Ravi Shankar: West Meets East
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Con il violinista Yehudi Menuhin
Ravi Shankar: Chappaqua
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Colonna sonora del film omonimo,
Il film è basato sulle esperienze con la tossicodipendenza e include apparizioni e camei di William S. Burroughs, Swami Satchidananda, Allen Ginsberg, Moondog, Ornette Coleman, The Fugs e lo stesso Ravi Shankar.
Accompagnato alle percussioni dal fido Maestro (di Tabla indiani) Alla Rakha.
Ravi Shankar: A Morning Raga / An Evening Raga
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Se non si conosce il sitar con queste due tracce ci si può benissimo fare un'idea di cosa sia:

"Raga Nata Bhairav" 23:18

"Raga Mishra Piloo" 24:32
Track listing (All selections by Ravi Shankar except where noted):

Side 1
"Raga Piloo" – 14:44
"Raga Ananda Bhairava" – 15:37

Side 2
"Sonata for Violin & Piano No. 1" (Béla Bartók) – 33:13

Musicians:

Yehudi Menuhin – violin
Ravi Shankar – sitar
Alla Rakha – tabla
Hephzibah Menuhin – piano
N.C. Mullick – tambura
Kamala Chakravarty – tambura
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- In forma di romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1953 sulla nascente rivista Playboy, sul secondo, terzo e quarto numero.
- Ambientato in un imprecisato futuro posteriore al 1960, vi si descrive una società distopica in cui leggere o possedere libri è considerato un reato, per contrastare il quale è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume.
- Nel 1966 il libro è stato trasposto in un omonimo film per la regia di François Truffaut.
- « Stammi a sentire, Montag: a tutti noi una volta nella carriera, viene la curiosità di sapere cosa c'è in questi libri; ci viene come una specie di smania, vero? Beh, dai retta a me, Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire! »
(cit. wiki))
Ray Bradbury: Cronache Marziane
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
... il finale del romanzo ha un lato ottimistico: se i terrestri impareranno a rispettare il loro nuovo pianeta, come si vede nella scena conclusiva, potranno diventare loro i marziani.
Ovviamente questa interpretazione può essere ribaltata: la scena finale potrebbe essere anche vista come l'ultima beffa alla civiltà distrutta dei marziani, per cui i conquistatori si definiranno "marziani" come i discendenti degli sterminatori degli indiani si definiscono "americani".
Il valore di questo libro, uno dei capolavori della fantascienza di tutti i tempi[senza fonte], sta proprio nell'ambiguità di alcune scene chiave che portano il lettore a interrogarsi su fatti fondamentali della storia degli Stati Uniti, ma più in generale dei rapporti tra la civiltà europea e le altre del pianeta... (cit wiki)
Ray Bradbury: L'estate incantata
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- Dandelion Wine (nel titolo originale) è un romanzo che si svolge durante l'estate del 1928 nella città fittizia di Green Town, Illinois, basata sulla città di Waukegan, Illinois, dove Bradbury è cresciuto.
- Il titolo originale si riferisce ad un vino prodotto con petali di dente di leone e altri ingredienti, comunemente agrumi.
Nella storia, questo vino, preparato dal nonno del protagonista, è una metafora che riunisce tutte le gioie dell'estate in una sola bottiglia.
Il protagonista della storia è Douglas Spaulding, un ragazzo di 12 anni vagamente autobiografico. (cit. wiki)
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore?
Parliamo di un bicchiere di gin che si rovescia in una stanza dove discutono due coppie stanche.
Parliamo di vecchi amici che forse per noia, forse per altro, commettono senza rendersene conto un delitto terribile.
Parliamo di pasticceri a cui non hanno ritirato torte di compleanno.
Parliamo di gesti che sembrano insignificanti, e invece sono in grado di restituire a ogni vita tutta la grazia nascosta dietro la banalità della cattiveria e della paura.
Diciassette racconti di Raymond Carver, l'espressione piú limpida di una scrittura che con miracolosa semplicità arriva sempre al cuore delle cose. (cit. Einaudi)
Raymond Carver: Vuoi star zitta, per favore?
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
I soggetti dei ventidue racconti contenuti in questa prima raccolta di Raymond Carver sono già gli stessi di sempre: uomini e donne sull'orlo, o già al di là, della perdizione, disoccupati, alcolisti, gente incapace di creare e mantenere rapporti sentimentali veri e solidi.
Ma, mescolato al disincanto con cui Carver sa raffigurare alienazioni e mancanze, spunta qui e là un tratto più emotivo, passionale, in qualche caso un dettaglio erotico o comico. In una parola, una qualità affettuosamente «umana».
(cit. Einaudi)
Raymond Carver: Da dove sto chiamando
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Se hai bisogno, chiama svela un Carver doppiamente inedito: quello giovanile degli esordi...
e quello postumo, con i racconti su cui stava lavorando poco prima di morire, ormai maestro di uno stile inconfondibile.
L'evoluzione di un autore che con le sue storie ha reso visibile la bellezza...
(da einaudi.it)
Raymond Carver: Cattedrale
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Come descrivere una cattedrale medievale a chi non vede?

