Bellissimo disco, che introduce quello che per me è stato il decennio d'oro della carriera di Alice. Un disco che sembra perennemente avvolto dalla nebbia, una bruma perenne formata dalle tastiere di Fedrigotti che avvolgono il suono di ogni brano e che nemmeno gli sporadici interventi di chitarra di Phil Manzanera (nientemeno) riescono a dissolvere, creando un impasto sonoro molto suggestivo. Nasce l'Alice più "internazionale" intanto nelle collaborazioni: la sezione ritmica è Levin/Marotta (quella del suo amato Peter Gabriel). Primo disco prodottole da Francesco Messina anche co-autore, insieme alla stessa Alice, di quasi tutte le canzoni ("Luci lontane" la vetta del disco, a firma Messina/Alice). Altre firme (che torneranno in altri suoi dischi) sono quelle di Liverani, Di Martino, Cosentino, Zitello e ovviamente il Camisasca di "Nomadi".
- Bèl (04)
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