Fabrizio De André: Tutti Morimmo A Stento
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il sinfonismo di questo lavoro è straordinario. Testi e musiche si snodano legati su di un muro acustico che irrompe nei temi barocchi e (a tratti) esequiali di questo straordinario concept sulla morte, vista in tutte le sue raccapriccianti sembianze. Disco superato? Assolutamente no!
  • fuggitivo
    7 dic 14
    Ma ascoltati Merzbow invece di sta roba.
  • Dragonstar
    7 dic 14
    Eh, mi dispiace! Ascolto generi estremi ma lui è davvero troppo rumoroso! Detto da uno che ascolta volentieri Under the Sign of the Black Mark dei Bathory! Poi de André non si discute, e tu fuggitivo, in questo senso sei un po' di parte...
  • fuggitivo
    7 dic 14
    Tutto è discutibile, visto sotto l'ottica di Merzbow. Anche le persone.
Fabrizio De André: Storia Di Un Impiegato
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Una poetica parabola di miraggi anarchici e struggenti introspezioni, con un finale prosaicamente agrodolce, dove l'individualismo sovversivo diventa collettivismo ideologico contro il potere.
  • tia
    14 nov 14
    Tra i miei preferiti di fabrizio
Fabrizio De André: Creuza De Ma
CD Audio Ce l'ho ★★★★
World Music
Fabrizio De André: Le Nuvole
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Dalla sinfonica "Ottocento" all'etnica "Monti di Mola" ecco, il penultimo disco di Faber che riassume il concetto lirico e musicale del cantautore (fino a quel 1990), pur svincolando l'ascoltatore dalla sgradevole sensazione di subire l'effetto "disco di transizione". Fra le perle l'ironica "Don Raffae" e la struggente "La domenica delle salme" il pezzo più "De André style" della tracklist.
  • SydBarrett96
    21 apr 15
    Che poi "disco di transizione" una ceppa, per me questo se la gioca benissimo sia con il precedente che con il successivo. "La domenica delle Salme" tra i primi suoi 5 pezzi in assoluto.
  • hjhhjij
    21 apr 15
    Tutto vero. Con la differenza che per me il De André 1984-1998 è il migliore di sempre, per te no. Ma ci sta. Fermo restando che di dischi da "voto massimo" De André ne ha a fiotti anche dal '68 al '75 :D
  • RIBALDO
    22 apr 15
    1) qua manca una stella, disco di transizione un par de palle
    2) FDA dall'84 al 98 cambia, se vogliamo "evolve musicalmente" ma non è MAI migliore del primo ma proprio NO.
  • hjhhjij
    22 apr 15
    Ma è un gusto tuo o è perché Lo Dici Tu ? No è per sapere se devo darti retta o riderti in faccia, dipende dalle sfumature. E vediamo se riesci a rispondere seriamente e sensatamente.
  • RIBALDO
    22 apr 15
    gusto mio e/o lo dico io è la stessa cosa scemo. è così perchè è così e BASTA. A livello di contenuti, quindi di testi e poetica è nella prima parte che FDA dà tutto e dice tutto! e questo è un fatto! e siccome fu lui stesso a dire che la musica era per lui solo un veicolo (un tram) per trasportare le parole, ecco che suona MALE dire che il miglior FDA è quello "etnico" (che non era manco un progetto SUO creuza de mà). e poi l'hai detto CENTO VOLTE che ti piace FDA etnico basta abbiamo capito. tanto lo sappiamo che lo dici solo per darti un tono!
  • hjhhjij
    22 apr 15
    Ah ok quindi spari cagate come al solito, bene, l'importante è saperlo, grazie mille.
  • Dragonstar
    22 apr 15
    Tutto molto interessante. Guardate, sinceramente comprendo l'attaccamento di hj alla seconda era di Faber, d'altronde è innegabile quanto l'aspetto musicale sia più curato dall'84 in poi (per me, già con Rimini c'era stato, in questo senso, un bel passo avanti). Il discorso "disco di transizione" è ben specificato che il disco ESENTA l'ascoltatore da questa sensazione, ma principalmente resta un sunto musicale di quanto di buono aveva fatto Faber fino a quel momento. Ci sono dei dischi che racchiudono tutti gli ingredienti precedetemente espressi nella discografia di un determinato artista, e queste opere vengono di fatto definite "di transizione" proprio perché non aggiungono nulla ai lavori precedenti. Con "Le nuvole" questo non succede: riesce ad essere un sunto musicale dell'opera di Faber, pur mantenendo una fresca "espressione compositiva". Non è poco...
