Siamo alla fine degli anni 60, quando un tale Robert Moog inventò un aggeggio che prese il suo nome, e la musica rock cambiò, forse come mai era avvenuto prima. L'invenzione (il mini moog) avvicinò un numero considerevole di musicisti provenienti da ambienti avanguardistici che vedevano nella musica rock un mezzo per far arrivare a più gente la loro creatività. E la cosa funzionò a meraviglia. Forse con il moog fu inventato anche "l'intellettuale da bar"…
Fatto sta che due talenti americani Paul Baver e Bernie Krause, uscirono da tali circoli e muniti di tastiere, organi e l'immancabile moog, iniziarono a comporre dischi di grande interesse. Ovvio che non ebbero nessun impatto all'epoca, ma oggi sono considerati tra i padri della musica elettronica.
Fecero pochi dischi, dell'esordio "Ragnarok Electronic Funk" poco so dirvi perché introvabile, ma già dal secondo "In a Wild Sanctuary" i due assemblano curiose partiture cosmiche su motivi della beat generation.
Amavano alla follia i Beatles e i Beach Boys e si sente eccome, solo che dei flussi alieni imperversano all'improvviso sulle candide melodie. Usano flauti, percussioni, strumenti esotici. Nell'ambiente i due si fecero fama, ma l'indigenza ormai li divorava, e in più il massiccio uso di droghe li allontanava dalle esibizioni, fondamentali per la promozione.

Siamo nel 71 e con l'aiuto di vari amici, tra cui il chitarrista Mike Bloomfield, incisero quello che è un disco maturo e bellissimo.
"Gandharva" è una colonna sonora per un film mai esistito, inciso nella cattedrale di San Fancisco. E' di una bellezza disarmante e in soli 35 minuti si possono trovare svariati generi musicali, dalle nevrosi tecnologiche della brevissima opening "Soft/White", al trascinante blues psichedelico di "Saga of the Blues", dai gorgheggi della spettacolare corista Patrice Holloway in "Walkin'" (curiosa la somiglianza con a "Great Gig in the Sky" dei Pink Floyd..) al gospel di "Walkin' by the River".
L'apice è raggiunto in "By Your Grace", solo organo a canne (della cattedrale..) e il sax, una melodia densa e malinconica.

Un disco pregevole anche per i particolari tecnici, la quadrifonia, la registrazione "profonda" per l'ambiente usato, e l'immancabile uso della tecnologia.
I due raggiunsero con "Gandharva" un equilibrio magico, che purtroppo non ebbe seguito visto il peggiorare delle condizioni di Paul Beaver, che morì nel 1975. Ecco cos'era il rock: sperimentazione, invenzione, ispirazione e sacrificio. Purtroppo.

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