Fabrizio De André: Tutti Morimmo A Stento
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Non mi convince tutto di questo disco, compresi gli intermezzi e il Girotondo ma per il diavolo sono sicuro che sia il primo capolavoro di De André. Uscirsene, in Italia, nel 1968 (!), con un disco così impregnato di morte e oscurità, uscirsene nel '68 con "Il cantico dei drogati" "La ballata degli impiccati" e il recitativo e il corale finale... meno di 5 non posso dare. Disco che dimostra in pieno tutta l'importanza storica e la portata rivoluzionaria che ha avuto costui nella musica italiana.
  • SydBarrett96
    9 gen 14
    A mio parere la più bella è "Inverno", e gli intermezzi sono fighi. Comunque si, capolavoro.
  • fuggitivo
    4 set 15
    Per me gli intermezzi (i primi due) son il meglio del disco, anche a livello di testi. Sì, questo disco è molto bello. A me tira fuori tantissimo Vacant World dei Jacks in alcuni momenti come appunto gli intermezzi e Inverno (a me fa pensare alla primavera, ma vabéh). Il finale di Recitativo/Corale è poi quasi identico al finale di Vacant World proprio. Curioso siano usciti entrambi nel '68. Ovviamente preferisco i Jacks.
  • tonysoprano
    28 mag 16
    Io invece ho apprezzato gli intervalli, anche se non reggono il paragone con i brani principali, che sono uno più spettacolare dell'altro.
Fabrizio De André: La Buona Novella
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Be, l'ho riascoltato poco tempo fa e che dire... Uno dei dischi imperdibili del cantautorato e della discografia di Faber. Tanto per non ribadire l'ovvio, soprattutto sull'intelligenza nel trattare questo tipo di tematiche e sulla qualità dei testi (ma va!), è pure da notare come questo disco sia stata una palestra mica male per una serie di gente mica male: gli scarni ma affascinanti arrangiamenti sono suonati da "I Quelli" al completo (ovviamente la futura PFM) più il loro futuro sodale (loro e, di nuovo, anni più tardi, di De André con quelle suggestioni dal mare di Genova...) Mauro Pagani al flauto e all'ottavino, come backin' band; in più, il violino ne "La Buona Novella" è suonato da un giovane Angelo Branduardi, qualche anno prima dell'inizio della sua carriera solista, e partecipa anche Maurizio Fabrizio come uno dei chitarristi. Insomma, parecchia gente che sotto Faber si stava facendo le ossa in uno dei grandi capolavori del cantautorato italiano.
  • withor
    16 mar 23
    Da cinque stelle senza dubbio. Magnifica "Il testamento di Tito"
Fabrizio De André: Storia Di Un Impiegato
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Fabrizio De André: Le Nuvole
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
  • tia
    28 gen 16
    ho già vissuto questo momento..
  • Aquarius27
    29 gen 16
    Chiccotana 2 - La vendetta! ...
  • hjhhjij
    29 gen 16
    Eh ?
  • tia
    29 gen 16
    Eh ?
  • Aquarius27
    29 gen 16
    Ricordo che qualche tempo fa cancellasti una definizione per via di uno scontro con chiccotana e ora credo sia successa una cosa simile... ecco il commento.. Poi oh, magari ho scritto una stronzata e fatto una figura di menta... Pazienza :D
Bello come il primo volume ovviamente. I brani tratti da "Rimini" filano lisci e funzionano bene suonati con la PFM ("Sally" soprattutto) mentre brividi garantiti per "Verranno a chiederti del nostro amore". In generale vale un po' il discorso fatto per il primo volume: un bel sentire davvero, ma senza migliorare particolarmente le canzoni riarrangiate, ad esempio negli ultimi due brani (un vero e proprio ritorno al 1970 in versione aggiornata, visto che la "backin' band" di De André per questi due pezzi è la stessa che suonò sbarbatella quasi 10 anni prima del disco in studio); la versione roccheggiante de "Il Testamento di Tito" è fica (anche perché la canzone sarebbe strepitosa con qualsiasi arrangiamento) ma con questi nuovi abiti a mio avviso non riesce a restituire del tutto la fenomenale potenza espressiva della più scarna versione de "La Buona Novella".