  • RIBALDO
    22 apr 15
    ma LE NUVOLE è un disco tanto straordinario quanto sottovalutato per me molto meglio di CREUZA DE MA'! Ovviamente la mia è stata una provocazione (dire che FDA è meglio giovane) perchè FDA da vero grande artista qual era aveva il vizio di migliorare col tempo come il buon vino. Tuttavia non si può negare che il suo apice sia nei primi 6 dischi! e se apice non è la parola giusta non so mi viene da dire che il VERO FDA è quello dei primi 6 dischi.
  • Dragonstar
    22 apr 15
    Apice ci sta benissimo. Considera che anche per me i suoi quattro più bei dischi appartengono tutti agli anni 70, ossia "Tutti morimmo a stento" "La buona novella" "Non al denaro né all'amore né al cielo" e "Storia di un Impiegato".
  • SydBarrett96
    22 apr 15
    Boh, ma solo io considero "Volume VIII" il migliore di Faber? :D Almeno per quanto riguarda i dischi degli anni 60'-70', dico.
  • Dragonstar
    22 apr 15
    Nonostante l'inossidabile duo Faber/ De Gregori, devo dire che "Volume VIII" è fra quelli che ascolto meno. Anche le varie perle "La cattiva strada" "Giugno73" e "Amico fragile" le ho sempre trovate inferiori rispetto alle "famose" di altri dischi. Dispiace anche dirlo, perché si tratta di pezzi che presentano testi eccellenti (forse fra i migliori in assoluto del cantautore), ma ripeto, non mi entusiasmano quanto altre canzoni del cantastorie genovese. C'è solo un'eccezione: "Oceano!" La più bella dell'album e tra i dieci più bei pezzi di De André, per me. Comunque mi hai convinto a dargli una rispolverata, visto che è da un po' che non lo ascolto...
  • RIBALDO
    23 apr 15
    Anche per me Volume 8 non è tra i migliori nonostante contenga diverse bellissime canzoni. I miei preferiti sono i primi... Soprattutto "La buona novella" (per me il suo Capolavoro assoluto) e "Storia di un impiegato" ma anche i primi 3 mi piacciono molto e ultimamente mi piace sempre più "Non all'amore"... che ho sempre s-preferito rispetto ad altri. Circa la seconda parte della carriera del nostro sono gli ultimi due i miei preferiti, "Le nuvole" appunto e lo straordinario "Anime Salve", la summa ed il testamento del suo pensiero e che contiente Princesa, Disamistade, Dolcenera e Smisurata preghiera che per me sono tra le sue migliori in assoluto.
Fabrizio De André: Anime Salve
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Un Faber liricamente tradizionale, pregno di accuratezza musicale, come solo la seconda parte della sua discografia ha saputo dare. Il perfetto connubio tra poesia e musica etnica, una romantica prosa sonora per elogiare la solitudine, e tutti quelli che la rappresentano.
  • SydBarrett96
    17 apr 15
    Tra i miei preferito in assoluto di Faber, capolavoro assoluto. Per me 5 fisso. :)
  • hjhhjij
    18 apr 15
    No dai, questo è da 4 stelle... Moltiplicate per 10.
  • Dragonstar
    18 apr 15
    In effetti ero indeciso tra quattro o cinque, poi mi sono accorto che i capolavori da cinque stelle di Faber, appartengono tutti agli anni 70. "Creuza de Ma" per esempio meriterebbe 5 solo per l'originalità, ma personalmente non riesco ad andare sopra il 4, stesso discorso per "Le nuvole" (tutti dischi che comunque in decimi darei 9,5 per cui, come dicevo, siamo molto vicini alla perfezione assoluta).
  • macaco
    18 apr 15
    Mah, piú che alla solitudine mi sembra un elogio alle minorie. Tema sempre caro a Fabrizio.
  • harlequin
    14 lug 19
    Macaco, leggi come De André descrive l'album e ti accorgerai che non è sbagliato definirlo "elogio della solitudine".
Lavoro magistrale. Due sole pecche: le vocals clean/scream sono ancora poco disinvolte (è solo il secondo album), e le strutture lineari dei pezzi denunciano in certi punti un flebile appiattimento che però non stravolge la piacevole scorrevolezza delle musiche. Ottima la solenne Walhall e lo strumentale in chiusura (avvincente al punto da non soffrire il mancato intervento di Vratyas alla voce).
