Il racconto narra la storia di una giovane marchesina dai capelli rossi, Sierva María de Todos los Ángeles che, figlia indesiderata di un pigro e annoiato marchese e di una contrabbandiera, cresce insieme alla servitù, imparando i dialetti africani degli schiavi e i loro rituali.
L'odio profondo che le rivolge fin da bambina la madre e la totale indifferenza del padre fanno sì che la ragazza crescendo si isoli sempre più dal mondo civile, trovando conforto solo nella solitudine e affinando le sue capacità di mentire a tutti e su qualunque cosa. (wiki)
« Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5,30 del mattino per andare ad aspettare il battello con cui arrivava il vescovo? » (Crónica de una muerte anunciada)

La storia si basa su di un fatto realmente accaduto in una cittadina della Colombia da cui Márquez, a distanza di trent'anni, ha preso ispirazione per scrivere il romanzo.
Gabriel García Márquez: Foglie morte
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Il romanzo è raccontato da tre punti di vista alternati: la trentenne Isabel, suo figlio di nove anni e suo padre, ex colonnello dell'esercito liberale durante la guerra dei mille giorni.
La vicenda ha luogo in una sola giornata, il 12 settembre 1928, quando viene scoperto il corpo senza vita di un medico del quale nessuno conosce il nome, che si è impiccato nella casa dove da anni conduce una vita da eremita.
A Macondo tutti lo detestano da quando dieci anni prima si rifiutò di prestare soccorso ai feriti della repressione contro i moti popolari; da quel momento vive circondato dall'odio generale, che non si attenua neppure di fronte alla morte. (wiki)
Rispetto ai racconti precedenti, in questo romanzo il naturalismo è temperato da un umorismo cinico e dalla proliferazione di una serie di simboli come il gallo, l’attesa della posta, la fame.
Il gallo in particolare, in quanto ricordo del figlio morto e veicolo di solidarietà dei compaesani, è il simbolo del riscatto di un continente, l'America latina, che non avverrà mai. (wiki)
Gabriel García Márquez: La mala ora
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Uscito di casa per recarsi al lavoro, César Montero trova affisso alla porta di casa un foglio con una pasquinata.
Si reca a casa del musicista Pastor e gli spara a sangue freddo, trucidandolo davanti agli occhi della madre.
L'alcalde lo arresta, poi in un impulso legalitario affida l'inchiesta sull'omicidio al giudice Arcadio, il cui predecessore è stato trucidato dopo aver messo in chiaro che non voleva brogli alle elezioni di facciata organizzate dal regime... (wiki)
Interpretazione metaforica della storia colombiana, dalla fondazione allo Stato contemporaneo, riporta diversi miti e leggende locali attraverso la storia della famiglia Buendía, le cui diverse generazioni si inseriscono nella vita del paese e permettono di raccontare, seppure con lo specchio deformante della maschera linguistica, gli eventi storici della Colombia moderna... (wiki)
« Quella mattina avevo scelto tra la vita e la morte. Avevo deciso per la morte, e tuttavia ero ancora vivo, con un pezzo di remo in mano, disposto a continuare a lottare per la vita. A continuare a lottare per l'unica cosa di cui non mi importava più nulla. » (La disperazione del protagonista) - Il racconto dell'episodio, realmente accaduto, fu fornito dal protagonista allo scrittore, quando questi era ancora un giovane giornalista. - Racconta le disavventure di Luis Alejandro Velasco, marinaio della marina colombiana, caduto in mare dalla sua nave. La nave era salpata il 22 febbraio 1955 dal porto di Mobile in Alabama, diretta a Cartagena, in Colombia. Il 28 febbraio lui e altri sette membri dell'equipaggio vengono gettati in mare da un'onda, che dà l'ultimo colpo ad una nave la cui stabilità è minata dalla presenza di un carico di frigoriferi, lavatrici, radio e televisori.(wiki)
Il giorno della morte del dittatore che per tempo immemorabile ha retto le sorti dello stato, la folla dei cittadini irrompe nel palazzo presidenziale e osserva attonita le innumerevoli gabbie di uccelli, i fuochi di sterco che il generale accendeva la notte, le vacche che pascolano nei cortili.