È nella risposta a questa domanda apparentemente insolita il cuore dell'ultima raccolta di Carver:
nella possibilità di lasciarsi sorprendere dall'imprevedibilità della condivisione e del contatto umano.
(da einaudi.it)
Raymond Carver: America oggi
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
America oggi raccoglie i nove racconti e la poesia di Raymond Carver trasformati da Robert Altman nel film vincitore del Leone d'Oro al Festival di Venezia del 1993.
Un affresco corale fatto di solitudini che sopravvivono ai margini del sogno americano.
Frammenti di vite che bruciano e si consumano ma in qualche modo resistono, capaci ancora di amore infinito.
Un distillato della scrittura carveriana in tutta la sua purezza, in grado di rivelare quanto di straordinario si nasconde dietro ogni esistenza. (cit Einaudi)
  • Stanlio
    5 ott 17
    «I racconti di Carver impediscono di commettere l'errore grave di ritirarsi, di non amare nessuno...
    Nonostante il mondo sia composto in egual parte di morte e d'amore, di felicità e sofferenza, di soddisfazione e delusione.
    Finché ci sono gli altri, niente di umano è irreversibile».
    - Chiara Valerio -
Raymond Carver: Elefante e altri racconti
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Lista dei racconti:
- Scatole
- Chiunque abbia usato questo letto
- Intimità
- Menudo
- Elefante
- Pasticcio di merli
- L'incarico

In un discorso commemorativo tenutosi nel novembre del 1988 Tess Gallagher concluderà con le parole di una poesia di Raymond:
E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Sentirmi chiamare amato, sentirmi
amato sulla terra.
Raymond Chandler: Il grande sonno
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Viene considerato dalla Crime Writers' Association il secondo miglior romanzo giallo di tutti i tempi.

Il libro è il primo della serie in cui indaga il detective privato Philip Marlowe. Il titolo è riferito alla morte ed è la frase finale dell'opera.

L'omonimo The Big Sleep è un film del 1946 diretto da Howard Hawks e interpretato dalla coppia Humphrey Bogart, Lauren Bacall.

(cit. wiki)
Raymond Chandler: Addio, mia amata
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Sullo sfondo di una California ricca e corrotta, pullulante anche di miserabili in attesa del colpo grosso, Philiph Marlowe viene sguinzagliato sulle tracce di un marito scomparso.
Si imbatte in un ex carcerato, uscito di galera dopo otto anni di detenzione, e da lui viene incaricato di trovare la sua donna, anche lei scomparsa.
Ne nasce una vicenda a tinte forti, condita di ricatti e violenza, lusso e una lunga catena di delitti.
(cit. lafeltrinelli.it)
Raymond Chandler: Finestra sul vuoto
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
In un'incessante alternarsi di scenari diversi, l'intervento del detective innesca una serie di inesplicabili omicidi.

Come sempre, Marlowe si fa avanti tra mostri e relitti di una società corrotta con la dolente consapevolezza dell'antieroe, con la tenacia severa del paladino della verità, con lo humour caustico dell'"uomo d'onore.

