Alan Sorrenti: Aria
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Un disco pazzesco, tra i massimi capolavori del progressive italiano. Il giovane Alan Sorrenti cerca di emulare i suoi maestri Van Der Graaf Generator (tra l'altro li ho conosciuti grazie a lui) e compone uno degli assoluti monumenti tricolore degli anni settanta. Il "Pawn Hearts" della nostra penisola.
  • SilasLang
    10 feb 13
    più che altro l'ispirazione maggiore qui non sono tanto i VDGG, piuttosto certe cose di Tim Buckley. Comunque, un ottimo album. L'unico davvero ottimo che partorì, il successivo ok..poi è morto.
  • hjhhjij
    10 feb 13
    Si si, m'ha anticipato Silas. Qui il riferimento principe è TIM BUCKLEY in particolare quello di Starsailor e ancora più in particolare quello dell'omonima canzone, che in "Un fiume tranquillo" nel finale, viene chiaramente omaggiata. Più che il Pawn Hearts Sorrenti era il piccolo Buckley della penisola, almeno ci provava. Poi questo è più "Prog" e sicuramente c'è anche qualcosa dell'Hammill di Pawn Hearts. Ma perché anche Hammill si ispirava a Buckley ;) Insomma quando penso al Sorrenti di questo gran disco, è a TIM BUCKLEY che penso. Però tu non lo conosci ancora quindi che ti salti in mente Hammill è normale. Poi quando ascolterai Buckley te ne accorgerai, è palese :)
  • hjhhjij
    10 feb 13
    Bello però che ti abbia fatto conoscere i Van Der Graaf, un altro merito di questo disco :) Ma Sorrenti non è tragicamente morto nel 1974?
  • SydBarrett96
    10 feb 13
    A me piace anche il successivo Incensiere, tra l'altro. Comunque si, è morto più o meno in quel periodo... dopo è stato sostituito dall'omonimo fratello (amante della dance) per evitare sospetti. E' una leggenda alla pari di quella su McCartney. ;)
  • hjhhjij
    10 feb 13
    No quella del Macca è effettivamente una leggenda. La sua no, è vera :D
  • SydBarrett96
    10 feb 13
    Giusto. :)
  • ranofornace
    24 lug 13
    Tim Buckley , mi accodo, sempre saputo e poi si sente. Che disco, pensate che è uno dei pochi lp italiani che alberga nella mia collezione, (comprato proprio nel '72) non sono mai stato un grande amante del nostro spaghetti-prog, anzi pregiudiosamente amo tutto ciò che è usa uk (e ger). Mio grande limite.
"Aria" è il più bello ok, ma questo qui non ha nulla da invidiargli. Brani come "Serenesse", "Una Luce si Accende" e "A te che Dormi" sono gemme di rara bellezza poetica, per non parlare della stupenda e delirante suite omonima. Ci suona pure David Jackson, oddio.
  • SilasLang
    4 nov 13
    Sorrenti...ogni volta che riascolto questi dischi devo perdere la memoria su Sorrenti...devo fare finta sia un omonimo, ahahah
  • hjhhjij
    4 nov 13
    Per questo forse mi fermerei al 4 ma che dire, bello, di gran classe, senza perdere la voglia di sperimentare. Poi arrivò un suo omonimo scemo e...
  • Mr. Money87
    4 nov 13
    Bello bello. Aria è aria ma questo è un buonissimo disco. Poi sinceramente io di lui non conosco nulla. So solo per sentito dire che da qui in poi fa cagare...
  • SydBarrett96
    5 nov 13
    Per me i primi due sono da 5, il terzo (che non è male) da 3,5. Il resto non lo prendo neanche in considerazione.
  • ranofornace
    5 nov 13
    E chi se ne frega se dopo "fa cagare", questo è un gran bel disco, pezzi molto estranianti e tutt'altro che scontati rispetto al prog-spaghetti.
Antonello Venditti: Le cose della vita
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Disco ruvido e grezzo, suonato con un solo pianoforte ed un organo. Culmine della poetica intimista di un Venditti ispirato e rabbioso: title-track, "Mio padre ha un buco in gola" e "Le tue mani su di me" le migliori del lotto. 4,5.
  • Stanlio
    15 apr 15
    non ho mai ascoltato un album di Venditti dall'inizio alla fine e se sono tutti così devo ammettere che è meglio di quanto supponessi...
  • hjhhjij
    15 apr 15
    Ho ascoltato questo disco dall'inizio alla fine... Niente, non lo reggo proprio Syd :D
  • Loconweed
    15 apr 15
    Ho provato, ma il cantato di Venditti proprio non lo reggo.
  • dosankos
    15 apr 15
    Che costanza quest'uomo. Indossa gli stessi Ray-Ban dal 1964 Ingrandisci questa immagine
  • SydBarrett96
    15 apr 15
    Per me, non smetterò mai di dirlo, ha scritto bei dischi fino a "Sotto il segno dei Pesci" del 1978, poi morto e defunto con l'epitaffio di "Modena", in "Buona Domenica. Si Dos, gli occhiali che ha sono sempre quelli XD (purtroppo non ha avuto ugual costanza la qualità della sua musica).