Tra il negativo monologo di un'individuo frustrato, e le perverse memorie dello stesso, quando si attinge a narrare di come la vita abbia contribuito a ridurlo a tal punto, è celato un Dostoevskij che si improvvisa psicologo cartaceo delle umane turbe mentali. Fra le più grandi opere di narrativa che io conosca.
  • RIBALDO
    4 dic 14
    Ma infatti sono in molti ad attribuire a lui l'inizio del romanzo psicologico nel senso di come il flusso di pensieri del protagonista, i conti con la propria coscienza, il dualismo interiore tra conscio ed inconscio... Tutti elementi che affiorano nei romanzi di Dostoevskij ma che solo anni dopo si concretizzeranno in una rivoluzione del pensiero (psico-analitico) con l'avvento del nuovo secolo e di figure fondamentali come Freud "padre" della psicanalisi e romanzieri italici come Svevo e Pirandello.
Finntroll: Visor om slutet
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Attenzione, questo non è folk metal, ma ambent folk, semplicemente. Si tratta di un esperimento alternativo della band finlandese, molto interessante, invero. Racconta di una lugubre e scanzonata notte in un tetro bosco in terra scandinava. Imperdibile per tutti gli amanti della musica popolare. Consigliato l'ascolto nelle ore notturne, o durante il dormiveglia.
Francesco De Gregori: Francesco De Gregori
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Probabilmente l'album più bello di De Gregori. Minimale e acustico; quasi un'atto d'insegnamento al prossimo sui connotati stilistici che fanno da basamento alla canzone d'autore.
Francesco De Gregori: Terra di Nessuno
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Screditato al momento della sua uscita e poi rivalutato, questo disco irrompe nei timpani dell'ascoltatore con tutta la sua poetica sincerità: l'avventurosa "Il canto delle sirene", le struggenti "Pilota di guerra" e "Mimi sarà", l'agrodolce "I matti" e la folcloristica "Vecchia valigia", si rivelan tutti alti esempi di cantautorato moderno. Da approfondire!
  • SydBarrett96
    4 mag 15
    Sempre considerato un disco molto bello. La mia preferita rimane la falsa title-track, "Pane e castagne", sulle guerre di trincea.
Fra i lavori più diretti di Francesco. Siamo distanti dalla complessità dei dischi ostici del passato (Viva l'Italia su tutti). Canzoni fresche e spontanee, dalla dolce filastrocca "Volavola", ai risvolti Dylaniani di "Ogni giorno di pioggia che Dio manda in terra". Da menzionare anche "L'infinito" con le sue armonie sinfoniche sospese tra malinconia e pace: commuovente elogio al camminatore solitario.
Francesco Guccini: Via Paolo Fabbri 43
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Ascoltato con una sbornia in corpo rende il doppio della sua potenza evocativa. Beati i sobri che sono lucidi abbastanza da poterlo considerare un disco tragico, arrabbiato, decadente. Lode ai risvolti acustici che fanno da basamento a questo disco. Fondamentale per tutti gli amanti del cantautorato italiano.
Francesco Guccini: Due Anni Dopo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Disco dall'ispirazione ancora un po' acerba, cosicché alcuni brani potrebbero risultare monotoni, ma ci sono capolavori indiscussi e altre canzoni molto belle come Ophelia, L'ubriaco, Due anni dopo, e il blues dialettale di Al trist. Due capolavori indiscussi: la scarna e tragica Primavera di Praga e il folk filosofico di Vedi cara. Il prossimo disco sarà L'isola non trovata, dove la musica del Guccio comincierà a diventare pura Arte.
  • SydBarrett96
    15 ago 15
    Hai ripescato un gran bel gioiello Dragon. :) Questo qui è molto bello, scarno e cupo come si deve, anche se dal successivo si parlerà di capolavoro vero e proprio.
Tra i maggiormente sofisticati dei dischi Gucciniani. Occupa un posto scomodo nella discografia di questo autore, ossia tra Radici e Via Paolo Fsbbri 43. Nonostante tutto, Canzone delle osterie di fuori porta ha fatto la storia e resta una delle vette artistiche della produzione di Francesco...
  • SydBarrett96
    21 giu 15
    Questo ad esempio resta per me uno da Top 3 della discografia del Guccio. Verbosità poetica ai massimi vertici. :)
Francesco Guccini: Amerigo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
La title-track è uno dei pezzi più intensi di Francesco. Un racconto sull'immigrazione, americana che coinvolse il nonno dell'autore. Il resto è l'ennesimo centro che chiude il periodo più "cantautoriale" del Guccio. Da questo punto arriveranno gli arrangiamenti pop dei primi anni 80. Fra gl'altri brani "Le cinque anatre" starnazzante metafora che incita l'uomo a migliorare le proprie condizioni esistenziali. Anche a costo della vita.