(cit. lafeltrinelli.it)
Raymond Chandler: La signora nel lago
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
L'investigatore Philip Marlowe riceve l'incarico, da un affermato industriale nel campo dei cosmetici, di ritrovargli la moglie scomparsa.
La signora, che si accompagna ad affascinanti quanto insulsi playboy, ha fatto perdere le sue tracce durante un soggiorno nella loro casa di montagna.
(da wiki)
Raymond Chandler: La sorellina
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Proposto in Italia originariamente col titolo di "Troppo tardi".
Si tratta del quinto degli otto romanzi con protagonista Philip Marlowe, prototipo di tutti gli scalcinati investigatori privati americani. (wikipedia)
Raymond Chandler: Il lungo addio
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
« ...Arrivederci, amigo.
Non vi dico addio.
Vi dissi addio quando significava qualcosa.
Vi dissi addio quando ero triste, in un momento di solitudine e quando sembrava definitivo. »

(Raymond Chandler, The Long Good-bye)
Quattro racconti ("Giada cinese", "La donna del lago", "In montagna non c'è pace" e, appunto, "Blues di Bay City") degli otto (gli altri sono raccolti in "L'uomo a cui piacevano i cani"), composti tra il 1935 e il 1941 di cui Raymond Chandler era gelosissimo: non li volle pubblicare in vita e uscirono postumi, nel 1964.
Costituivano per lo scrittore una fonte segreta a cui attingere idee per scrivere uno dei suoi romanzi.
Ne cavava ora un personaggio, ora un episodio, ora una descrizione.
Vi si trova anche un antesignano del celebre investigatore privato Philip Marlowe: un detective di nome Johnny Dalmas, ma si tratta già dell'"uomo nato per l'avventura", animato dal desiderio di portare a termine un'opera "appassionatamente morale".
(cit. lafeltrinelli.it)
Flea: « Se non ti piace questo disco, non ti piacciono i Red Hot Chili Peppers. Punto. »

Boh, l'ho ascoltato poco, forse 7/8 volte e sempre in auto tra un tragitto e l'altro o aspettando fuori dai centri commerciali mentre la mia bella faceva shopping con la mia credit card e giuro su dio che non so dove diavolo sia andato a finire, tanto che ho come il vago sospetto che Lei l'abbia lanciato fuori dal finestrino una volta che era sceso a pisciare...
Red Hot Chili Peppers: Californication
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fra i temi dell'album, oltre all'erotismo tipico della band, sono presenti anche l'avidità, la morte, il suicidio, la California (ma và, chi l'avrebbe mai detto...) e il viaggio.
  • Stanlio
    7 set 17
    Il chitarrista John Frusciante aveva lasciato il gruppo durante il tour del 1992, relativo all'acclamato "Blood Sugar Sex Magik" a causa della sua incapacità di far fronte alla popolarità dell'album.

    Negli anni seguenti alla sua uscita dai RHCP, Frusciante sviluppò una forte dipendenza sia da eroina che da cocaina che lo portò alla povertà e vicino alla morte.

    Gli amici lo convinsero ad entrare in riabilitazione nel 1998 e nell'aprile di quell'anno, in seguito al completamento dei tre mesi della riabilitazione, Flea fece visita al suo vecchio compagno e lo invitò apertamente a riunirsi al gruppo, Frusciante accettò subito.

    Durante la stessa settimana, e per la prima volta dopo 6 anni, il quartetto si radunò ed iniziò a suonare con la formazione storica nuovamente unita. (cit. tratte da wiki)
Red Hot Chili Peppers: Blood Sugar Sex Magik
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Gli stili musicali di BSSM differiscono notevolmente dalle tecniche usate nel disco precedente dei RHCP "Mother's Milk" che include un uso ridotto dei riff heavy metal con la chitarra.

L'album contiene insinuazioni sessuali, riferimenti alla droga e alla morte e temi come la lussuria e l'esuberanza. (ehm, pensa te...)