Già una volta il vecchio dittatore aveva dato a credere di essere morto, quando il suo sosia Patricio Aragonés era stato avvelenato in un complotto... (wiki)
Florentino Ariza, un impiegato con la passione per la poesia, si innamora a prima vista dell'adolescente Fermina Daza, e, attraverso la complicità della zia della ragazza, inizia con lei una relazione amorosa prevalentemente epistolare. Il padre della ragazza, tuttavia, scopre il legame tra i giovani e, infuriato, si trasferisce con la figlia in un lontano villaggio per qualche tempo, allo scopo di farle dimenticare il pretendente: Lorenzo Daza, spregiudicato trafficante di mule, infatti, mira a far sposare la bellissima figlia con un uomo ben più importante di un piccolo telegrafista e non può sopportare che l'infatuazione dei due giovani ostacoli i suoi piani di ascesa sociale. (wiki)
Racconta gli ultimi anni di vita del famoso generale Simón Bolívar e i ricordi della vicenda che lo rese liberatore, ripercorrendo gli amori, le avventure, i rischi e le passioni di un uomo, prima che un generale, la cui forza ideologica di libertà trascinò la Bolivia, il Perù e il Venezuela all'indipendenza dal dominio spagnolo in Sudamerica. (wiki)
Pubblicato postumo nel 1960, Gurdjieff non ci introduce soltanto al suo insegnamento, ma solleva il velo sulla sua vita precedente all’arrivo in Francia.
Per lui, comunque, come per i sapienti antichi, velare e svelare sono lo stesso gesto, sicché tutto si troverà in queste memorie salvo un taglio di esattezza documentaria: questi ricordi, strabilianti come un sontuoso romanzo d’avventure, animati in ogni riga da una sapiente buffoneria e da un’ispida bruschezza, raccontati nella stessa maniera che usava nella vita, con una semplicità orientale che sconcertava per la sua apparenza di ingenuità, sono per Gurdjieff innanzitutto uno strumento per iniziare il lettore alle sue dottrine, per sottoporlo a una serie di choc e di paradossi che possono orientarlo verso il risveglio.
(da Adelphi)
Georges Simenon: Il primogenito dei Ferchaux
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- quello che interessa a Simenon è la partita che si gioca fra due esseri inizialmente legati da una segreta connivenza: il vecchio, che crede di ritrovare nel ragazzo qualcosa di sé ma ne intuisce anche l’inconsistenza e la crudeltà, e il giovane, che dopo aver subìto il fascino dell’avventuriero finisce per tenerlo in suo potere... (cit. Adelphi)
Georges Simenon: In caso di disgrazia
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Con mano da maestro, Simenon ci fa percorrere tutte le tappe di un amour fou turbinoso e funesto, regalandoci uno dei suoi romanzi più intensamente erotici, più strazianti e appassionati. (cit. Adelphi)
Georges Simenon: I Pitard
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- Finalmente, dopo tanti anni passati a comandare quelle degli altri, il capitano Lannec è riuscito a comprarsi una nave; e nonostante le proteste della suocera e le lacrime della moglie l’ha chiamata Fulmine del Cielo, a evocare la sua imprecazione preferita.
- A poco a poco, come per un’inappellabile sentenza del tribunale che gli antichi chiamavano Fato, quello che doveva essere il primo, trionfale viaggio del Fulmine del Cielo, si trasformerà in un incubo... (cit da Adelphi)
Georges Simenon: Gli intrusi
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- pensano di lui: che è un talento sprecato, un avvocato che non patrocina più cause, un burbero e inutile ubriacone rintanato in casa come un animale ferito.
Ma quella notte, improvvisamente, accade qualcosa che costringe l’orso ad abbandonare la tana: un colpo di arma da fuoco, un’ombra che si dilegua in fondo a un corridoio, e in una stanza in disuso del secondo piano un uomo che muore sotto i suoi occhi.
Che cosa ci fa quell’intruso in casa sua?
Chi lo ha ucciso?
Quali segreti nasconde la vecchia dimora dietro le antiche mura sonnolente?
E che cosa tormenta sua figlia, altra sconosciuta, dietro quell’apparenza placida e remissiva? (cit. Adelphi)
Con un cappotto troppo lungo e un incongruo berretto di pelliccia sulla testa, il volto pallido e febbrile, un giovane sconosciuto sbarca, alla vigilia del giorno dei Morti, alla Rochelle da un cargo proveniente da Trondheim.