Francesco Guccini: Quello Che Non...
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Un piano bar. Locale dalle luci soffuse. Si chiude una porta. Un bicchiere con all'interno una sola goccia di whisky. E poi...la città. La città appena inumidita dalla pioggia. La flebile luce dei lampioni che si specchia sull'asfalto bagnato. Un uomo solingo, percorre un marciapiede che è più solo di lui. Cappello in testa, mani in tasca, un cappotto lo avvolge. Solo lui e la città. Lui, in tutto il suo raffinato intimismo...in tutta la sua struggente solitudine...
  • SydBarrett96
    6 mag 15
    "Canzone delle domande consuete". Ho detto tutto.
Francesco Guccini: Parnassius Guccinii
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fra i meno citati del Guccio, ma molto bello. Prima parte da 5 stelle, con un leggero calo nella seconda parte. Fra tutte l'intensa "Samantha" chiusa da un'acre riflessione dell'autore: "E io burattinaio di parole, perché mi perdo dietro a un primo sole/ perché mi prende questa assurda nostalgia".
  • madcat
    30 apr 15
    Samantha, si, ma che bella anche "Canzone per Silvia" qui, l'apertura, se non mi sbaglio
  • SydBarrett96
    30 apr 15
    A me piace tantissimo anche "Farewell". Molto bello.
Francesco Guccini: L'ultima Thule
CD Audio Ce l'ho ★★★★
"Di me e della mia nave anche il ricordo..."
Franco Battiato: Apriti sesamo
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Più meodico e "mistico" dei suoi predecessori. Tra i brani la scoppientante "Passacaglia" unico scanzonato brano, che ci riporta (quasi) alla goliardia del Franco made in 80; "Quand'ero giovane", un pomposo mid-tempo ornato d'attempate memorie, e l'opener "Un irresistibile richiamo" che denota il solito lirismo astratto, tipico dell'artista siciliano.
  • east of eden80
    12 mag 15
    Un genio infinito... perfetto, grande, troppo grande. Anche con il paroliere/filosofo Sgalambro, testi bellissimi e affascinanti. Però non saprei dire davvero quale album preferisco in particolare... Gommalacca, Il Vuoto, Fisiognomica. Ultimamente ho scoperto una canzone b side forse, degli anni 70, Paranoia, un po' sui generis però mi piace un sacco. A volte a pranzo la cantavamo con un amico, "Il formaggio non lo sai tenere, te l'ho detto mille volte"
  • HOPELESS
    12 mag 15
    Testamento, Aurora, Quand'ero giovane, Passacaglia bei pezzi.... Gli asparagi danno un bell'odore all'urina, l'ho sempre pensato...
Franco Battiato: Sulle Corde di Aries
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Capolavoro di sperimentazione e ricerca sonora, un disco che giocando su tanti generi ne inventa uno nuovo.
Spesso criticato, per me un capolavoro, o sicuramente molto meglio del successivo "l'Imboscata". Testi decadenti, pessimisti, partoriti dai trastulli filosofici di Sgalambro; si uniscono alle musiche di Battiato, in bilico tra "tastieroni" sintetizzatori e strumenti classici. Il clima è soave, desolato, malinconico, assorto, sospeso...una goduria!
Doverosa menzione per "Un vecchio cameriere" struggente brano, magistralmente costruito sull'adagio di Haynd (op. 64 n.5). Disco immortale, da riscoprire!
Invalutabile. Eppure dannatamente affascinante.
  • HOPELESS
    12 mag 15
    Oggi l'ho ascoltato insieme ad altre cose del Battiato "sperimentale". Secondo me Sud Afternoon è bellissima...
Bello, ma ne ha fatti di migliori. Gli arrangiamenti sinfonici si fanno strada dentro i soliti campionamenti e finalmente in qualche punto si sente anche la chitarra acustica. Piacevole, con pezzi memorabili come la title-track, ma c'è anche qualche brano sottotono.
  • hjhhjij
    14 dic 15
    Post 1999 ? Perché non lo conosco. Nemmeno lo voglio sinceramente.