Steve Huey di AllMusic ha osservato che BSSM è «... probabilmente il miglior album che i RHCP abbiano mai fatto.» (cit. tratte da wiki & parentesi mie...)
  • IlConte
    7 set 17
    Ho tutto purtroppo anche gli ultimi (volevo vedere fino a dove poteva arrivare la tristezza); questo è super!
  • Stanlio
    7 set 17
    ehm, vuoi dei kleenex...?
  • IlConte
    7 set 17
    Ahahahah....
Il libro raccoglie una serie di episodi narrati dallo stesso scienziato, riguardanti l'intero arco della sua vita, partendo da quando ancora ragazzo si era creato la fama di riparatore "magico" di apparecchi radio, passando poi per il periodo degli studi universitari al MIT, dove una fervida curiosità per tutti i campi della conoscenza e la sua peculiare propensione allo scherzo avevano trovato numerose occasioni di soddisfazione. (da wiki)
  • Flame
    21 set 17
    Belin, un mio amico fisico era intrippato con sto tipo e mi consigliò il libro (ed anche un seguito, se non ricordo male). Ma a me piace annegare nella mia ignoranza e mi sono guardato bene dal leggerlo.
Rickie Lee Jones: Flying Cowboys
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Famosa è la sua storia d'amore col cantante Tom Waits con cui condivise scorribande e sbronze, nonostante il successo (soprattutto di critica), si perde tra droga & alcool, preannuncia progetti di cabaret musicale mai realizzati prima di scomparire dalle scene, nel 1988 riappare con questo "Flying Cowboys", un disco realizzato insieme al compianto Walter Becker (Steely Dan) e ai Blue Nile.
  • Stanlio
    19 set 17
    All tracks composed by Rickie Lee Jones; except where indicated:
    1. "The Horses" (Walter Becker, Jones) – 4:47
    2. "Just My Baby" (Jones, Pascal Nabet-Meyer) – 4:44
    3. "Ghetto of My Mind" (Jones, Nabet-Meyer) – 6:12
    4. "Rodeo Girl" – 4:50
    5. "Satellites" – 4:54
    6. "Ghost Train" – 4:16
    7. "Flying Cowboys" (Sal Bernardi, Jones, Nabet-Meyer) – 5:02
    8. "Don't Let the Sun Catch You Crying" (Les Chadwick, Leo Maguire, Gerry Marsden, Freddie Marsden) – 4:13
    9. "Love Is Gonna Bring Us Back Alive" (Jones, Nabet-Meyer) – 4:51
    10. "Away from the Sky" – 5:30
    11. "Atlas' Marker" – 5:58
  • Stanlio
    19 set 17
    Musicians:

    Rickie Lee Jones - synthesizer, guitar, vocals; all instruments on ""Rodeo Girl"
    John Robinson - drums on tracks: 1, 3, 5, 9
    Peter Erskine - drums on tracks: 7, 11
    Buzz Feiten - guitar on tracks: 1, 3, 5, 9
    Dean Parks - guitar on tracks: 1 to 3, 5, 7, 10, 11
    Greg Phillinganes - keyboards on tracks 1, 3, 5
    Neil Stubenhaus - bass on tracks: 1, 3, 5, 9, 11
    Sal Bernardi - guitar, bg on track 7
    Jim Keltner - drum machine effects on track 6
    Bob Sheppard - sax on tracks 5, 8
    Rob Wasserman - bass on track 8
    Paulinho da Costa - percussion on track 8
    William "Smitty" Smith - organ on track 1
    Michael Omartian - piano on track 1
    Ed Alton - bass on track 2
    Michael Fisher - percussion on track 2
    Gary B.B. Coleman - vibraphone on track 2
    Bob Zimmitti - percussion on tracks 3, 5
    Chris Dickie - drum programming on track 4
    Walter Becker - bass on track 7
    Marty Krystall - English horn, clarinet on track 7; tenor saxophone on track 9
    Vince Mendoza - trumpet on track 7
    Greg Mathieson - Hammond B3 organ on track 9
    Michael Boddicker - synthesizer on track 10
    Pascal Nabet-Meyer - synthesizer, piano on track 7, percussion programming on track 11
    Randy Brecker - trumpet on track 11
    Vonda Shepard - backing vocals
    Chris Smith - harmonica
  • hjhhjij
    19 set 17
    E infatti è un bellissimo disco. Con una band così d'eccezione alle spalle e il signor Becker in cabina di regia oltre al suo talento da cantautrice, difficile immaginare un risultato diverso.
Rickie Lee Jones: Pop Pop
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
L'album contiene covers, che vanno dagli standard jazz & blues della Tin Pan Alley fino a "Up From The Skies" di Jimi Hendrix.

