Limitarsi al cosiddetto "periodo d'oro" del Prog era cosa purtroppo indispensabile, per evitare accostamenti arditi o anche un elenco esagerato. Per la (non)scena di Canterbury ho scelto un criterio del tutto personale, escludendone le espressioni più inclini al Jazz e alla Fusion come i Soft Machine e i National Health; i Gong, dal canto loro, non stanno in nessuna classifica e dunque neanche in questa. I Jethro Tull e i Colosseum non li considero nel genere. Mi sono limitato ai SOLI GRUPPI INGLESI, perché Italia, Francia e Giappone meriterebbero classifiche a parte. A voi. E in ordine.
Il massimo che alla musica si possa chiedere. Un mostro che negli anni ha indossato più maschere, è apparso sotto diverse sembianze, ma sempre di un mostro parliamo. Schizofrenia, dolcezza irreale, bestialità, poesia. Tutto.
Peter Gabriel. E non solo lui. Strumentisti favolosi, geniali, inventivi. Composizioni inarrivabili. I testi forse più belli e liricamente vari di tutto il Prog. Dopo Gabriel: almeno due dischi eccellenti, e dal vivo sempre una garanzia.
All'inizio dei '70, l'equilibrio perfetto fra creatività e virtuosismo, tecnica e imprevedibilità. Questo era lo "Yessound". Jon Anderson una voce come pochi, Wakeman era quello che era (nel bene e nel male), Squire ha cambiato il modo di suonare il basso.
Fossi un musicista di session, accetterei di suonare tutto, ma mai mi azzarderei a cimentarmi con loro... Le loro partiture sono qualcosa di ALLUCINANTE, mai visto niente del genere in ambito Rock. E gli arrangiamenti vocali... Dio mio, lasciamo stare.
Un gruppo UNICO, senza eguali. Ma che dico "eguali", senza nessuno capace anche solo di imitarli... I celebri "sassofoni sumeri" di "Snafu" sono qualcosa che non ha equivalenti nella storia.

6

Van der Graaf Generator

I testi di Hammill mi hanno sempre colpito, ancor più dei claustrofobici quadri che sapevano creare. Perché di fatto loro erano la backing-band di un cantautore-strumentista; ma nessuna backing-band saprebbe pensare "Pawn Hearts" o "H To He".
Lo so, sarete sorpresi di trovarli così in alto, accanto ai VDGG. Ma per i miei gusti etno-musicali, Jon Field e Tony Duhig sono stati l'inizio di TUTTO. Giappone ed Estremo Oriente, tutto in quei dischi. Ma sullo splendore generale, il lato B di "Waves".
Romantici, duri quando serviva esserlo, fantasiosi ma non ermetici, sia nel formato-"suite" che nelle atmosfere di "The Snow Goose". Gli assoli di chitarra di "Lady Fantasy" e "White Rider" sono fra i più belli di sempre: quelle progressioni di Latimer...

9

Emerson, Lake & Palmer

Chi li critica non ha argomenti all'infuori della seconda facciata di "Tarkus" e della loro pacchiana prolissità. Ma il primo album era formidabile (nonché storico), "Pictures" era un capolavoro (e non l'unico), Lake è in lizza come miglior cantante Prog.

10

Hatfield and the North

Questi erano la creatività assoluta, incoerenti per filosofia, scostanti, dispersivi a tratti, ma certe loro pagine non si scordano. Con Wyatt sempre nei dintorni, tanto per gradire... E poi, la coppia Stewart-Sinclair: non aggiungo altro.
Fiabeschi, onirici, allucinati e allucinanti a tratti, nelle parentesi strumentali avevano pochi rivali. Il 3/4 di "And I Wish I Were Stoned" e "For Richard" sono fra le cose che mi rendono favoloso questo gruppo.
Fra Sibelius e Dylan, Bach e Bernstein (e polemiche anti-americane) sono loro il miglior gruppo proto-Prog. Tentazioni sinfoniche, "zappiane" stravaganze di studio, pruriti tardo-psichedelici, e un Genio: Mr. Emerson, naturalmente...
Il graffiante vibrato di "Chappo" era il segno distintivo di una band anarchica e assolutamente non catalogabile. Divertissement per case di bambole, Folk acido, atipiche movenze Hard Blues: dischi traboccanti (ma mai ridondanti) di infinite ispirazioni.
"First Utterance" è la perfetta colonna sonora della brughiera inglese in autunno, il manifesto di un genere mai precisamente esistito che è il "Folk Progressivo". In generale, uno dei dischi più evocativi ed emozionanti mai ascoltati.
In una parola: complicati. Talvolta, per il puro e indescrivibile gusto di esserlo. Il 13/8 di "I Will Be Absorbed" parla da solo...
Pesantissima e impenetrabile cappa sonora di psichedelia, Hard e proto-Prog a tinte Dark. Due disconi, senza dubbio. E la voce di Tony Hill...
Sfuggente delicatezza mista a incisività. Basterebbe "Munich" per ritagliar loro un posto nella storia.
Con Sonja in formazione era difficile non farsi notare, questo va detto... Comunque, Darryl Way sta al violino come Ian Anderson sta al flauto. E "Vivaldi" fu la loro "Bourée".
"Ballad Of A Peaceful Man", opera semi-dimenticata ma formidabile, con quell'orchestra discreta e e quelle ballate ("Alone In Georgia" su tutte). Oltre a un primo disco altrettanto valido, e ad altri due minori ma pur sempre da avere.
Due pazzi da manicomio alle prese con una "free form" di fiati, cacofonie varie ed estremismi Prog. Prog: in senso lato, ovviamente.
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I commenti a questa classifica
  • proggen_ait94
    7 feb 12
    Non ne conosco alcuni, che sembrano interessanti.. Jade Warrior scoperti da poco e notevoli, molto. La mia sarebbe un pò diversa, ma è ok anche così:) (i cressida sono seventies?)
  • TheJargonKing
    7 feb 12
    Viste le premesse, mi pare una gran bella classifica. Ritaglierei un posticino anche ai Capability Brown, autori di una delle più belle suite dell'intero progressive e per gusto mio vedrei un po' più in giù i Family, pur bravi e interessanti, ma troppo tendenti a lidi blueseggianti.
  • @Proggen. Sinceramente non so se esistano altri Cressida (se si ammetto la mia ignoranza), questi sono quelli di Angus Cullen che hanno inciso per la Vertigo ("Asylum" il migliore).
  • @Jargon. I Capability Brown non li conosco proprio, adesso me li annoto. Si, sono d'accordo, personalmente sposterei un po' più in basso i Family e porterei più in alto gli High Tide, questa è una modifica che potrei fare... I Family: secondo alcuni non sono neanche progressivi, secondo me sono stati un gruppo molto innovativo per i primi due album, notevole anche nel terzo, buono ma a tratti anche mediocre nei successivi (solo "It's Only A Movie" non l'ho mai ascoltato, ma ne parlano male).