Adriano Pappalardo: Oh! Era Ora
CD Audio Mi manca ★★★★★
Ave gioia hanno ristampato sto dischello è da un lustro che lo volevo in vinile soprattutto perché esteticamente è una bomba, sia ristampato che originale. Ma l'album...che ve lo dico a fa, il primo del dittico che ha elevato il nome di Pappalardo grazie soprattutto alla grande presenza di Lucio Battisti. E come concept me lo sento anche molto vicino (il rapporto tra uomo e mare dove c'è sempre la voglia di scoprire cose sprofondate e misteriose, io che faccio continue immersioni da quando andavo al mare di Follonica sta cosa ce l'ho nell'animo). Ma non è un capolavoro, ottimo prodotto vero ma eccelso proprio no

(P.S:io ora rimango seduto ad aspettare la ristampa di Oh era ora, sperando non ci mettano due decadi)
Notevole.
Nessuno si inchiappetta questo disco. E chi non lo fa ha i suoi buoni motivi
Antonello Venditti: Tortuga
CD Audio Non la voglio ★
Un disco che si chiama come un bar di Roma non può che essere un bel diarreone di mezz'ora. E infatti è proprio così
  • snes
    28 mag 20
    Credo cinsia un "tortuga" in tutte le citta' d'italia. Poi venditti è parecchio scarao, concordo.
  • Martello
    28 mag 20
    Beh, ad Arezzo non c'è. Il bar, il disco purtroppo c'è eccome rimasto in uno scaffale a prendere la polvere
  • Ditta
    28 mag 20
    Cagata immonda. Se penso a quanto mi piaceva negli anni 70 e ai pezzi stupendi che ha scritto...
  • Martello
    28 mag 20
    Eh già. Poi nello stesso anno era uscito un disco live dove in copertina c'era Venditti che si faceva un selfie. Assolutamente trash
  • Ditta
    28 mag 20
    Marriavergine, questa l'avevo rimossa completamente. Effettivamente una delle cose più trash di sempre. Tra l'altro, quando uscì, l'ha definito lui stesso "il suo miglior disco" (!)
  • Martello
    28 mag 20
    Venditti ha perso la capoccia. È rimasta solo Roma
  • Ditta
    28 mag 20
    Esattamente. Tra l'altro l'ha ammesso pure lui in un intervista di maggio 2015, poco dopo l'uscita di questo aborto: «Tutto nasce, però, dal tour 70/80, dall'aver risuonato canzoni come Sora Rosa, Lilli, Compagno di scuola. Erano troppo belle, troppo intense anche per me che lo ho scritte. Come ero maturo, possibile che sia diventato un deficiente con il passare degli anni?»
  • Martello
    28 mag 20
    C'È NON SOLO SI È RINCOGLIONITO, MA SI PRENDE PURE PER IL CULO DA SOLO. VENDITTI, TORNA IN TE
  • Ditta
    28 mag 20
    Parole sprecate. Lui e Bennato sono ormai gente senza speranza.
  • Martello
    28 mag 20
    Bennato per di recente ha pubblicato La realtà non è questa, che è abbastanza carina. Daje, magari se ripiglia
  • bohhh
    29 mag 20
    @ditta ma seriamente o è una cagata?
  • bohhh
    29 mag 20
    ..intendo quel "sono diventato un deficiente con il passare degli anni?"
  • Martello
    29 mag 20
    Manco a dire il suo pubblico, proprio l'autore è il primo a dire che è un pirla. Comunque sta cosa del "Tortuga è il mio migliore disco" mi ricorda Lucio Dalla che in un'intervista disse che Lucio (l'album del 2003, per intenderci) è uno dei suoi migliori album. Secondo me gli artisti che hanno avuto i picchi negli anni 70 si sono tutti rimbecilliti (forse quello messo meno peggio è De Gregori)
  • Ditta
    29 mag 20
    Alcuni ex-grandi come Venditti, Bennato, Daniele e Dalla si sono proprio imbolsiti nel cervello. Dopo un grande periodo di grandi album e pezzi stupendi, e un periodo meno "acuto" ma ancora valido, vista la loro platea hanno pensato bene di mungerla con un mucchio di cazzate (rispettivamente "Benvenuti in paradiso", "Viva la mamma", "Io per lei", "Canzone") ed hanno perso la dignità. Ad oggi, gli ultimi due ci hanno lasciato (pace all'anima loro..), il primo non si distingue quasi più da quel minchione di Eros Montenegro, il secondo invece collabora con J-Ax, Pezzali e cazzari simili. Rimanere coerenti con sé stessi può costare in termini di "audience", ma non poi così tanto: Guccini, Conte, Fossati e anche il da te citato De Gregori hanno sempre mantenuto i loro (alti) standard qualitativi, eppure non mi pare proprio patiscano la fame.
