Mi sforzo di essere serio, giacché mi piace ironizzare nelle povere recensioni che mi diletto, di tanto in tanto, di editare.
Devo tanto benessere psichico a Blaine Reininger, Steven Brown, Peter Principle e musicisti associati, compreso il trasnfuga Winston Tong. Spettacolo magistrale, come sempre, a qualche anno di distanza da due show cui assistetti a Villa Ada.
Devo anche ringraziamenti, perché quando l'hard disk esterno atterrò con poca grazia sul pavimento, persi tutto il contenuto compresi due album acquistati su BandCamp, un live dei Tuxedomoon a Alberobello e un magnifico album di Reininger. Non avevo copie fuorché gli originali, e in mio soccorso venne proprio l'autore, che a fronte delle ricevute dei pagamenti mi fornì nuovamente i codici per entrambi i download. A parte la signorilità dell'autore, musicista sopraffino, l'esibizione romana è stata una delle migliori della tradizione italiana del gruppo di San Francisco, poi trapiantato in Belgio e ora sparso tra Grecia, USA e Messico.
Musica magistrale, suonata magistralmente, ispirata magistralmente. Tutte le cose migliori, compreso un minimo estratto dal bellissimo "Pink Narcissus", solo vinile per pochi aficionados. Non sarà l'ultima volta, si torna sempre dove c'è molto calore. "Litebulb Overkill", l'encore, basta per tutto il biglietto, costato poco, in cambio di tanto.
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