alice: park hotel
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Bellissimo disco, che introduce quello che per me è stato il decennio d'oro della carriera di Alice. Un disco che sembra perennemente avvolto dalla nebbia, una bruma perenne formata dalle tastiere di Fedrigotti che avvolgono il suono di ogni brano e che nemmeno gli sporadici interventi di chitarra di Phil Manzanera (nientemeno) riescono a dissolvere, creando un impasto sonoro molto suggestivo. Nasce l'Alice più "internazionale" intanto nelle collaborazioni: la sezione ritmica è Levin/Marotta (quella del suo amato Peter Gabriel). Primo disco prodottole da Francesco Messina anche co-autore, insieme alla stessa Alice, di quasi tutte le canzoni ("Luci lontane" la vetta del disco, a firma Messina/Alice). Altre firme (che torneranno in altri suoi dischi) sono quelle di Liverani, Di Martino, Cosentino, Zitello e ovviamente il Camisasca di "Nomadi".
  • adrmb
    8 lug 18
    Luci lontane che peraltro era stata concepita per una collaborazione con la Bush... sbav.
  • hjhhjij
    8 lug 18
    Non posso pensare a questa eventualità, realizzare che la cosa non andò mai in porto mi farebbe esplodere la testa.
  • adrmb
    8 lug 18
    BOOM!
  • London
    9 lug 18
    Ho fatto avuto l'occasione di fare alcune domande su questo lp ad Alice ma mannaggia mi sfuggì quella sulla collaborazione con Kate. I maligni dicono che fu la EMI a impedire che le sue due pecore nere si incontrassero sul medesimo solco
  • hjhhjij
    9 lug 18
    Ahahahah sai che roba avrebbero combinato, due donne così. Peccato. Che le hai chiesto su "Park Hotel" ? Io, ovviamente, se la incontrassi le chiedereiHAMMILLHAMMILLHAMMILL.
  • London
    9 lug 18
    In occasione della presentazione a Genova di "Weekend" le chiesi come era riuscita a collaborare con così tanti musicisti particolari che non sono proprio disposti a suonare con chiunque come Levin, Mick Karn, Dave Gregory ecc.. E lei mi disse che semplicemente, con molta timidezza e titubanza, provò a chiedere e loro accettarono subito senza esitazione. Su Park Hotel l'eco della batteria di Marotta mi spiegò è naturale, lui suonava in una stanza del castello in cui registrarono con un'eco particolare e volle sfruttarlo. In quell'occasione le ho fatto autografare una copia di "Capo Nord" e mi raccontò che la foto di copertina fu scattata a Rimini in pieno inverno con un freddo polare
  • hjhhjij
    9 lug 18
    Lei è una gran persona niente da dire, l'aneddoto di Marotta è bellissimo.