Il Rovescio Della Medaglia: Io Come Io
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il Rovescio Della Medaglia: La Bibbia
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il Rovescio Della Medaglia: Contaminazione
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Gran disco, gran bella opera primultima degli Indian Summer. Un disco di belle canzoni e con belle sonorità, nel territorio di un rock melodico qua e la con venature di rock-soul bianco (anche e soprattutto nella voce di Jackson) che flirta abbondantemente con il progressive, senza però intraprenderci una relazione seria e impegnata, con le cospicue parti strumentali e i lunghi soli soprattutto di chitarra elettrica che sono più vicini allo stile "jammico" tipico del rock dell'epoca che a quello progressive, o assumono sfumature "jazzy" come nella strumentale "From the Film of the Same Name" o in "Another Tree Will Grow". Pezzi dal minutaggio contenuto (se vogliamo considerarlo un disco prog, la media è di 6 minuti), compatti nella struttura, belli solidi e coinvolgenti, e nello stile. "Glimpse" "Half-Changed Again" "God is the Dog" (traduzione inglese di "Diocane") sono tutti gran bei brani, si nota anche un mood un po' cupo, molto bello. Un'altro validissimo prodotto della "sottoboscaglia rock-progressiva anni '70".
  • GRan bella copertina (foto "truccata" di Keef)
  • hjhhjij
    11 nov 20
    Bellissima la copertina. Quasi quanto quella di "BS"
iq: ever
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Non male. 7,5
iq: the wake
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Come Ever, bello ma dopo un po' stanca. 7,5
Oh, a me una band che fa copertine horror-fumettose con uno zombie mascherandolo in mille modi diverse e lo chiama "Eddie", mi starà sempre e comunque simpatica. Nonostante gli spunti "letterari" di molti pezzi da parte di Harris e una sorta di approccio "colto" e raffinato all'Hard-Rock questi non riesco a vedermeli che si prendono troppo sul serio. E questo primo disco è proprio bellino dai, con Di'Anno alla voce, ancora maggiormente legato all'hard-rock più grezzo e derivato dal decennio precedente, ma già con derive di maggior complessità e "raffinatezza stilistica" se vogliamo (tipo "Phantom of the Opera") e tante strizzate d'occhio più o meno evidenti a gente come i Judas Priest delle Ali Tristi, con brani azzeccatissimi nelle melodie e nel tiro ("Prowler" Title-Track "Transylvania" "Strange World" ecc.). Il successivo è ancora meglio. I Maiden anni '80, anche quelli di fine decennio decisamente più ambiziosi nelle composizioni e nello stile, sono comunque un ascolto gradito e ogni tanto ci stanno sempre bene.
  • asterics
    30 nov 21
    ti dirò, anche a me 'sto disco non dispiace
  • Flame
    1 dic 21
    i primi due con la voce da punk di Di Anno sono da avere assolutamente, urgenti, diretti (tranne qualche pezzo da te segnalato), sinceri. Con Dickinson tantissime belle cose ma anche tante pastoie, hanno fornito però un buono spunto alle/ai prof di letteratura inglese del liceo nello sdoganare Coleridge e tutti gli altri appresso nei 90.

    Ma voi due siete delle creature, cosa potete capire ...
  • hjhhjij
    1 dic 21
    No no, ci credo benissimo, Harris è sempre stato un colto/nerd appassionato di vari generi letterari, ci si trova tutto nei Maiden (Poe, Coleridge ecc.) e a me quel pezzo anni fa piaceva tantissimo, tra l'altro, quindi questi suoi ottimi rimandi letterari non ho dubbi abbiano fatto da ponte per i ragazzini che all'epoca o successivamente si sono appassionati ai Maiden. Poi questi primi due dischi musicalmente sono più urgenti e diretti dei successivi sicuramente, ancora più "hardrocche" che "NiuUeivOvBritiscEviMedal" ma io non li trovo mai "duri", anche nelle melodie, nella vocalità, anche nei pezzi più sfrenati sono "raffinati" oltre a quelli tipo Phantom o Transylvania in cui esplicitano la cosa. Però si, sono molto più viscerali che soprattutto nei dischi 84-88 e la miscela grezzo-raffinato, meglio bilanciata, mi piace sicuramente di più.
  • Flame
    2 dic 21
    rileggendo il mio commento la mente è tornata al mio primo approccio con la letteratura inglese, l'insegnate che fa: parliamo di "Ciòusa"
    ed io al il mio compagno di banco: che ha detto?
    e lui:boh
    scusi Miss xxx, il nome è?
    in inglish please! asc de question in inglish
    schiusmi Miss shitdicks, idontanderstand the name
    the name is Ciòusa!
    e io al mio compagno di classe: oh io continuo a capire Ciòusa, e lui: anche io,
    ma può essere che uno si chiami Ciòusa?
    mi sono portato avanti questo mistero per tutte le superiori, non c'era internet al tempo
  • hjhhjij
    2 dic 21
    Ahahahahahahahah bellissimo. Era Chaucer, suppongo, vè ?
  • asterics
    2 dic 21
    ahahahhahahahaha
  • Flame
    2 dic 21
    prope chiel.
