Iron Maiden: The Number Of The Beast
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Bruce Dickinson porta nuove idee e un sound più corposo. Canzoni come "Children of the damned", "Run to the hills", "22 Acacia avenue", "Hallowed be thy name" e la titletrack sono brani entrati di diritto tra le pagine della storia del metal tutto.
Iron Maiden: Iron Maiden
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Sono la mia band preferita, mi hanno accompagnato per tanti lunghi anni e continuano a farlo seppur in maniera meno assidua di un po' di tempo fa. Il loro disco di debutto è una perla assoluta per songwriting, espressività, velocità, qualità dei singoli pezzi. Un esordio mostruoso e destinato a lanciarli nell'Olimpo dei più grandi di sempre. Una perla da custodire, venerare e tramandare, come qualcosa di caro e intoccabile.
Iron Maiden: Killers
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
L'epopea maideniana continua con un secondo lavoro degno successore del primo, seppur con meno highlights e una qualità leggermente inferiore. Il giusto commiato di Paul Di Anno.
Iron Maiden: Piece of mind
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Altro masterpiece dei Maiden: il suono si fa più epico e brani come "Where eagles dare", "Revelations" e "To tame a land" lo dimostrano. Album perfetto, sentito, incarnazione dell'heavy metal, quello vero...
Iron Maiden: Powerslave
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Quinto centro su cinque. Disco "emblema" degli Iron Maiden: potenza, melodia, epicità, tecnica. Tutto quello che si chiede al metal classico. E "Rime of the ancient mariner" è uno dei massimi picchi compositivi dell'intero mondo del metal.
Iron Maiden: Somewhere In Time
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
All'epoca fu parecchio criticato. Poi è diventato uno dei loro cd più amati, forse perchè ne è stata compresa la carica "innovativa" con l'inserimento dei sintetizzatori e un'atmosfera globale molto più futuristica e meno "primitiva". "Wasted years", "Heaven can wait", "Stranger in a strange land" e la conclusiva "Alexander the great" sono delle gemme assolute.
Iron Maiden: No prayer for the dying
CD Audio Ce l'ho ★★★
Prima o poi doveva arrivare il cd "sbagliato". L'abbandono di Adrian Smith dal punto di vista del songwriting si fa sentire. Janick Gers ci metterà un po' a far valere le proprie caratteristiche, che verrano fuori soprattutto nel periodo successivo alla reunion. Nonostante non sia un album che regge il confronto con tutto quello che gli viene prima, contiene comunque buoni pezzi: tra tutti la titletrack, "Tailgunner", "The assassin" e "Mother Russia".
Iron Maiden: Seventh Son Of A Seventh Son
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Per quanto mi riguarda questo è il lavoro degli Iron Maiden più riuscito. C'è una misticità di fondo e una "sofferenza" che negli altri capitoli non ho mai percepito. Forse ciò deriva dal fatto di essere l'unico concept della loro carriera. "Seventh son of a seventh son" ha una maturità artistica ed espressiva che lo rende unico e originale nella loro lunga carriera. La titletrack è la Bibbia dell'heavy metal.
Iron Maiden: Fear Of The Dark
CD Audio Ce l'ho ★★★
Vale lo stesso discorso di "No prayer for the dying". Dopo il periodo d'oro le idee scarseggiano e il livello qualitativo scende. Si inizia a notare stanchezza e l'abbandono di Dickinson è il risultato di un momento complesso. Un prodotto sufficiente che ha nell'omonima song il suo punto massimo, nonchè uno degli highlight più conosciuti della Vergine.
Iron Maiden: The X Factor
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Continuo a credere che con Dickinson alla voce questo sarebbe stato uno dei platter meglio riusciti dei Maiden. Per la prima volta si affacciano elementi doom e di "oppressione" che richiamano alla mente "Seventh son of a seventh son": il risultato finale non è lo stesso (anche a causa delle qualità non eccelse di Blaze Bayley), ma questo è un disco che merita di essere rivalutato. "Sign of the cross" la migliore, assolutamente presente in una ipotetica top five dei Maiden.
  • Karter4
    16 ago 12
    Mi associo a quello che hai detto. Se poi Harris avesse ripreso Paul per quest'album.....
  • Meco
    17 ago 12
    mi dite perchè i metallari, e solo loro, usano la parola "platter" come sinonimo di "disco"?
Isis: Panopticon
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il vero masterpiece della band. L'album dove le influenze sludge, hardcore e post rock si mescolano meglio. Un fluire straordinario di atmosfere apocalittiche, siderali, mostruose. Ogni nota al posto giusto e nel momento giusto. Una delle migliori uscite in ambito metal dell'intera decade dei duemila. (9)
Isis: Celestial
CD Audio Ce l'ho ★★★
Il primo vagito del mostro sludge Isis. E' un disco che ha già tutto ciò che stilisticamente la band porterà avanti anche nel futuro. Manca ancora però quell'eclettismo che troveranno più avanti, così come le classiche aperture post rock sono meno convincenti di quanto non faranno dopo. Detto questo è comunque un esordio che pur nella sua apparente confusionarietà ha già i tratti distintivi degli Isis. "Gentle Time" poi è un pezzone. (7)
Isis: Oceanic
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Per come la vedo io manca ancora qualcosa per il vero capolavoro, che arriverà dopo. E' un disco monolitico, come sempre "difficile" visto che si parla di Isis. Lavoro superbo, ma forse ancora troppo "metallico" e sludggioso per i miei gusti. (8)
  • SilasLang
    22 feb 15
    Per me invece è il più bello. Grande band...
  • Hellring
    22 feb 15
    Forse lo è, anche diversi miei amici preferiscono questo. Io, credo proprio per gusti personali, gli preferisco le atmosfere più soft e post rock oriented di "Panopticon" :)
Isis: Wavering Radiant
CD Audio Ce l'ho ★★★★
La degna conclusione di una band che in 5 album ha detto tutto e di più. La fine di un'era straordinaria per un genere di nicchia. Un disco che ha meno di "Oceanic" e "Panopticon", ma che ci dimostra, ancora una volta, una band dai canoni difficilmente tracciabili e capace di trasmettere emozioni sempre e comunque. (7.5)
Isis: In The Absence Of Truth
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Altro discone, ma personalmente gli preferisco ciò che è venuto prima. Ogni pezzo degli Isis ha un suo perchè e va assimilato, e per quanto ami questo disco, devo dire che è il primo in cui ho sentito un appiattimento del songwriting che troveremo anche in seguito. Ma rimane un dischetto che va divorato. (8)