  • Martello
    29 mag 20
    Peccato che Guccini abbia smesso di incidere album, da quel che ho sentito è veramente un gigante. Poi alcuni sono stati più fortunati e sono morti prima di potersi mandare a puttane (Rino Gaetano per esempio aveva questo rischio, invece con la sua morte la gente lo ascoltava, lo so che è brutto sentirlo così però alla fin fine è questa la verità)
  • Martello
    29 mag 20
    Francesco Guccini - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :: OndaRock Ah comunque ondarock ha dei problemi seri. 5 e mezzo a stagioni?! Non mi pare verosimile che secondo ondarock la qualità di Stagioni sia uguale a quella di Bugie di Lucio Dalla
  • Ditta
    29 mag 20
    @[Martello] esatto. Per esempio, se Venditti fosse morto (o si fosse ritirato) nell'83 oggi staremo tutti ad ascoltare "Compagno di scuola" coi lacrimoni, definendolo come uno dei massimi cantautori di sempre a chiederci "chissà cosa avrebbe fatto in questi ultimi 37 anni!". Invece è rimasto, e dopo tre album minori ma con ancora qualche perla, c'è stato il vuoto più totale. Copia e incolla per Bennato.
  • Martello
    29 mag 20
    @[Ditta] io mi sto' facendo delle pippe mentali, immaginandomi come i cantautori che sono sbandati col tempo come li avremmo visti se fossero morti prima del declino. Tipo Dalla: fosse morto a Henna probabilmente sarebbe stato meglio per lui e per noi, non si sarebbe sputtanato così. Battiato se fosse morto tipo a Caffè de la paix avrebbe solo da perderci, come De Gregori perderebbe se fosse morto ad Amore nel pomeriggio. E' interessante forse, macabro sicuramente
  • Ditta
    29 mag 20
    Venditti dopo la triade "Cuore" "Venditti e segreti" "In questo mondo di ladri" (tre dischi minori, ma ancora salvabili) non c'è più stato, solo tanti soldoni e tante canzoncine idolatrate e spacciate come capolavori del nuovo millennio da Radio Italia & company. Per me la sua è stata l'involuzione più becera della storia della canzone d'autore italiana. Segue a ruota Bennato: questo dopo l'87 si è anche lui convertito alla canzonetta pop di una vuotezza disarmante, anche se fino al 95 qualche buon pezzo ancora lo si salva, dopo l'inutilità più totale. Stessa cosa per il Daniele e il Dalla entrambi post-93. Discorso completamente a parte merita Vecchioni: fino all'84 ("Il grande sogno") è stato un grande. Poi negli 80, dopo un paio di dischi un po' sottotono e uno veramente brutto ("Ippopotami") riuscirà a tornare su ottimi livelli con "Blumùn" nel 93. Altri come Graziani invece hanno sì manifestato un prosciugarsi della loro vena creativa, ma non sono mai stati particolarmente inascoltabili, dimostrazione del fatto che anche nei suoi dischi più grigi come "Nove", "Piknic" o "Cicli e tricicli" qualche piccola perla ancora la si può scorgere. Il Battiato post-2004 mi sembra un po' noioso, ma questo è solamente un mio problema: le uniche cose che gli critico sono le sperimentazioni della seconda metà anni 70 (l'omonimo, "Juke-Box" e "L'Egitto prima delle sabbie" sono invalutabili per me, darei un 2 solo per la stima che ho per Battiato). De Gregori e Conte lasciamoli vivere, che di cose da dire ancora ne hanno. Fossati è stato L'UNICO che ha avuto la dignità di ritirarsi quando ha capito che ormai, di cose da dire non ne aveva più, roba da pochi eletti.
  • Martello
    29 mag 20
    Molti cantautori formati negli anni novanta però hanno diciamo lo specchio riflesso: all'inizio hanno fatto dei passi falsi, poi però sono cresciuti e sono diventati dei grandi. Esempi? Niccolò Fabi. All'inizio cantava roba insulsa tipo "Vivo sempre insieme ai miei capelli", poi dopo è maturato, partorendo bei dischi come La cura del tempo e Una somma di piccole cose.
  • snes
    29 mag 20
    Potrebbe continuare a scrivere per altri. A cantare no. Ho sentito qualche cosa dei suoi ultimi live ed era evidente non ce la facessu più. Forse sta cosa si sente anche nell'ultima tule, non ricordo.