    Io a pronunciarlo Ciòusa e lei a dirmi: no Flame, si pronuncia Ciòusa, devi far capire che c'è una erre ma senza pronunciarla ... O.o ...
Iron Maiden: Killers
CD Audio Ce l'ho
Il disco più grezzo dei Maiden, più del precedente. "Killers" è un ponte, o almeno così lo sento, tra l'Hard-Rock anni '70 e l'Heavy Metal-poco Heavy (o NiuUeivovbritiscevimedal) degli anni '80. Questi Maiden sono molto più concisi e diretti rispetto ai dischi successivi, e sono tremendamente efficaci, pur avendo sempre una certa "raffinatezza" di fondo, nelle melodie e nelle strutture dei brani. E poi c'è il loro lato cartoonesco-orrorifico che mi fa tanta simpatia, la solita strepitosa copertina, le tematiche cupe-horror e le citazioni letterarie (stavolta tocca a Poe) riportate in un'atmosfera mai seriosa, il tutto sublimato nella title-track che è la mia preferita del disco. Non che mi piaccia tutto (trovo le due strumentali assolutamente prescindibili, non mi dicono un cazzo, per dirla poeticamente) ma è un disco bello solido con parecchi bei pezzi ("Murders in the Rue Morge" "Wratchild" "Twilight Zone" che è un gioiellino e altre).
  • Flame
    14 dic 21
    Commento sempre io ma vai a decollezionare i mei dischi preferiti quindi ti becchi i miei commenti.
    Tra i primi due non so scegliere, sono i miei preferiti degli Iron, subito a ruota Somewhere in Time, Piece ... and so on.
    Dici bene sulla grezzitudine del sound, e sia benedetta. L'intro strumentale diversamente da te invece a me piace un bel po'. La copertina è la più iconica degli Iron, quella che più spesso è finita sul retro degli smanicati in jeans dei metallari anni 80/90.
  • hjhhjij
    14 dic 21
    Sto ascoltando tanto hard-rock in questo periodo quindi penso che pian piano i loro anni '80 li ripasserò tutti. C'è anche un'altra cosa che mi piace e diverte nei Maiden, quel po' (anche più di un po') di teatralità (molto british, bisogna dirlo) che in loro si sente sempre e in questo contesto contribuisce a farmeli stare simpatici. Inoltre Harris di bei pezzi nel suo campo ne sapeva scrivere è indubbio.
  • hjhhjij
    14 dic 21
    Teatralità molto Priestiana, ovviamente. La copertina è la più iconica è vero ma Eddie è sempre bellissimo, un top model ahahha
Iron Maiden: Piece of mind
CD Audio Non la voglio
Disco che a malapena ricordavo di avere ascoltato, sicuramente è quello dei Maiden che avevo sempre cacato meno e riascoltandolo ora capisco perché. Questo è il primo disco dei Maiden che ha tutto dell'Heavy Metal pomposo e epico "classico" che a me, onestamente, fa un po' cacare, perdendo anche quel divertimento un po' caricaturale orrorifico e i guizzi e le ispirazioni "pop" e melodiche del disco precedente. "Where Eagles Dare" è esattamente l'esempio perfetto del Metal che mi tritura i coglioni. Altri pezzi, come "Revelations" "The Trooper" e, in parte, la più lunga ed elaborata "To Tame a Land" (da "Dune"), quest'ultima tipico esempio dell'heavy più raffinato dei Maiden che resta uno stile che mi convince si e no, più no che si, sono sicuramente più validi ma nel complesso il disco ha tutto quello che serve, nel genere, per tenermi a distanza. Eccetto la sempre splendida copertina (povero Ed...)
  • fedezan76
    23 dic 21
    Sugli Iron credo la vediamo proprio all'opposto...
  • hjhhjij
    23 dic 21
    Non è un mistero che l'Heavy Metal di questo tipo (la "New Wave") non mi piaccia per nulla ahahahaha ma ho una simpatia per loro che in questo periodo di ascolti hard-rock mi spinge comunque a riascoltarli.
  • Flame
    26 dic 21
    A mio gusto é uno dei più belli di quelli con Dickinson. Si certamente totalmente heavy metal, ma caratterizzato da grandi aperture epiche tipo whrere eagles dare, the tripper, flight e stand and seal
  • Flame
    26 dic 21
    see... the tripper... trOOper Flame, trOOper...
  • Flame
    26 dic 21
    Il singolo di the trooper ha una delle copertine più belle seconda solo a aces e stranger, mia seconda tshirt Iron
  • hjhhjij
    26 dic 21
    Eh, ma sono appunto le grandi aperture epiche dell'heavy metal che mi fanno rigettare tutto. Per me sono le cose peggiori (quantomeno in questo genere di musica eh, in altri il tono epico mi piace tantissimo) non le sopporto. "The Trooper" è carina e anche "To Tame a Land" che è quello più strutturato e dilatato, non è affatto male però ecco, troppe cose che proprio brr...
