regalato un album grandioso.

"LOST IN THE ECHO": Già l'intro promette bene, mi dico, questa mi piacerà molto. E in effetti sarà così. La canzone si apre con un rabbioso Mike che rappa con la voce di Chester come sottofondo. Il ritornello è molto orecchiabile, uno di quelli che ti rimane in testa per tutto il giorno anche dopo il primo ascolto. La canzone segue lo schema tipico delle loro canzoni che non dispiace mai. Lo scream di Chester arriva all'improvviso ed è un piacere per le orecchie. Questa traccia rappresenta i "nuovi" LP e dimostra come il cambiamento non è sempre negativo. La vedo bene come prossimo singolo estratto.

"IN MY REMAINS": Non appena inizia la canzone mi fa subito pensare ai vecchi LP, quelli di Meteora e un po' di Minutes To Midnight. La voce di Chester risulta molto pulita ma al tempo stessa ferma e sicura. E' piacevole sentire molto presenti Rob e Brad. Forse ci si aspettava uno scream finale, ma comunque la canzone è già bella così com'è. Penso sia una delle migliori dell'album. Un ottimo mix tra vecchio e nuovo stile.

"BURN IT DOWN": Già sentita perché primo singolo estratto già da tempo ma non per questo smette di piacere. Anzi credo che più la si ascolti più piaccia. Testo semplice e per certi versi un po' breve, ha un ritornello che rimane ben impresso nella mente. Il sound è nuovo e per questo ha un po' diviso l'opinione pubblica dei fans dei sei ragazzi. La parte più bella delle canzone a parer mio e la parte rappata da Mike. L'ultimo ritonello è quello che coinvolge di più l'ascoltatore (con le voci di Mike e Chester che si alternano). Ma comunque la canzone coinvolge già di per sè.

"LIES GREED MISERY": Canzone che ha davvero diviso i fans. In questa traccia alcuni non hanno più visto i Linkin Park che conoscevano e le critiche e i rifiuti sono stati tanti. A me la canzone è piaciuta subito proprio per questa sua particolarità che la rende diversa da qualsiasi altra canzone mai fatta dalla band. Diverso soprattutto è il sound. Chester mette in mostra le sue eccezionali doti canore dimostrando che sa ancora cantare come 10 anni fa!

"I'LL BE GONE": La voce ipnotica di Chester ti travolge immediatamente e ti guida fino alla fine. Sound che ricorda molto i vecchi Linkin Park. Una delle tracce più complete e travolgenti dell'album. Trovo davvero coinvolgente la batteria di Rob e anche le chitarre non scherzano. Non c'è altro da aggiungere se non che è una delle mie preferite.

"CASTLE OF GLASS": Dopo canzoni un po' più "forti" come Lies Greed Misery e I'll Be Gone, si ritorna alla calma con questa traccia. Le voci di Mike e Chester si intrecciano in modo quasi impercettibile e ciò rende la canzone molto piacevole, quasi melodica. Mi ha un po' ricordato Robot Boy ma di gran lunga migliore. Testo breve ma bello. Verso la fine la voce di Chester si separa da quella di Mike per regalarci qualche brivido.

"VICTIMIZED": L'ho aspettata per tanto tempo. Fin dalla prima volta in cui la traccia è stata descritta mi ha subito colpita. E' stata definita una canzone molto "metal". Sono d'accordo, ma solo in parte perché essa è qualcosa di più di una semplice traccia metal con qualche scream rabbioso. E' breve ma intensa, in 1.47 minuto di canzone è concentrato tutto quello che una canzone rock coi fiocchi (stile Linkin Park) deve avere: rap, scream, basso, batteria e chitarre pesanti. L'avrei preferita un po' più estesa ma è comunque una delle tracce più particolari di questo album.

"ROADS UNTRAVELLED": Intro e in generale sound particolarissimo. Subito il piano comincia a far venire i brividi. La voce di Mike risulta molto dolce e lo diventa ancora di più quando si aggiunge anche quella di Chester, che sembrano formare un'unica dolcissima voce. Bellissima la batteria e la chitarra che si aggiunge poco dopo. Il binomio Chester-Mike continua a cantare insieme come un coro. Composta da pochi e semplici elementi la canzone risulta essere ancora un ottimo mix tra nuovo e vecchio stile.

"SKIN TO BONE": Questa canzone spaccherà, è la prima cosa che penso non appena parte. Ed è così. La traccia è un evoluzione di grandezza. Il sound è fantastico! Questa è proprio una canzone stile "nuovo stampo" e dimostra come questo nuovo stile si stia evolvendo in qualcosa di veramente straordinario. Ancora una volta le voci di Mike e Chester si sovrappongono rendendo la canzone ancora più suggestiva. Una delle tracce migliori in assoluto.

"UNTIL IT BREAKS": Mi aspettavo di più sentendo l'inizio. Ma la canzone non ha un'evoluzione vera e propria. Questa è la canzone di Mike. Infatti è lui che domina per quasi tutti e 3.44 minuti lasciando a Chester solo qualche frase che a parer mio si conforma poco con il resto della canzone. Ma sono certa che i LP ne sapranno fare uso durante i live aggiungendo qualche strofa all'introduzione di qualche altra canzone. Ma presa singolarlmente mi trasmette poco. "TINFOIL": Come si dice "breve ma intensa" e questo descrive perfettamente questa traccia. La trovo molto suggestiva, una di quelle strumentali che fa venire letteralmente la pelle d'oca. Posizionata bene introduce perfettamente quella che sarà l'ultima traccia.

"POWERLESS": Non potevano concludere in modo migliore. L'album si apre con una grande canzone e si conclude con una che non è da meno, anzi! La voce di Chester predomina per tutta la canzone ed quasi impossibile trattenere le lacrime. Sarà per il testo intenso o sarà per la magica voce di Chester. I Linkin Park si lasciano andare in canzoni "dolci" come questa senza però mai rinunciare del tutto alle loro abitudini. Infatti non manca la batteria che si sente molto soprattutto a fine canzone.

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