Fabrizio De André: Vol. 8
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
L'incontro del repertorio di De André con la nuova veste regalatagli dalla PFM, arrangiamenti che in Faber continuano ad essere più "corposi" ed "elaborati" ("Rimini" era già stato indicativo, ma le avvisaglie c'erano fin dai primi anni '70); che poi, in realtà, è De André che incontra di nuovo i musicisti de "La Buona Novella" ora diventati grandi, manca solo Pagani, ma per questo si porrà rimedio. Io preferisco i live periodo "Anime Salve" ('96-'98) e trovo che nel complesso l'apporto della PFM non aggiunga nulla di particolare a livello qualitativo alle canzoni (De André è perfetto così come è, per me); ovviamente è sempre un bel sentire ("Amico Fragile" con gli assoli di Mussida, per dire). Fanno eccezione un paio di esecuzioni strepitose: "Volta la carta" (canzone che adoro) e la migliore del live "Il pescatore", qui Faber e la Forneria insieme sono allo zenit.
Fabrizio De André: Vol. 3
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fabrizio De André: Vol. 1
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Poco più di mezz'ora di pura emozione. Il Faber più bello degli anni '70.
Fabrizio De André: Fabrizio De André (L'Indiano)
CD Audio Ce l'ho ★★★★
  • Cunnuemammadua
    10 gen 13
    Mi hai sorpreso, avrei scommesso un 2 o un 3.
  • hjhhjij
    10 gen 13
    Tu si pazz. Perché? Comunque l'è un 3,5.
  • Cunnuemammadua
    10 gen 13
    No gua piace anche me, mi hai sorpreso in positivo
  • hjhhjij
    10 gen 13
    Sono contento :) non sapevi mi piacesse De André? Per me un congruo numero di suoi dischi son da 5 palle, gli ultimi 3 sono lì altissimi :)
  • Cunnuemammadua
    10 gen 13
    Giudizi molto appropriati, come in generale della tua DeCollezione (tranne alcuni voti...)
  • hjhhjij
    10 gen 13
    Se ti riferisci ai votini in decimi stanno sulle palle anche a me e pian piano li toglierò tutti. Se ti riferisci alle stelline (anzi, ai quadratini) Cunnu, e vabbè, mica si può esser d'accordo su tutto e tutti :) Grazie per i giudizi molto appropriati comunque ;)
  • Cunnuemammadua
    10 gen 13
    Di nulla, ma il voto a Back in Black... l'orrore, l'orrore
  • hjhhjij
    10 gen 13
    Dai, l'ho tolto. Ma le 2 palle rimangono :)
Fairport Convention: Liege & Lief
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
"Farwell, Farewell" - Fairport Convention [Audio] Giù i lacrimoni e i cappelli signore e signori...
Fairport Convention - Fotheringay Zitti tutti, arriva Sandy.
  • luludia
    27 apr 16
    è qui che c'è "Nottamun town"?
  • hjhhjij
    28 apr 16
    Oh si. Il loro primo traditional. Epico.
  • bluesboy94
    9 giu 20
    Un incantesimo più che una canzone. Immensa Sandy Denny!
Fairport Convention: Fairport Convention
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Esordio acerbo quanto volete, mancante di un tassello importantissimo come Sandy Danny, ma già pieno di talento e qualità che la band del giovanissimo Richard Thompson, Simon Nicol, Ashley Hutchings, Iain Matthews ecc. dimostra in più occasioni. Coraggio e personalità nelle cover interpretate (adoro l'arrangiamento di "I don't Know Where I Stand" con quegli inserti di chitarra di Thompson e Nicol), soprattutto prese dai vari Bob Dylan, Joni MItchell... Acerbi ancora come autori tirano comunque già fuori pezzi come "Decameron" primo grandissimo pezzo della band (nel senso di "scritto da loro"). Interessanti bonus-track, "Morning Glory" dei Fairport credo sia la prima cover di un pezzo di Buckley.