Track listing:

"My One and Only Love" (Guy Wood, Robert Mellin) – 5:55
"Spring Can Really Hang You Up the Most" (Fran Landesman, Tommy Wolf) – 3:57
"Hi-Lili, Hi-Lo" (Bronislaw Kaper, Helen Deutsch) – 3:38
"Up from the Skies" (Jimi Hendrix) – 4:32
"The Second Time Around" (Jimmy Van Heusen, Sammy Cahn) – 4:50
"Dat Dere" (Bobby Timmons, Oscar Brown, Jr.) – 4:07
"I'll Be Seeing You" (Irving Kahal, Sammy Fain) – 3:14
"Bye Bye Blackbird" (Mort Dixon, Ray Henderson) – 2:22
"The Ballad of the Sad Young Men" (Fran Landesman, Tommy Wolf) – 4:22
"I Won't Grow Up" (Carolyn Leigh, Mark Charlap) – 3:11
"Love Junkyard" (David Weiss, John Keller) – 4:11
"Comin' Back to Me" (Marty Balin) – 5:35
  • Stanlio
    19 set 17
    Musicisti:

    Rickie Lee Jones, vocals; acoustic guitar on "Comin' Back to Me"
    Robben Ford - acoustic guitar
    Charlie Haden, John Leftwich - acoustic bass
    Walfredo Reyes, Jr. - bongos, shakers
    Bob Sheppard - clarinet on "I'll Be Seeing You", tenor saxophone on "Love Junkyard"
    Joe Henderson - tenor saxophone on "Dat Dere" and "Bye Bye Blackbird"
    Dino Saluzzi - bandoneon on "My One and Only Love", "Hi-Lili Hi-Lo" and "The Ballad of the Sad Young Men"
    Charlie Shoemake - vibraphone on "Love Junkyard"
    Steve Kindler - violin on "Second Time Around"
    Michael O'Neil - acoustic guitar on "Up From The Skies" and "Love Junkyard"
    Michael Greiner - percussion
    April Gay, Arnold McCuller, David Was, Donny Gerrard, Terry Bradford - vocals
Robert Louis Stevenson: L’Isola del Tesoro
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Ci sono rari libri che non solo appaiono perfetti in ogni tempo, in ogni età, in ogni situazione, ma che sembrano contenere in sé un qualcosa di più che va anche al di là della letteratura: sono libri che assomigliano alla felicità, come scrisse con formula memorabile Sciascia... (cit. Adelphi)
Robert Wyatt: Cuckooland
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il cast di musicisti di Cuckooland comprende gli ex Roxy Music Brian Eno e Phil Manzanera, Paul Weller, Annie Whitehead (già presenti in Shleep) e David Gilmour dei Pink Floyd (ed altri 9 di tutto rispetto).

Sulla guerra d'Iraq, mette in risalto le paure dei bimbi durante i bombardamenti nel brano "Lullaby for Hamza", al quale segue mezzo minuto di silenzio per offrire una pausa di riflessione all'ascoltatore. (cit. wiki)
Robert Wyatt: Dondestan
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dondestan è un album dai toni soffusi, malinconici, a tratti oscuri.
Gli arrangiamenti sono minimalisti, con pochi strumenti, tutti suonati da Wyatt (organo, sintetizzatore, percussioni, batteria) e melodie costruite principalmente su scale esatonali.

La scala esatonale è anche detta scala di Debussy per il fatto che Claude Debussy ne fece un largo utilizzo nelle sue composizioni, creando così il suo carattere impressionista, come ad esempio in "Prélude à l'après-midi d'un faune", "L'isle joyeuse" oppure in "Voiles, Preludio, libro I, no. 2."

L'armonia esatonale si trova anche nelle prime composizioni di Stravinskij e Bartók, più raramente in Ravel.
È presente anche nei primi lavori di Schoenberg e Berg in contesti quasi atonali. (cit. wiki)
Robert Wyatt: Shleep
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il titolo dell'album è la distorsione della parola inglese sleep, dormire, ed è stato scelto dall'artista pensando ai propri sonni disturbati di quel periodo.

Shleep è un album di rock progressivo, pubblicato nel 1997.