Antonello Venditti: Lilly
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il capolavoro del Venditti pulcioso, autentico e politicizzato. Sette splendide perle su cui svettano "Compagno di Scuola", "L'Amore non ha padroni" e "Attila e la Stella", ma soprattutto i dieci minuti di inquietudine pianistica de "Lo Stambecco Ferito", con un magico assolo finale: il suo miglior pezzo in assoluto.
R.I.P.
  • hjhhjij
    29 dic 15
    Pensavo fosse morto davvero.
  • TheJargonKing
    29 dic 15
    anche io. Mi sta sul culo, ma non gioivo di certo. Ma cosa intendevi dire?
  • hjhhjij
    29 dic 15
    Che dopo questo disco comincia a far cagare anche a Syd. A me ben prima, a te non ne parliamo ahahha
  • SydBarrett96
    29 dic 15
    Hj capisce al volo, a quanto vedo. XD
  • odesso
    29 dic 15
    Bellissima copertina..
  • dosankos
    30 dic 15
    Bel dischetto POPposo
  • SydBarrett96
    30 dic 15
    Comunque Dos sono riuscito a rivalutare almeno questo ed il precedente. Certo, testi meno impegnati e musica che strizza l'occhio al Pop da classifica, ma almeno riesco a sentirli. Quelli di dopo, tranne qualche buon pezzo, non li reggo. :)
  • perfect element
    28 gen 16
    Anche 'Cuore' è un bell'album, poi il vuoto più totale.
  • rafssru
    3 mag 17
    Sid aveva affermato che dopo "Sotto il segno dei pesci" album si salvavano solo "Modena" e "Notte prima degli esami". In effetti "Sotto la pioggia" secondo me merita così come "Cuore", "Buona Domenica" invece lo reputo meno riuscito... Tendenzialmente la maggior parte dei fan considera questo disco del 1982 l'addio di Venditti a un certo tipo di cantautorato per approdare alla fase commerciale
  • Ditta
    5 mag 20
    Personalmente arrivo fino a "In questo mondo di ladri" (88). Poi il vuoto cosmico, zero assoluto.
Un disco ingenuo, a tinte variopinte e tenere; quasi poetiche. De Gregori esprime già il suo lirismo ermetico che si mostrerà maggiormente nei dischi successivi con "Signora Aquilone", mentre Venditti condensa il suo romanticismo popolare in 3-4 gemme tra cui "Sora Rosa", poesia sull'inquietudine adolescenziale, a mio parere il suo pezzo più bello e l'unico che si possa forgiare di questo appellativo (lo preferisco più qui che nei dischi da solista, "Lilly" escluso).
  • piendepei
    9 apr 15
    un faccia da fio di bona donna come vendutitti, tutto lo chiamerei meno che ingenuo
Area: Maledetti (Maudits)
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Veramente dovrebbe essere la versione ultradeluxe a tiratura limitata comprendente sia vinile che CD, presa a metà prezzo. Comunque ennesimo capolavoro per l'immenso gruppo milanese, geniale concept fantapolitico sulla dipartizione del potere in un futuro distopico. I nove minuti di "Caos (parte seconda)" sono un elogio alla follia sperimentale degli Area. L'ultimo tassello di un quartetto Stratos-ferico (neanche a farlo apposta). 10.
Area: Are(a)zione
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Che live! Esecuzioni favolose, ma spicca su tutte la splendida jam session omonima di quasi un quarto d'ora di durata. Nulla da dire, musicisti favolosi.
Area: Crac!
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Soltanto di poco inferiore all'esordio, ma capolavoro anche questo. I brani sono qui di matrice più improvvisata, ed a testimonianza di ciò vi è la predominanza di suite strumentali ("Nervi Scoperti", "Megalopoli"). I classiconi però sono "L'Elefante Bianco", "La Mela di Odessa (1920)" e "Gioia e Rivoluzione".
Area: Arbeit Macht Frei
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Un folle e pazzesco capolavoro politico, meraviglioso nonché seminale. Le Liriche ispiratissime, un cast di musicisti eccezionali e la stratosferica voce di Demetrio danno origine al disco forse più bello di tutta la scena italiana del tempo. "Non è colpa mia se la tua realtà mi costringe a fare guerra all'omertà."
Arti & Mestieri: Tilt
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Bel dischetto di fluido Jazz-Rock, con la suite "Articolazioni" che si staglia più alta tra tutte. Un plauso in più per la produzione di Paolo Tofani e la presenza di quel grandissimo batterista di Furio Chirico.
  • hellraiser
    28 feb 15
    Sempre visto sugli scaffali di un mio negozio di fiducia ma mai preso. Provvederò...
  • R13569920
    28 feb 15
    Furio Chirico è in effetti un mostro assoluto di tecnica ed inventiva!
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