Esce nel 1970 quello che senza dubbio è il più grande disco della storia musicale italiana: "Emozioni".

Questo cd è frutto del lavoro di un Mogol ispiratissimo e di un Lucio Battisti in un momento a dir poco strordinario. Le canzoni sono 12 poesie, 12 perle, in un parola vere e proprie (come dice il titolo) emozioni. Il capolavoro della musica italiana si apre con la bella "Fiori di rosa fiori di pesco" ballata che fa capire si dall'inizio quale sarà il tema centrale di tutto l'album: L'amore. La seconda traccia, "Dolce di giorno", è un pezzo di ottimo livello che in qualsiasi altro cd sarebbe risaltato in grande, invece in questo è solo un ponte di transizione per avviarsi alla parte più emozionante (ancora la parola emozione, secondo me mai titolo è stato azzeccato). Questa parte si apre con la bellissima "Tempo di morire" dove Mogol prega la sua amata di "non dire no", ritornello che ha fatto la storia come molti altri del resto. Il brano n. 4 è certamente nei primi dieci pezzi italiani della storia (e in questo cd ce ne sono altri): "Mi ritorni in mente", chi non conosce

"Mi ritorni in mente bella come sei, forse ancor di più Mi ritorni in mente dolce come mai, come non sei tu Un angelo caduto in volo questo tu ora sei in tutti i sogni miei come ti vorrei, come ti vorrei"

le strofe di questo capolavoro sono semplicemente poesie più toccanti di tante che vengono studiate a scuola, se poi oltre a questo ci aggiungiamo la splendida voce di Battisti ci dobbiamo solo inchinare a cotanta bellezza. Il disco prosegue alla grande con "7 e 40" bella ballata all'italiana che possiede un grande testo (come tutte) e con la canzone più bella della storia musicale nostrana, "Emozioni", con questo dolcissimo brano Battisti e Mogol hanno raggiunto l'apice del successo arrivando a livelli vertiginosi, il testo di questa traccia vale quanto quelli dei garndi gruppi stranieri che spopolavano negli anni 70 perchè

"E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese sapendo che quel che brucia non son le offese e chiudere gli occhi per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni"

è quasi da premio Nobel per la letteratura. La n. 7 è la canzone che rappresenta per musicalità l'Italia in quel periodo ovvero "Dieci ragazze", nessun brano della coppia Battisti/Mogol è stato più ballato di questo e in più ha un testo spavaldo ma allo stesso tempo toccante.....

"Dieci ragazze per me posson bastare dieci ragazze per me voglio dimenticare"....

fantastico. Il disco va forte e lo dimostra la n. 8 l'immortale "Acqua azzurra acqua chiara" traccia che tutti gli italiani almeno qualche strofa conoscono e dove la voce di Battisti si evidenzia alla grande. La n. 9, "Era" riporta un po' tutti sulla terra, però la canzone successiva tocca di nuova picchi altissimi.... stiamo parlando di "Non è Francesca" brano tanto famoso da portare il buon Carlo Conti 10 anni fa a fare un programma dove si cercava la famosa Francesca citata nel titolo. Il disco si conclude con due ottime traccie quali "Io vivrò (senza te)" e "Anna".

Tirando le somme diciamo semplicemente che questo disco ci fa essere orgogliosi di essere italiani, punti così alti nella nostra storia li toccheremo solo con De andrè, De Gregori, Capossela e qualche cosa di Vasco Rossi e per questo dobbiamo dire grazie all'angelica voce del grande Lucio che esprimeva alla grande i sentimenti di quel POETA ASSOLUTO di nome Mogol, un solo commento ancora grazie per averci regalato queste EMOZIONI.

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