Pone fine a un silenzio artistico che durava da alcuni anni, interrotto da sporadiche apparizioni in album di altri musicisti e segna l'uscita dall'isolamento in cui Wyatt si era chiuso dopo le incisioni degli anni settanta, che lo aveva portato a realizzare buona parte dei suoi lavori suonando da solo.

Il musicista e polistrumentista viene accompagnato nel suo sforzo da un cast d'eccezione, 12 musicisti che collaborano e si alternano nei brani dell'album, sono stati scelti con cura da Wyatt in base a determinati criteri caratteriali e di rigore intellettuale. (cit. wiki)
  • Stanlio
    7 set 17
    Tutti i brani sono composti da Robert Wyatt e Alfreda Benge; eccetto quelli indicati.

    Tracce:
    1. "Heaps of Sheeps" – 4:56
    2. "The Duchess" (Wyatt) – 4:18
    3. "Maryan" (Wyatt, Philip Catherine) – 6:11
    5. "Was a Friend" (Wyatt, Hugh Hopper) – 6:09
    5. "Free Will and Testament" (Wyatt, Mark Kramer) – 4:13
    6. "September the Ninth" – 6:41
    7. "Alien" – 6:47
    8. "Out of Season" – 2:32
    9. "A Sunday in Madrid" – 4:41
    10. "Blues in Bob Minor" (Wyatt) – 5:46
    11. "The Whole Point of No Return" (Paul Weller) – 1:25

    Musicisti:
    Gary Azukx - djembe nel brano 7
    Alfreda Benge - coro nel brano 11 e voce nel 4
    Philip Catherine - chitarra nel brano 3
    Brian Eno - sintetizzatore nei brani 1, 2 e 9; coro nei brani 1 e 11
    Jamie Johnson - chitarra nel brano 1 e coro nell'11
    Phil Manzanera - chitarra nel brano 7
    Chucho Merchan - contrabbasso e percussioni nel brano 3, basso e grancassa nel 7
    Evan Parker - sax soprano nei brani 2 e 9, sax tenore nel 6
    Charles Rees - coro nel brano 11
    Chikako Sato - violino nel brano 3
    Paul Weller - chitarra nei brani 5 e 10, voce nel 5 e coro nell'11
    Annie Whitehead - trombone nei brani 6 e 8
    Robert Wyatt - voce nei brani dall'1 al 10, tastiere in tutti i brani, basso nell'1, 4, 6, 8 e 9, violino nel 2, tromba nel 3, 4, 8 e 11, percussioni nell'1, 2, 4, 5, 6, 7, 9 e 10, coro nell'11.
Robert Wyatt: Comicopera
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Malgrado la sua fuoriuscita dal Partito Comunista di Gran Bretagna risalga a quasi vent'anni prima, Wyatt continua l'impegno politico e "Comicopera" è uno dei dischi in cui si fanno più drammatiche le sue denunce al sistema, in particolare a quello anglo-americano.

Tra i 18 musicisti che lo accompagnano vi sono Brian Eno, Annie Whitehead, Paul Weller e Phil Manzanera, già presenti negli ultimi lavori di Wyatt. (cit. wiki)
Robert Wyatt: Rock Bottom
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Nell'autunno del 1972, Wyatt sciolse i Matching Mole, il gruppo di cui era leader, e seguì a Venezia la compagna Alfreda Benge, impegnata nelle riprese di un film.

Nel capoluogo veneto, Alfreda lo convinse a comporre un nuovo disco e gli regalò un piccolo organo ed un magnetofono, con i quali Wyatt incise la prima parte delle musiche di Rock Bottom.

Avrebbe in seguito dichiarato che la particolare atmosfera della Giudecca gli fu d'aiuto per trarre ispirazione in un momento in cui non aveva idee compositive.

(cazzo poi c'è chi mi critica la mitica wikipedia, io ste cose mica le sapevo fino a oggi 07 settembre 2017 h. 21:20)
Robert Wyatt: Old Rottenhat
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Nel 1979 Wyatt era entrato nel Partito Comunista di Gran Bretagna, spinto dalla rabbia provocatagli dall'attività colonialista della NATO e dal protrarsi dell'apartheid in Sudafrica, e quando aveva ripreso a pubblicare dopo alcuni anni di semi-inattività, aveva messo la sua arte al servizio dell'ideologia politica, convinto che la carica rivoluzionaria del rock stesse perdendo credibilità.