  • hjhhjij
    26 dic 21
    Ahahahaha l'ho googlata adesso, bellissima 🤣
  • hjhhjij
    26 dic 21
    L'ho detto, dove osano le aquile per me è una discreta cacata, mi spiace.
Iron Maiden: Powerslave
CD Audio Non la voglio
Probabilmente è questo qui IL disco NWOBHM dei Maiden, il loro disco di "Heavy Metal" anni '80 al 100 %, il più rappresentativo del loro sound classico: questo metal/rock molto pompato ed epicheggiante, dai toni grandiosi che qui si fa sempre più ambizioso, nella composizione e nelle strutture dei brani, con lunghe parti strumentali e quel misto tra tamarragine e "raffinatezza" metallara giunto alla definitiva maturità. Questa dilatazione dell'Heavy Metal in strutture più composte e complesse raggiunge ovviamente l'apice nei 14 minuti di "Rime of the Ancient Mariner", omaggio a Coleridge (con tanto di citazioni riportate pari pari dal testo originale) e punto forse più alto del citazionismo letterario di Harris. In ogni caso, qui diventa palesissima la volontà di legare ispirazioni "progressive" (genere che evidentemente i Maiden avevano frequentato nei loro ascolti) ibridandole allo stile NWOBHM, in uno dei brani più ambiziosi ma anche più riusciti del loro repertorio. Intendiamoci, lo stile e il sound sono sempre quelli e mai potrò spingermi oltre al definirli "piacevoli", ma questa mi è sempre piaciuta, probabilmente uno dei brani "New Wave Metal" che ascolto con più piacere. Niente male anche la title-track. In generale il disco lo trovo un poco migliore del precedente, ma è roba che mi lascia abbastanza indifferente alla fin fine.
  • Flame
    27 gen 22
    Riecchime: per me sta in mezzo ai miei due dischi preferiti della prima era Dickinson , Rime mi piaceva quando ero ragazzino ma ha iniziato a stufarmi abbastanza in fretta, come in generale tutti i pezzi del periodo Dickinson dove la tirano per le lunghe. Il secondo lato quindi lo considero stufoso, molto meglio il primo dove spicca Aces High, gran pezzo e copertina del 45 che va dritta ai primi posti della mia classifica personale.
  • hjhhjij
    27 gen 22
    Ha perfettamente senso, visto che di solito l'ibridazione heavy metal con certe ispirazioni progressive, del progressive prende le cose peggiori. Mai ma proprio mai fatto impazzire questa fusione o queste lungaggini; il motivo per cui questo pezzo lo apprezzo probabilmente è che con loro io non ho mai aspettative eheh, e per il fascino della citazione alla meravigliosa ballata di Coleridge.
  • SouthernStyle
    29 gen 22
    Direi magari che la NWOBHM in questo disco è già metabolizzata, e fa parte di un quadro stilistico un po' più ampio.
Iron Maiden: The Number Of The Beast
CD Audio Ce l'ho ★★★
L' arrivo di Cazzonelfiglio (brutto cognome, eh), la svolta verso l'Heavy Metal "classico" di cui loro sono assoluti portabandiera, il primo disco 100 % nello "stile Maiden". Io, però, questa musica qui, specialmente la loro, la identifico come Metal-Pop perché oh, ragazzi, gli Iron Maiden sono pop, tanto, anche nella scelta di certe melodie, di certi ritornelli, sono pop (tipo la title-track, oppure il ritornello di "The Prisoner") E questo è un divertente dischetto pop. Inoltre qui si esalta la loro teatralità, la "cattiveria da fumetto gore", i riferimenti letterari e cinematografici, le ispirazioni strutturali, stilistiche e melodiche ai Priest di Sad Wings ("Children of the Damned") e ad altri tipi di Hard-Rock/Heavy Metal dai tono eleganti e/o grandiosi (credo anche i Sabbath di "Heaven and Hell" a questo punto) ecc. La title-track, bellissimo evergreen, è la versione hard di "Thriller" di Michael Jackson praticamente (statece, c'è pure il narratore col vocione creepy, e Harris avrebbe voluto Price tra l'altro...) oppure la versione cartoon di "Black Sabbath". Pezzo migliore "Hallowed BeThy Name" ma tutto il disco è un gran divertimento. Non mi piace quanto i primi due, ma forse è il loro disco che riascolto più volentieri anche per questioni di "simpatia".
  • Onirica
    17 dic 22
    On one hand, più che pop, trovo che una parte dei pezzi siano poco ispirati, quasi meri riempitivi buttati lì per aumentare la durata del disco... le strumentali come impalcature non sarebbero neanche male, è Dickinson che sembra stiracchiarci sopra delle melodie un pò loffe, stinte. Parlo di Invaders, 22 acacia avenue, gangland, Prisoners (che però vanta per me il miglior assolo della loro carriere). E, faccio auting, la stessa title track è forse la canzone che meno amo dei Maiden, la trovo totalmente insipida. On the other hand, Children of the damned, run to the Hills e Halloweed be thy name sono capolavori nel genere, l'ultima citata uno dei migliori pezzi hm mai composti... e per quanto mi riguarda la vetta della loro intera carriera, da qui in poi.