Scoprirà di essere l’erede del vasto patrimonio dello zio, un uomo a lui ignoto, che è vissuto in una feroce solitudine.
E scoprirà anche che suo zio teneva in pugno tutti i ricchi notabili della città, riuniti in un sinistro sindacato. (cit. Adelphi)
Georges Simenon: Tre camere a Manhattan
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
New York, notte.
Un uomo e una donna camminano lungo la Quinta Strada.
Entrano in un bar.
Ne escono.
Un altro bar.
E riprendono a camminare, instancabili, come se non potessero fare altro che camminare: «come se avessero sempre camminato così, per le strade di New York, alle cinque del mattino».
Come se la notte non dovesse mai finire.
Lui non sa niente di lei, lei non sa niente di lui.
Lei traballa un po’ sui tacchi troppo alti... (cit. Adelphi)
Georges Simenon: Turista da banane
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Oscar Donadieu, giovanotto sensibile e introverso, ultimo erede di un potente clan di armatori della Rochelle, sbarca a Tahiti sognando «di immergersi nella natura, di vivere a tu per tu con lei e con lei sola, rinunciando agli agi della civiltà».
Eppure, già nel corso della traversata, qualcuno lo ha messo in guardia: «Forse farebbe meglio a non scendere dalla nave e a tornarsene dritto in Francia».
Eviterebbe così di diventare uno di quelli che i locali definiscono sprezzantemente «turisti da banane», relitti della vita tropicale vaganti fra sbronze tristi, ragazze facili, squallide notti e sordidi intrallazzi. (cit. Adelphi)
Georges Simenon: La morte di Belle
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- In un lindo cottage di una tranquilla cittadina americana, una ragazza diciottenne, Belle Sherman, viene uccisa.
Quella sera, casualmente,
il professor Spencer Ashby – che ospitava la giovane, figlia di un’amica della moglie – era rimasto solo in casa con lei.
- «i giusti», cominciano a guardarlo con sospetto, a trovarlo «diverso», a isolarlo.
È quanto basta per far riaffiorare in lui antichi turbamenti, fantasie sessuali, un disordine interiore che, dopo anni di vita senza scosse, credeva sopito, represso. Il coroner incalza con i suoi interrogatori, e il precario equilibrio del professore si sfalda.
- Un’altra realtà verrà fuori, dal guscio dell’orrore. (cit. Adelphi)
Georges Simenon: Pietr il Lettone
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- La presenza di Maigret al Majestic aveva inevitabilmente qualcosa di ostile.
Era come un blocco di granito che l’ambiente rifiutava di assimilare.
- Non che somigliasse ai poliziotti resi popolari dalle caricature.
Non aveva né baffi né scarpe a doppia suola.
- «Aveva in particolare un modo tutto suo di piazzarsi in un posto che era talora risultato sgradevole persino a molti colleghi»
(da Pietr il Lettone)
Georges Simenon: Betty
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Una bella donna dalla condotta scandalosa approda sullo sgabello di un bar degli Champs-Élysées, con la testa confusa dall’alcol.
Che cosa c’è dietro?
(cit. Adelphi)
Georges Simenon: La Marie del porto
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
La Marie del porto è una figura che non si dimentica nella vasta galleria delle donne di Simenon:
una ragazzina poco appariscente, una vera «acqua cheta», che riesce a impaniare un uomo sbrigativo e spavaldo, avvezzo a vincere e comandare.
(cit Adelphi)
Georges Simenon: La neve era sporca
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Frank, il memorabile protagonista di questo romanzo, ha diciannove anni ed è figlio dell’attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l’occupazione nazista.
Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita.
E crede che il modo migliore per farlo sia questo: uccidere qualcuno senza ragione.
Lo fa.
Poi compie altri crimini, sempre in qualche modo gratuiti.
(cit. Adelphi)
Georges Simenon: Lettera al mio giudice
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
«Vorrei tanto che un uomo, un uomo solo mi capisse.
E desidererei che quell’uomo fosse lei».
Così si rivolge il narratore, all’inizio di questo romanzo, al suo giudice – e insieme a ogni lettore. La storia che segue è una storia di amore e di morte, carica d’intensità, esaltazione e angoscia.
È la storia di un uomo che si sente trascinato a uccidere una donna perché la ama troppo.