Family: A Song For Me
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo i due capolavori precedenti, all'alba degli anni '70 la premiata ditta Chapman-Whitney accompagnata dal fedele Rob Townsend alla batteria ci regala un altro ottimo disco, nonostante il duplice avvicendamento in formazione (John Weider e John Palmer i validissimi poli-strumentisti a sostituire Grech e King). Per me è un album strepitoso, forse non folle e completamente incatalogabile come l'esordio ma comunque molto vario e ricchissimo di idee, spunti e performance da brividi. Palmer acquisto superbo. "Wheels" resta il capolavoro di questo terzo disco, non tanto per la pur maestosa performance strumentale della band, non particolarmente superiore rispetto a quelle degli altri brani, ma per l'interpretazione di Chappo, che trovo assolutamente sublime.
Family: Fearless
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Altro disco molto bello per i Family, l'ultimo davvero ad alti livelli, il primo con John Wetton al basso, musicista con le palle quadrate alle quattro corde. Poi se ti chiami Chapman puoi anche permetterti il lusso di tenerti Wetton come seconda voce. "Spanish Tide" e "Burning Bridges" sono tra le mie canzoni preferite dei Family, soprattutto la prima, con Wetton che si ritaglia un frammento come voce solista e poi duetta e si incrocia con Chappo. Da brividi.
  • hellraiser
    14 feb 14
    Non conosco, ma interessa... e molto...
  • bluesboy94
    21 lug 21
    Ultimo ad alti livelli proprio no. "Bandstand" lo è semmai...
  • hjhhjij
    22 lug 21
    Già meno, secondo me.
Faust: Faust
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
10
Federico Fellini: La Strada
DVD Video Ce l'ho ★★★★★
Federico Fellini: Amarcord
DVD Video Ce l'ho ★★★★★
Federico Fellini: La Dolce Vita
DVD Video Ce l'ho ★★★★★
Fleetwood Mac: Live in Boston
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo l'ultimo e il più grande capolavoro in studio "Then Play On" nel '69, questo live del Febbraio 1970 è il vero canto del cigno per i Fleetwood Mac, l'ultimo lavoro con Peter Green.
Un triplo live da sturbo totale, che torna su territori di più classico Hard-Blues-Rock, qui davvero a livelli sublimi. Tre serate, tre dischi per oltre tre ore di grande musica. I primi due dischi sono assurdi, potenza di fuoco devastante, il terzo più soft ma divertentissimo. Live monumentale e straordinario.
  • GhostTrain
    29 mag 18
    Credo che il canto del cigno dei Fleetwood Mac sia Bare Trees del 1972 finchè c'era Danny Kirwan. Massimo rispetto per Peter Green ma ragazzi.. che brani scriveva Kirwan? non ha mai ricevuto i meriti che avrebbe dovuto. Fondamentale.
Fleetwood Mac: English Rose
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Ottima compilation che si divide tra brani già apparsi su "Mr. Wonderful" e altri inediti o mai rilasciati sui due precedenti dischi in studio del gruppo. Ed è su questo versante che si trovano i pezzi forti del disco,che merita il 5 grazie a due capolavori del solito genio di Peter Green, la celeberrima "Black Magic Woman" e il capolavoro strumentale "Albatross" quest'ultima a mio avviso vera vetta del disco in questione. La copertina non so se è più divertente o raccapricciante.
  • hellraiser
    8 dic 13
    La seconda che hai detto!! Comunque bel disco, anche se come sai Play è il mio favorito da sempre. Tutto ok Hj? Mai più sentito, ho sentito che dopo debaser vuoi conquistare il mondo? E poi l'universo? Ah Ah, scherzo, tutte cagate, non farci caso...