  • Ditta
    29 mag 20
    @[snes] se ti riferisci a Venditti, lui dovrebbe proprio RITIRARSI. La voce ce l'ha ancora, è cambiato proprio il suo modo di cantare (oggi ormai bela, neanche canta). Ed i testi che scrive da almeno trent'anni (eccezion fatta per un paio di cose sparse) sono veramente indifendibili. Al massimo lasciamolo al pianoforte ad accompagnare i "colleghi", almeno quella qualità gli è rimasta.
  • snes
    29 mag 20
    Gartano la gente l'ha scoperto sul serio e gli ha dato il giusto posto che merita solo dopo il duemila a decine di anni dalla morte. I testi di gaetano nella loro semplicità erano troppo avanti per una generazione abituata al cantautorato da salotto. Che poi smettere in fretta giovi a creare la leggenda è sacrosanto, Van Basten insegna.
  • snes
    29 mag 20
    Scusate. A me venditti fa schifo, mi riferivo a Guccini.
  • Ditta
    29 mag 20
    Ah, capito. Si, Guccini possiamo lasciarlo a scrivere e basta. Lui, ed un altro paio di colleghi come Vecchioni e Battiato, ormai non hanno più voce.
  • Martello
    29 mag 20
    Povero Franco, non ce la fa più. Ha fatto tanto, ma veramente tanto. Se lo merita il ritiro
  • Mauro82
    18 giu 20
    Il bar Tortuga non c'è neanche a Nuoro... poi non so.
    Riguardo al disco, si è parecchio brutto ma secondo me non da una stella, altrimenti quanto diamo al Frutto amaro, Goodbye Novecento o Unica che erano (secondo me) di gran lunga peggiori?.. per me è da 1,5 arrotondato a 2, così come "Che fantastica storia è la vita".
  • Ditta
    18 giu 20
    @Mauro sei buono, per me tutti quelli che hai citato sono da 1 secco ("Tortuga" incluso).
  • Martello
    18 giu 20
    Nein! Tortuga ist merten liquefatten! Come il precedente e con molta probabilità anche il successivo (che mo Antonello è tornato in studio, dichino).
  • Ditta
    18 giu 20
    È tornato in studio? Aiuto..
  • Martello
    18 giu 20
    Ma non può fare come tutti i settantenni, ovvero farsi un orticello, cogliere le cipolle, potare le viti...invece no.
  • Ditta
    18 giu 20
    Se se ne andasse in pensione, insieme magari a Vasco, Bennato e al signor Fornaciari, le nostre orecchie ne avrebbero un grande giovamento.
  • Martello
    18 giu 20
    Completamente accazzodicane mi è venuto in mente che anche Berlusconi dovrebbe andare in pensione. Il giorno del suo ritiro o decesso, me lo sono promesso, invito gente a casa e festeggio la sua dipartita.
Ma davvero sto disco merita una recensione di @[Trentavoltemegl] ? Assolutamente#si
"Nel 2004 riceve il Premio Lunezia, "per l'emozione poetica dell'album Che fantastica storia è la vita"". Frase tratta dalla pagina Wikipedia di Venditti.
  • Ditta
    2 lug 20
    Eeeeeeh!? Questa non la sapevo..
  • Martello
    2 lug 20
    Poi poetica. Della serie "Io sono Antonello e questo è mio fratello"
  • Ditta
    2 lug 20
    E c'era anche "Nonc'èmaleeee, non c'èmmaleeeeeee, mi seeento verameeente utileeeeee" (ma che almeno non aveva scritto lui)..
    Se proprio vogliamo dirla tutta, l'unico testo decente di quel disco era "Lacrime di pioggia" (IL TESTO, sulla musica meglio sorvolare).
  • Martello
    2 lug 20
    Sono quelle cose paradossali. Come quando Canzone per me di Vasco vinse il Tenco.
  • Ditta
    2 lug 20
    ..mi stai facendo sapere tante di quelle cose che forse non avrei voluto sapere..
Antonello Venditti: Le cose della vita
CD Audio Mi manca ★★★★★
Venditti ha perso il senno. Vedendo il risultato aggiungerei "per fortuna"
  • Alemarcon
    30 lug 20
    Per quanto mi riguarda avrebbe potuto incidere anche solo questo, sarebbe bastato per due vite. Capolavoro assoluto.