(cit. Adelphi)
Questo è il mio primo libro che leggiucchiai in un batter d'occhio di GS e poi inevitabilmente gli altri seguirono a raffica...

"Uno scienziato tedesco e la sua compagna vivono in solitudine su una delle isole Galápagos, convinti di abbandonare così la civiltà corrotta e «riavvicinarsi allo stato di natura». Ma anche la contessa von Kleber, affiancata da due gigolò, ha dei piani su quel frammento abbagliante di terra circondata dal mare..." (da Adelphi)
Georges Simenon: Il testamento Donadieu
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
... un giorno il capotribù, Oscar l’Armatore, scompare.
Da allora ha inizio questa cronaca grandiosa e minuziosa, storia di una disgregazione che investe prima La Rochelle per diramarsi poi a Parigi, passando dal torpido ritmo di una città della profonda provincia battuta dal mare all’effervescenza avvelenata della metropoli.
Con la stessa sicurezza con cui si manteneva, «l’ordine Donadieu» crolla.
E trascina nel crollo non soltanto il clan, ma colui che era stato il freddo agente della rovina: l’arrivista Philippe...
(cit. Adelphi)
Georges Simenon: Pedigree
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
«Miliardi, miliardi e miliardi di animali sulla faccia della terra, per aria, nell’acqua, dappertutto, compiono senza sosta, minuto per minuto, uno sforzo di tutte le loro cellule verso un divenire che non conoscono, come le formiche che traversano precipizi trascinando fardelli cento volte più grandi di loro, si avventurano fra montagne di sabbia o di fango e ritentano dieci volte l’assalto a un medesimo ostacolo, senza che la loro carovana cambi strada».
Così apparvero, all’occhio di Simenon, i primi anni della sua vita: innumerevoli piccoli gesti e piccole figure, grumi di pigmento su una tela sconfinata. (cit. Adelphi)
Popinga esce di casa e, chiudendo la porta, esce anche da se stesso, incontriamo di tutto e non riusciamo a evitare di vederlo con i suoi occhi.
Il delitto, il terrore, la fantasticheria, la solitudine, la lucidità, la puntigliosità: sono nuovi pezzi su una vecchia scacchiera, e con il loro aiuto Popinga tenta disperatamente di eludere lo scacco matto.
(cit. Adelphi)
Georges Simenon: Lettera a mia madre
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- Dopo anni di assenza, Georges Simenon torna a Liegi per assistere agli ultimi giorni della madre novantenne.
Nella stanza dell’ospedale due occhi di un grigio slavato lo fissano: «Perché sei venuto, Georges?»
- Per quasi cinquant’anni si sono visti poco.
- ... solo ora Simenon ha l’impressione di capire sua madre, e insieme di non sapere quasi nulla di lei...
(cit. Adelphi)
Georges Simenon: Le finestre di fronte
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- Siamo a Batum, sul Mar Nero, nei primi anni di Stalin. Adil bey è il nuovo console turco.
Comincia a guardarsi intorno.
Entra nel suo ufficio, «sporco di quella sporcizia lugubre che si ritrova nelle caserme e in certi uffici pubblici».
Dà un’occhiata fuori e vede due persone affacciate alla finestra di fronte.
- Spia le spie, e intanto anche il suo corpo sembra intaccato, una cupa rabbia si unisce alla paura.
E l’angoscia si espande, nulla può arrestarla.
Su questa scena si consuma una storia di amore, inganno e morte.
(cit. Adelphi)
Giancarlo De Cataldo: Romanzo criminale
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Un'organizzazione nascente, spietata e sanguinaria, dalle periferie cerca la conquista del cielo.
Tre giovani eroi maledetti, che hanno un sogno ingenuo e terribile.
Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d'azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insieme a pezzi deviati del potere e terroristi neri.
E il piú esclusivo bordello in città.
Un romanzo epico di straordinaria potenza, il cuore occulto della Storia d'Italia messo a nudo. (einaudi.it)
Gioachino Rossini: L'Italiana in Algeri
DVD Video Ce l'ho ★★★★★
"La storia di una donna energica e volitiva, una donna che sfida gli uomini".

