Ecco quà la recensione di un gruppo veramente interessante. Convinti che in Spagna ci sia poco d'interessante in ambito rock e metal? E nei martoriati paesi baschi? Se avete pensato o esclamato no, vi sbagliate di grosso.

Un power trio veramente fantastico trova i suoi natali da quelli parti: i Continuo Renacer. Si potrebbe pensare ad un gruppo tecnicamente mastodontico, che integra al death metal la fusion dopo il 1993? Si, ma soprattutto in campo brutale. Se invece ci si trovasse di fronte ad un suono più "rilassato" (anche nei momenti più cattivi) si potrebbe pensare all'ennesima cavolata melodic death; ed invece, un ascolto a primo acchito rivelerà un suono molto melodico ma non pomposo, mentre in seguito si cominceranno a distinguere una serie di elementi di cui parlerò in seguito. Dunque, dopo 11 anni di attività i Continuo Renacer nel 2005 pubblicano il primo album e poi si sciolgono. Sembra che il destino di tutto il filone death che integra la fusion sia il medesimo: dopo il capolavoro, lo sciogliemento (vedere Cynic, Atheist e Pestilence). Un vero peccato per un album veramente perfetto sotto ogni aspetto.

Primo dato: un album interamente strumentale. Fioccano così i "che noia", "che palle", "che scassamento". Il gruppo ha così ben pensato di creare otto tracce per un totale di 38 minuti circa. Probabilmente l'intricatezza degli arrangiamenti ha spinto a non dilatare troppo i pezzi, e la difficoltà di composizione ne ha limitato oltremodo il numero. Ma cosa ne esce?

Essenzialemente un suono pulitissimo: le capacità dei tre musicisti sono ben recepibili, tecnica, violenza, momenti soft, tutto è al suo posto. Sempre diversità ad ogni nota, in canzoni come "the chaos theory..." si apprezzano sfuriate di batteria da far impallidire i sostenitori di un certo PETE SANDOVAL, mentre chitarristi come PAUL MASVIDAL e bassisi come SEAN MALONE trovano epigoni negli altri due strumentisti. La cosa più interessante è che come la fusion, questa musica dai ritmi assurdi, dai cambi di tempo spesso più che smerdanti per molti musicisti, si lascia ascoltare. Ebbene si, questa è la prova che i migliori musicisti o fanno musica estrema o sono turnisti per gentaglia come Ramazzotti. Nel mezzo chi ci sta? I Continuo Renacer, che con grande genialità sono riusciti a mettere l'aspetto della facile assimilazione con quello dell'intricatezza. Quà e là invece, hanno infilato il loro background culturale di musica locale (dal flamenco alla musica tradizionale basca), che un ascoltatore attento può recepire dopo più ascolti.

Così sembra concludersi la storia dei Continuo Renacer.... e invece, si sono appena riformati! Cosa ci aspetta da questi tre veri e propri geni? Si sputtaneranno in seguito, o riusciranno ad emergere con nuovi lavori degni di ascolto?

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