  • hjhhjij
    8 dic 13
    Tutte cagate si, intanto ho già conquistato la Bosnia-Erzegovina e voi non potete farci nulla :) Scherzi a parte sia "Then Play On" che "Mr.Wondeful" sono nella mia lista della spesa. Poi se trovassi anche un loro live mi farebbe piacere.
fleetwood mac: then play on
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Capolavoro immenso. Peter "Mago Merlino" Green che tu sia sempre lodato.
Fleetwood Mac: Mr. Wonderful
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Fleetwood Mac: Peter Green's Fleetwood Mac
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Capolavoro di Rock-Blues questo folgorante esordio dei Fleetwood Mac, capitanati dall'estro chitarristico di Peter Green. Che grande gruppo erano con Green. Tra bellissimi pezzi scritti da lui e Spencer e alcune ottime cover il disco scivola via come nulla, una goduria. Babba Bia.
  • Psychopathia
    25 nov 13
    domani m'arriva pink moon (sarà 10 anni che non l'ascolto) assieme a liege & lief e rising for the moon dei fairport. quest'ultimo rising lo conosci? l'hopreso perchè anche qui c'è sandy denny, il mio angelo
  • ranofornace
    25 nov 13
    Oh...qui si viaggia bene, grande disco! ti incazzi se ti dico che ho avuto la fortuna di vederlo suonare? Poi mi ha anche autografato la copertina del mio vinile "The End of the Game". troppo grande, mitico!!!!!
  • hjhhjij
    25 nov 13
    Io non mi incazzo Rano ti invidio e basta :) Psycho i Fairport li conosco ma poco, comunque anche loro verranno approfonditi a breve.
  • hellraiser
    25 nov 13
    Eccheccazzo Rano!!!! anche Green? E Gianni Pettenati mai una volta eh? comunque tutti belli i Fleetwood dell'era Green, poi mi è partito di testa e bye bye...
Focus: Focus 3
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Anche questo indubbiamente bello, un pelino meno del precedente (lì c'è "Focus II" per me il loro miglior pezzo). Sempre presenti brani brevi con melodie molto orecchiabili e azzeccatissime ("Sylvia" su tutti) e un gioiello come "Focus III". La suite invece pecca di prolissità e non è riuscitissima. Loro, 4 ottimi musicisti ma come compositori ne Van Leer ne Akkerman (si scrive così ?) erano Fripp o Hammill, per dire. Il nuovo bassista (Ruiter) è superiore poi al predecessore.
  • ranofornace
    25 giu 13
    Album gradevole, di virtuosismi mai difficili, molto disinvolto nelle citazioni classiche e anche referenzialmente, "Anonymus" per esempio, è molto Jethro-Orme-Colosseum, basta mi fermo, altrimenti sarei un ingrato. Bravi musicisti per un prodotto prog godibilissimo.
Focus: Moving Waves
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Per questo ci possono anche stare le 5 palle, è il loro disco migliore. I Focus vanno forti sulle brevi distanze per me, e qui in particolare Van Leer e Akkerman sfornano brevi strumentali e canzoni davvero splendide e ispirate con le loro melodie semplici ma di grande bellezza e grande romanticismo. Il flauto di "Janis", la splendida title-track e soprattutto "Focus II" brano meraviglioso, il mio preferito del gruppo, di un'intensità "emotiva" da brividi. Nel caso di "Moving Waves" però anche la suite è molto bella con spunti melodici da brividi e poi c'è la tirata iniziale di "Hocus Pocus", un classico. Si dai, 5 a questo ci può stare.