  • Dragonstar
    14 dic 15
    Si, l'album è del 2007. Guarda, sicuramente questo ha dei bei momenti per i quali vale la pena dare un ascolto, però a mio parere, X stratagemmi del 2004, è molto superiore (da 5 stelle) nonché uno degli album più interessanti di Franco. Non so se tu lo conosca, ma è un peccato perderselo. Contiene una delle mie canzoni preferite in assoluto del cantautore, si chiama "Le aquile non volano a stormi" ed è pura filosofia messa in musica. Il testo è molto semplice per cui non ti spiego nulla e te la posto direttamente qua sotto, tanto per darti un assaggio e farti eventulmente invogliare all'ascolto, qualora tu non l'avessi ancora sentita...
  • east of eden80
    15 dic 15
    Ma è bellissimo!
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Non è proprio periodo per ascoltare Battiato se apro il link e la ascolto adesso rischio di valutarla superficialmente. Ne terrò conto e in futuro cercherò di dare una possibilità almeno al disco del 2004 tanto so bene come Battiato abbia sempre alternato dischi bellissimi a lavori molto meno ispirati quindi non fatico a credere che a metà anni '00 se ne sia uscito con un disco molto bello solo che non so, sento di aver sentito tutto ciò che avevo bisogno di sentire di lui al momento.
  • east of eden80
    15 dic 15
    Quali sono secondo te i lavori meno ispirati?
  • east of eden80
    15 dic 15
    Secondo me i meno ispirati sono X Stratagemmi e Ferro Battuto, ma si beccano comunque la sufficienza piena...
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Oh ce ne sono tanti, dovrei anche motivare, vorrei motivare. Appena ho un attimo in più scrivo un commento più lungo e te lo dico.
  • Alemisso
    15 dic 15
    Anchio preferisco questo a X stratagemmi
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Alora per rispondere. Di dischi poco riusciti Battiato ne ha fatti eccome, per i miei gusti. Mi tolgo subito il dente con "La voce del padrone" anche perché quello non è un disco "poco riuscito" anzi è un disco pop di gran classe che tuttavia, personalmente, non è mai riuscito a trasmettermi nulla. Poi la schifezza maxima per me resterà sempre l'omonimo del 1977, l'apoteosi dell'intellettualismo di plastica e della finta-sperimentazione, una presa per il culo colossale senza motivo di esistere, una merda totale. E pure L'egitto non scherza per niente. Per questo amo tanto "L'era del cinghiale bianco" un capolavoro pop e una boccata d'aria fresca di cui la sua discografia e la sua musica avevano un gran bisogno. Ci metto anche il Gladiatore del 1975 tra quelli che a dire il vero non mi sono piaciuti. Poi tocca a "Orizzonti perduti" e ancora di più a "Mondi lontanissimi" niente affatto mediocri ma penalizzati, sempre ai miei gusti, da suoni sintetici e plasticosi che, almeno in questo caso, come unico risultato mi irritano facendomi apprezzare meno anche alcuni pezzi molto buoni che poi ad esempio reinterpretati da Alice ho apprezzato moltissimo. Fleurs anche mi ha fatto cacare ma l'ho ascoltato poco e non sono più andato avanti. Ce ne sono altri che non mi hanno particolarmente convinto ma non sono dischi che letteralmente non mi sono piaciuti sono piuttosto in un "limbo". Quelli che adoro di Battiato sono i primi tre, il cinghiale l'ho detto, "Patriots" è ottimo, "Fisiognomica" che te lo dico a fare, "Cafè de la paix" se non è il migliore poco ci manca, "L'imboscata" è molto buono così come "Gommalacca". Mi piacciono anche "Clic" e "L'arca di Noè" e a dire il vero anche il testualmente incasinatissimo ombrello cucito a macchina con Sgalambro, però meno :-)
  • east of eden80
    15 dic 15
    L'apoteosi dell'intellettualismo anche a me fanno cagare tranne i primi tre, con orizzonti e mondi insomma non sono male, gommalacca e caffè tra i suoi capolavori in assoluto, così come fisiognomica e come un cammello in una grondaia non scherzano. cmq bene o male la penso come te... anche se in fin dei conti togliendo l'apoteosi gli album discutibili sono pochi considerando la sua sterminata discografia.
  • hjhhjij
    15 dic 15
    Si be anche roba tipo "Genesi" è così e così e cosà :-) Però certo non ho mai detto avesse fatto più cagate che dischi belli in realtà per me le cacate sono poche però ci sono tanti dischi "mezzi" che alla fine non riascolto mai. Quelli che mi piacciono però mi piacciono tanto, ma tanto.
  • east of eden80
    15 dic 15
    Basta che non parliamo di cinema (del suo cinema) :-)
  • SilasLang
    15 dic 15
    Nomen Omen