Scrivo oggi una recensione per curiosità, sono un vagabondo digitale alla ricerca di musica nuova che mi possa incuriosire. Ed allora eccomi qui a scrivere delle mie scoperte. Oggi vorrei scrivere di un ensemble particolare, gli “Angels Of Venice” e dell’album omonimo del 1999. Il gruppo ruota intorno alla figura di “Carol Tatum”, musicista molto dotata che oltre a suonare vari strumenti, suona mirabilmente l’arpa celtica (su questo consiglio di ascoltare cosa riesce a fare con una cover di “Nothing Else Matters” dei Metallica). Detto questo alcune precisazioni, perché la domanda che potrebbe nascere spontanea è se fanno metal visto la cover, la risposta è no, non fanno metal fanno tutt’altro genere, se si vuole essere legati a delle etichette, si può dire che fanno un genere legato alla musica medievale e neoclassica, con qualche influenza elettronica nell’uso dei synth. Musica molto evocativa e ariosa a tratti oscura anche se in alcuni frangenti possono sentirsi echi dei Dead Can Dance e Loreena McKennitt, comunque sarebbe riduttivo ricondurre solo a quest’ultimi due. Passiamo alla recensione, l’album si apre con Sad Lisa, brano che inizia con alcuni passaggi di pianoforte che verranno accompagnati da flauto e arpa celtica, brano che reputo molto delicato. Il secondo brano Lionheart inizia con un giro di strumento a corde per poi evolversi in un brano dominato dalle percussioni, dal flauto, dalla viola e dalle tastiere e qui si inizia a vedere di che pasta è fatta la loro musica. Uno dei brani che mi colpì fù “A Chantar Mer”, una rivisitazione di un brano francese del dodicesimo secolo in cui compare, nella parte iniziale, una voce femminile operistica, che dire, sublime. Altro brano che trovo eccellente è “Trotto”, brano antico e precisamente del quattordicesimo secolo italiano, che inizia con delle “uilleann pipes”, delle particolari cornamuse irlandesi. L’album scorre molto bene, presenta una varietà di melodie e suoni, dove i vari musicisti danno sfoggio della loro bravura. Se vogliamo fare un appunto, pochi sono i brani “cantati”. Da notare nell’ultimo brano, questo inizia con un coro gregoriano per poi evolversi strumentalmente. Un analisi dettaglia di tutti i brani non è possibile, vi porterei via il gusto della scoperta, consiglio di darci un ascolto.

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