Tutti i brani di Old Rottenhat sono coerenti con queste scelte ed hanno riferimenti politici relativi a scottanti realtà, come ad esempio "East Timor", che si occupa dei massacri che stavano avvenendo in quel paese con la copertura americana...

Con quest'opera è ritornato a comporre dopo che nei primi anni ottanta si era fatto apprezzare con dei singoli che erano cover di canzoni di protesta di altri artisti. (cit. wiki)
ha per protagonista un avvocato trentenne e il coro di amici che l'accompagnano "in scena": dalle aule pubbliche dei tribunali alle orge private nelle case della buona borghesia, dall'assistenza legale ai nuovi ricchi del Nord-Est alle notti brave, ubriache e nientificanti, nelle discoteche alla moda.
Fino a quando all'interno del gruppo non compare l'elemento estraneo e perturbante - la giovane inglese Sabine - di cui il protagonista si innamora entrando in conflitto col proprio ambiente, la moglie Laura e la professione, al punto da precipitare in un progressivo, inaggirabile inferno (cit mondadoristore.it)
Rudyard Kipling: Kim
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Un ragazzino gioca seduto a cavalcioni su un gigantesco cannone: è Kim, altrimenti noto come «il Piccolo Amico di tutto il Mondo»; orfano di un sergente irlandese, cresciuto come un monello indiano nei vicoli di Lahore.

Kimball O’Hara «non faceva niente, e con enorme successo».

Così ci accoglie uno dei libri più ‘felici’ che le letterature occidentali possiedano, intriso com’è di bellezza e di non poca sapienza. (cit Adelphi)
Rudyard Kipling: «Loro»
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
questi racconti non mancheranno di sorprendere e sconcertare moltissimi lettori: giocati su una mostruosa tastiera di riferimenti, bagnati di una pervasiva malinconia, spaziano dal Sudafrica che non ha ancora conosciuto la guerra boera all’Antiochia dei primi martiri cristiani, dal Medioevo monastico alle trincee della Grande Guerra – e ognuno di essi è un piccolo romanzo. Qui si curano case malate: ad altre si confessano desideri da esaudire; qui un Dio deve pagare «a caro prezzo» la sua schiava, prima di morire sotto gli occhi di un attonito san Paolo, e l’anticamera del regno dei morti è un vagone abbandonato su un binario in disuso in fondo al continente nero
(da Adelphi)
Rudyard Kipling: Capitani coraggiosi
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Harvey Cheyne quindici anni, figlio di un ricco magnate delle ferrovie americane.
Già dalla sua età ha tutto, però non conosce il valore della fatica e del denaro guadagnato col sudore, è un ragazzino spocchioso figlio di un magnate, che è stato salvato dall'affogamento nell'Oceano Atlantico da un peschereccio portoghese. (da wiki)
Ryuichi Sakamoto: Neo Geo
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Mica per niente ma qui ci sta pure Iggy Pop che canta in Risky...

Tutti i brani sono stati composti e arrangiati da Sakamoto, eccetto dove indicato.

Before Long – 1:19
Neo Geo – 5:08 (arrangiata con Bill Laswell)
Risky – 5:27 (composta con Bill Laswell e Iggy Pop)
Free Trading – 5:25 (composta da Yu Hagiwara e Yuji Nomi)
Shogunade – 4:32 (composta con Bill Laswell)
Parata – 4:21
Okinawa Song - Chin Nuku Juushii – 5:19 (composta da Hiroshi Asa e Shinichi Mita)
After All – 3:07
Ryuichi Sakamoto: Little Buddha
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Soundtrack del "Piccolo Buddha" film del 1993 diretto da Bernardo Bertolucci.

Attori:

Keanu Reeves: Buddha
Ying Ruocheng: lama Norbu
Sogyal Rinpoche: Kenpo Tenzin
Chris Isaak: Dean Konrad
Alex Wiesendanger: Jesse Konrad
Bridget Fonda: Lisa Konrad
Ghesce Tsultim Gyelse: lama Dorje
Raju Lal: Raju
Greishma Makar Singh: Gita