Voto:
A me del disco piaciucchia solo Big Love, e non nella versione molto patinata di studio, ma quella live. A proposito per anni pensavo che i sussurri che si sentono per tutto il pezzo fossero di quelle gran fighe di Stevie Nicks e della Chirstine McVie (che mi piaceva anche di più) poi ho scoperto che li aveva registrati Buckingham, che delusione...
Voto:
Non ti do il massimo perchè non hai citato l'esilarante parte con Gene Wilder. Giusto citare l'influenza di Godard. Il miglior film di Penn, non un secondo sprecato. Beatty e la Dunaway, allora, due divinità.
Voto:
Uno dei più accessibili per i non iniziati e non è necessariamente un male.
Voto:
Bene, son sempre 75 minuti scarsi
Voto:
Bella scelta per la prima recensione Minghe.
Mi pare che in quel periodo Oldfield, ormai in pessimi rapporti con Branson (destinatario di quell’affettuoso “omaggio” nel disco), cercasse di pubblicare il più possibile per esaurire il suo contratto con la Virgin. E così visto che anche dischi “plasticosi” come Earth Moving comunque non vendevano più così tanto bene, credo abbia pensato “Tanto vale tornare a fare a modo mio” così inserendo ogni idea che gli passava per la mente in un impevedibile blob digitanalogico, sfornando un prodotto obiettivamente poco commerciale. Grande album, comunque, soprattutto nel non prendersi troppo sul serio, anche se non so, come dire, se il tutto riesca ad essere meglio delle singole parti (alcune veramente fantastiche). Certo se si dovesse riassumere la sua musica intera in un cd questo potrebbe essere la scelta ideale, perché veramente in quel patchwork di frammenti vari c’è un po’ di tutto (compresa l’imitazione della Tatcher)
Voto:
Azzardo un incrocio fra Kaleidoscope e Soft Machine, comunque da rivalutare
Voto:
Meno di cinque stelle è umanamente impossibile.
Voto:
Nicholas Cage, pettinato come Kinski, pare fatto apposta per il cinema di Herzog. Curioso (e poco più) sconfinamento del nostro nel cinema di genere. My son My son è il vero capolavoro dell ultimo Herzog
Voto:
Il loro Capolavoro!
Spirit Spirit
14 dic 13
Voto:
Dirò forse una sciocchezza, ma mi sembra che gli Spirit percorevano gli stessi sentieri di un felice connubio blues-jazz-rock dei coevi Pentangle in Inghilterra con in più però decise connotazioni psichedeliche il chè li rende ancora più interssanti. Questo primo album è sicuramente una pietra miliare.
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