Nato come sei lezioni delle "Charles Eliot Norton Lectures", c/o l'Università di Harvard, si occupa di retorica dei processi narrativi con esempi tratti da Italo Calvino, Achille Campanile, Carolina Invernizio, Gustave Flaubert, Ian Fleming, le teorie sull'intelligenza artificiale di Roger Schank, Gérard de Nerval, l'atto di lettura secondo Wolfgang Iser, Mickey Spillane, Edgar Allan Poe, Alexandre Dumas e la topografia parigina, Alessandro Manzoni, nonché alcuni film hollywoodiani, i concetti di mondo possibile e di opera aperta, il falso e i Protocolli dei Savi di Sion e il problema generale della credibilità dei testi narrativi e di modalità e aspettative con cui si leggono i romanzi come fossero attraversamenti di un bosco ("Il bosco è una metafora per il testo narrativo; non solo per testi fiabeschi, ma per ogni testo narrativo").
cit. wikipedia
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