Fotheringay: Fotheringay
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Tra gli album con/di Sandy Denny lo pongo una mini-spanna sotto ai lavori dei Convention e ai suoi due primi meravigliosi solisti, ma siamo comunque su alti livelli, eccome. Un bellissimo disco questo primo (e unico, per molti anni almeno) della nuova band capitanata da Sandy e Trevor Lucas. Siamo dalle parti di un folk-rock da ballad elettro-acustica che spazia da toni tipicamente british-folk ad altri da folk-rock americano (tipo con l'immancabile cover di Dylan o "Ballad of Ned Kelly" che tuttavia ha anche un'inglesità tutta sua nella voce di Lucas), ben arrangiati, con splendidi impasti corali nel cantato oltre ovviamente alla superba voce solista di Sandy. A volte l'inglesità melodica e le ispirazioni d'oltreoceano (la prima Joni Mitchell semi-coeva è un'ispirazione chiara per almeno un paio di canzoni di Denny) sono tutt'uno. Alcune canzoni, con il loro folk-rock di stampo british non sono lontane dal percorso che avrebbe intrapreso subito dopo l'amico Thompson Riccardino. Molti brani, ovvero le splendide folk-ballad più intimiste ed emozionanti, sono a firma Sandy Denny (meraviglie come "The Sea" "Nothing More" o "Winter Winds" ecc.) mentre del resto si occupa Lucas (o a quattro mani e due voci, come la bellissima "Peace in the End") o sono rare ed ottime cover (cito lo splendido folk elettrico di "The Way I Feel" di Gordon Lightfoot). Immancabilmente, la vetta arriva alla fine con il tipico trad. britannico, un'interpretazione da brividi di "Banks of the Nile".
Fotheringay: Fotheringay 2
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il disco "che non fu" dei Fotheringay che Jerry Donahue ha tirato fuori dall'oblio trentotto anni dopo il suo concepimento (in quello stesso 1970) e la sua abortita realizzazione. Alla fine questo risorto capitolo "2" dei Fotheringay, che ovviamente è stato completato da vari aggiustamenti "in loco 2008" di Donahue per completare quello che c'era di incompleto, recuperando le vecchie tracce vocali di allora di Denny e così via, è bello appena un soffio in meno del primo. A livello di canzoni e interpretazioni è veramente un gran bel disco: più spazio ai tradizionali (favoloso l'electric folk di "Eppie Moray" per dirne una, quando nel finale entra la voce di Sandy...) alcune cover (il solito Zimmie, gli Strawbs di quando Sandy era una di loro ecc) e solo due brani composti da Denny, poi finiti sullo splendido debutto solista: "Late November" e "John the Gun", quest'ultima l'unica già completata al 100 % nelle sessioni originali e dunque 100 % "Fotheringay" che poi è per me il capolavoro di questo disco. Un saggio del talento di Denny come arrangiatrice, compositrice, cantautrice: le strofe che paiono un moderno canto dell'antica tradizione inglese sfociano in un ritornello corale di epico folk, sguazzano nel rinnovamento elettrico della chitarra di Donahue e poi sbuca fuori un assolino di sassofono (!) che è pura originalità in quel genere (suonato dal babbo di Donahue, sassofonista jazz). Capolavoro, di una che è stata, per troppo poco tempo, grandissima tra i grandi.
Fotheringay: Essen 1970
CD Audio Non la voglio ★★
Poteva essere un raro documento live dei Fotheringay, peccato che la qualità di registrazione modalità "Buco di culo" lo renda per forza di cose un prodotto scadente, senza la minima possibilità di godersi il gran repertorio della band. La parte migliore è Sandy Denny che scherza sul suo pessimo tedesco, è anche la parte che si sente meglio, và. Per fare un esempio, si intuiscono gran belle performance di "Nothing More" o anche "John the Gun" ma, con questa qualità audio, si va sulla fiducia. Per ascoltarsi un live bello, in quanto dotato di una qualità di registrazione umana, dei Fotheringay bisogna buttarsi su quello a Rotterdam contenuto nel raccoltone "Nothing More".
Francesco De Gregori: Bufalo Bill
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Francesco De Gregori: Alice Non Lo Sa
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Francesco De Gregori: Rimmel
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Gran disco. Peccato cali un po' con gli ultimi tre pezzi secondo me, perché contiene almeno tre dei migliori brani di De Gregori, title-track-Pezzi di vetro e soprattutto Le storie di ieri, da brividi.
  • SydBarrett96
    3 mar 13
    Per me e' da 5. :)
  • hjhhjij
    3 mar 13
    Eh dai Syd, 4 palle vuol dire gran disco eh. L'unico suo da 5 è il primo, per me.