Il primo grande disco di Bowie dall'inizio alla fine, sebbene non arrivi ancora (di poco) alle altezze di "Hunky Dory" e via proseguendo. Alcuni brani davvero meravigliosi e una band già molto affiatata sebbene solo in parte formata dai Ragni da Marte che verranno. Fondamentale lavoro negli arrangiamenti del disco e nella composizione dei brani da parte del grande Mick Ronson e del produttore e bassista Tony Visconti; la chitarra di Ronson in particolare per me è la ciliegina sulla torta del primo grande Bowie, un suono che personalmente adoro, riconoscibile dopo mezzo secondo, dopo mezza nota. Grande album al quale sarebbero succeduti ulteriori passi avanti, e dici poco, dici.
  • fedezan76
    1 dic 18
    E il precedente?
  • hjhhjij
    1 dic 18
    Il precedente lo reputo ancora acerbo e un po' ingenuo, qualche lungaggine eccessiva a volte e alcuni brani per me certamente non all'altezza della produzione successiva, diciamo che è meno compatto e meno valido dal primo all'ultimo pezzo rispetto a molti dischi che Bowie ha sfornato nel decennio successivo. Mi piace eh, a scanso di equivoci è già un buon lavoro, ha una title-track della madonna che te lo dico a fare e altre canzoni interessanti, belle però, come dico sopra, secondo me è questo qui il primo suo disco bello dall'inizio alla fine.
  • fedezan76
    1 dic 18
    A me Space Oddity piace tanto quanto questo, il primo lato è addirittura molto meglio, poi effettivamente il secondo cala un po'.
  • A me invece piace di più Space Oddity. In ogni caso ci pensa il terzo lavoro Hunky Dory a mettere d'accordo tutti: capolavoro.
    Qui le uniche due perle imperdibili mi appaiono Width of a Circle e la title track.
  • hjhhjij
    2 dic 18
    "Hunky Dory" del suo primo periodo (diciamo fino al 1973) credo sia davvero lo zenith, si.