cit. Stefano Belisari in arte Elio (quello delle Storie Tese)
Gioachino Rossini: Ouvertures
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
1. Guglielmo Tell - 11:58
2. Il Signor Bruschino - 4:51
3. Il Viaggio a Reims - 7:27
4. La Scala di Seta - 6:01
5. La Gazza Ladra - 9:33
6. Il Turco in Italia - 8:27
7. L'Itlaiana in Algeri - 8:17
Giuseppe Culicchia: Tutti giù per terra
Cartaceo Ce l'ho ★★★★
Walter è un ragazzo torinese che negli anni '80 decide di svolgere il servizio civile presso un servizio che si occupa dell'integrazione dei nomadi, e intanto si iscrive alla facoltà di filosofia, senza riuscire a sostenere esami, terminato il servizio civile si adatta a vari lavori, finendo per diventare commesso in una libreria.

Dal libro è stato tratto l'omonimo film, diretto da Davide Ferrario nel 1994 ed interpretato da Valerio Mastandrea, Carlo Monni, Caterina Caselli, Luciana Littizzetto, Giovanni Lindo Ferretti, Benedetta Mazzini (la figlia di Mina...), Vladimir Luxuria, Mara Redeghieri degli Üstmamò e il Consorzio Suonatori Indipendenti al completo, questi ultimi nei panni di una commissione d'esame.
Giuseppe Culicchia: Paso doble
Cartaceo Ce l'ho ★★★
- Questo romanzo vorrebbe essere l'ideale continuazione del precedente "Tutti giù per terra", concluso col protagonista Walter divenuto commesso in una libreria.
- Nel nuovo lavoro convive con Super Mario e Iper Paolo (aspiranti modelli), con Egidio (leghista complessato che è stato violentato dagli ex datori di lavoro), e con il direttore Arnaldo Arnoldi, preso con i problemi di budget.
- Dopo essere partito per qualche giorno di vacanza senza avvertire si aspetta di venir licenziato, invece in sua assenza il direttore ha causato dei problemi e l'hanno cacciato.
La scelta di un sostituto interno cade proprio su Walter, considerato il "meno inadatto".
Col nuovo stipendio, la vita di Walter si trasforma e comincia a concedersi lussi di ogni tipo...
Giuseppe Culicchia: Bla bla bla
Cartaceo Ce l'ho ★★★
Il protagonista nauseato dalla routine e dalla banalità della vita moderna, decide di scomparire e fugge senza lasciare tracce, affitta una camera In una città straniera, da una signora abbandonata dal marito e che ha una figlia quindicenne in collegio, finisce i soldi e non riesce più a pagare l'affitto ne a comprarsi da mangiare. L'affittacamere (innamorata dell'Italia e degli italiani...) gli offre da mangiare e lascia che rubi cibo di nascosto proponendogli addirittura di restare a vivere con lei, lui non accetta e se ne va di casa, vivendo come un mendicante e riducendosi alla fame, cerca le monetine dimenticate nelle cabine telefoniche, raccatta cibo abbandonato nei mercati, decide così di tornare dall'ex padrona di casa che nel frattempo è andata a vivere con un altro, ma nell'attesa di vendere la casa gli permette di usarla e lui preso dalla rabbia distrugge tutto.
  • MikiNigagi
    11 ott 17
    Praticamente Chiedi alla polvere senza il bello di Chiedi alla polvere, insomma
  • Stanlio
    11 ott 17
    Quello dove Bandini aspirante scrittore si nutre per un periodo solo di arance?
    Beh tra i due ci passa un abisso ma non ci trovo molte attinenze, sarà che l'ho letto nei primi anni '90 e la memoria mi difetta, ma proprio non ci trovo nulla di simile a parte la fame e le ristrettezze economiche.
Groucho Marx: Groucho e io
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- un’autobiografia di Groucho...
- fin dall’inizio, fin dalla scelta del nome (Julius Henry Marx), destinato a conquistare le simpatie di uno zio il cui patrimonio, ahimè, «risultò consistere in una palla da biliardo numero nove (rubata), una scatola di pasticche per il fegato...
-Cinquant’anni di epopea americana ci passano davanti attraverso lo sguardo ilare di Groucho: la giovinezza dei cinque fratelli trascorsa a Yorkville, nell’East Side di Manhattan, col padre sarto («Che papà fosse un sarto, era un’idea condivisa soltanto da lui»)
- usciremo da questo libro storditi e felici come dopo aver visto uno dei migliori film di Groucho... (da Adelphi)