  • Martello
    30 lug 20
    Peccato si sia ammosciato col tempo, sto qua è un #caposlavoro assoluto, tra i 15/20 dischi nell'Olimpo della musica italiana
Antonello Venditti: Quando verrà Natale
CD Audio Mi manca ★★★★★
L'album più lento d'Antonello ma allo stesso tempo uno dei più ispirati. Il lato B vale il prezzo, per Campo de fiori, Figli del domani e l'arrangiamento della title track. Il lato A, pur essendo anch'esso molto ispirato, procede più lentamente e c'è il rischio di perdere il filo (soprattutto in Piazzale degli eroi, che sembra durare un'eternità, nonostante un bel testo). Rimane comunque un gran bell'album, ma rispetto ad altri suoi lo trovo più pesante a un ascolto sommario
  • Ditta
    31 lug 20
    È il disco "politico" di Venditti, insieme ad Ullàlla... può effettivamente risultare pesantuccio dopo più ascolti ma la pallina mancante se la merita tutta, suvvia!
  • Martello
    31 lug 20
    Mh...è un album che effetivamente ho ascoltato poco e che mo non riascoltavo da anni. Il limite sono certi arrangiamenti, che si dividono tra il pathos dell'orso bruno (ovviamente meno esagerati) e l'acustica di Le cose della vita, peccato che certi arrangiamenti a Le cose della vita arrivano nei momenti più sbagliati ovvero in certi brani che vanno anche sui 6 minuti (Figli del domani per esempio, ha un testo bellissimo ma piano e basta per 6 minuti fa abbastanza venire a noia, oppure anche Piazzale degli eroi appunto). E' un mio limite probabilmente
  • Martello
    3 ago 20
    Ma su, merita la 5 stella. Non pienissima, ma la merita
Antonello Venditti: Cuore
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Pro: un album con dei classici e alcuni ottimi brani, una su tutte L'ottimista.
Contro: certi suoni un po' plasticosi e qualche brano del lato A più sottotono

Nel complesso, un buon album. L'ultimo bellobello dell'Antonello
  • Kism
    18 lug 20
    Anche il successivo "Venditti e segreti" non e' male, forse di poco inferiore, nei fatti abbastanza simili.
  • Martello
    18 lug 20
    Di poco? C'è na differenza abissale tra i due secondo MOI
  • Kism
    18 lug 20
    Ora li ascolto!
  • Mauro82
    18 lug 20
    Ultimo grande disco di Antunello. Poi i due successivi, ancora album più che buoni, il Paradiso un album quasi sufficiente, poi il vuoto abissale.
  • Martello
    18 lug 20
    *hem*fruttoamaro*hemhem*goodbyenove cento*hemhemhemhem
  • Alemarcon
    20 lug 20
    Oggi 'sto dischetto fa trentasei anni. Auguri!
  • Martello
    20 lug 20
    🥂
Ecco, finalmente ho trovato un termine per descriverlo senza tanti giri:un disastro discografico. Più terribile di un album terribile ma nemmeno sul nulla assoluto. È una merda ma ti lascia qualcosa...credo.
  • ZiOn
    7 ago 21
    Mio padre ce l'ha originale, purtroppo.
  • Ditta
    7 ago 21
    Beh, difficile rimanere indifferenti dinnanzi a cazzolavori come la title-track o “Tutti all’inferno”…
  • nangaparbat
    7 ago 21
    il top per me è la rima della title track " amore vieni qui sul divano, ti prego non fermare la tua mano".
  • Ditta
    7 ago 21
    @[nangaparbat] ti stai confondendo con l'altro capolavoro "Benvenuti in paradiso"
  • ZiOn
    7 ago 21
    @[nangaparbat]: poesia pura.
  • Ditta
    7 ago 21
    Oh qui si inizia alla grande, con la rima "ogni volta che parlo di te / tu fai parte o non parte di me".
    Capolavoro!
  • Alemarcon
    7 ago 21
    Se penso che questo è lo stesso di Lilly e Quando Verrà Natale mi viene da piangere... nemmeno Piero Pelù nel suo periodo più nero è sceso così in basso.
    Mamma mia.
  • MarkRChandar
    8 ago 21
    E comunque a Venditti bisogna dare la colpa non tanto per questi aborti ma anche al fatto che molti -non tutti- cantanti indie di rifanno a lui e soprattutto a questo suo periodo discografico, un nome? Tommaso Paradiso.
Antonello Venditti: UNICA
CD Audio Non la voglio ★
"Sempre nel 2012 vince il Premio Lunezia Pop d'Autore per il valore Musical-Letterario dell'Album Unica." Tratto dalla pagina wikipedia di Venditti.........non so voi, ma quelli del premio Lunezia vanno fatti vedere da uno bravo