Aah, le vette astratte che può raggiungere l'immaginifica mente dell'uomo !

Giustamente il poeta e il filosofo le celebrano, e profusamente !

Avviciniamoci però un po' di più, focalizziamo, mettiamo a fuoco: Duisburg ( più prosaicamente Duisburgo) è cittadina abbastanza corposa, nel senso che di corpi ce ne sono tanti, quasi cinquecentomila abitanti , ed economicamente rilevante, vantando il , si dice in giro , porto fluviale più importante d'Europa, ed essendosi fatta rispettare negli anni anche nei settori siderurgico, chimico, meccanico. Duisburgo, dice Wikipedia, produce il 49% del metallo tedesco e il 34 e rotti% della ghisa grezza sempre tedesca.

Anvedi sta Duisburgo oh! Fiore all'occhiello del Capitale vecchia maniera! metallo ! ghisa !

Ricomponiamoci però.

Ma perché ho cominciato decantando tanto l'mmaginifica mente umana ?

Anzitutto, mi assumo completa responsabilità per la sconcia apologia, illegale per tempi pragmatici come questi ( sso tempi duri aho), ma, anzi e, venendo al dunque della questione, cioè perché ho decantato tanto l'immaginifica mente umana come prima cosa, bè, non lo so.

Credo però, a mia parziale discolpa, di poter abbozzare qui un'ipotetica risposta: Bröselmaschine.

- Come?

- Bröselmaschine.

- Ah.

- ..un gruppo tedesco, di musica.

- Annamo bene..

I Bröselmaschine sono tedeschi e , si sa, all'italico orecchio la lingua germanica non suona proprio bene, nemmeno l'occhio italico , a dire il vero, è troppo attratto dai frammenti scritti di tedesco che può trovare qua e là lungo il suo sguardo.

Tant'è, di tedeschi qui si parla.

I Bröselmaschine nascono sul finire degli anni 60 a Druisburgo ( di cui sappiamo già tutto) da padre e padre chitarristi entrambi, per i quali il futuro avrà in serbo l'insegnamento, appunto, di chitarra per l'uno, e la muratura (!) per l'altro.. Ma bando alla prolessi!

Ai due padri naturali s'aggiungono flauto basso percussioni e una voce femminile, che si unisce a quelle dei due chitarristi, entrambi cantanti, anche se qui perlopiù coristi.

Il nome!

Bröselmaschine è il risultato dell'unione del termine che identifica il rumore di una moto ( meeemh! in italiano) al nome di un Cannabis-Zerkleinerungsapparatur, un apparecchio per la frantumazione della marijuana, alla lettera. Stupendo!

I Bröselmaschine pubblicano questo lavoro, omonimo, nel 1971.

E ora, solo ora ahimè, veniamo al dunque: le vette immaginifiche della mente umana! Questi prendono il nome da un grinder !..

E la strumentazione ?

Oltre ai già citati direi canonici strumenti, abbiamo l'antico metallofono, la conga africana, il tabla indiano , il sitar, lo zither, il mandolino. Ohibò che zibaldone !

E questi sono di Druisburgo ( che già conosciamo) !

Meravgilie del Capitalismo globalizzante, si dirà!

Druisburgo è città fluviale , fiume vuole dire commercio, commercio vuole dire contatto, scambio..(tralasciamo il resto che qui non è il caso..). Tutto ciò va bene !

Ma l'Africa ! L'India ! Fra i metalli e la ghisa ! .. le vette immaginifiche della mente umana !

Questi qui, a Druisburgo , che ormai conosciamo, fanno gli acustici ( in mezzo alle fabbriche ! ) , profumano di Medio Oriente ( sitar, tabla..) e puzzano di normanno ( ah già ! Druisburgo è stata brevemente sotto dominazione normanna, tempi antichi è vero, ma alla Storia non si scampa! Nossignore ! )

Un minuto prima ti dici toh dei figliocci tedeschi dei Pentangle, quello dopo ti sembra di sentire John McLaughlin in uno dei suoi trip indiani, tipo Shakti.

Qui si passa dal classico folklore celtico ( armonie a più voci, mandolino) a quello di cui sopra..

India! Africa! Medio Oriente! Irlanda!

Aah gli anni settanta..quanti gruppuscoli oscuri, quanti ideali al vento , quanti tentativi..almeno musicalmente qualcosa è ruscito.

A voi.

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