Anche nel 2019 Vinicione ha azzeccato il capolavoro. Qua si avvicina un po'di più a un concept stile De Andrè, soprattutto nella fantastica Il testamento del porco e in Il povero cristo. Tante le bestie che appaiono: la vacca primordiale Uro, il porco che fa il suo testamento, un asino un cane un gatto e un gallo che vogliono andare a suonare a Brema, un licantropo a cui hanno tagliato i piedi, la giraffa di Imola, la lumaca. In più ci sono anche dei pezzi da novanta come Ballata del carcere di Reading e La peste, i pezzi più "impegnati" del lotto. Io sinceramente lo dico, Vinicione è l'unico cantante recente che colgo ai primi ascolti...sembra strano, ma rispetto ad altri lo trovo più accessibile (forse per la follia perenne in ogni pezzo, che inequivocabilmente sento molto vicina)
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