Voto:
Recensione molto bella.
Voto:
è un disco lento, decisamente diverso da come mi sarei aspettato. mancano all'appello, per certi versi, i bad seeds intesi come motore propulsivo delle canzoni. cave stavolta è solo, e se non fosse ispirato com'è qui il disco non reggerebbe. necessita di tempo, ma per quel che mi riguarda migliore con gli ascolti. non vedo l'ora di sentirlo al primavera a maggio
Autechre Exai
14 feb 13
Voto:
già l'ultimo era molto buono, forse anche qualcosa di più. questo lo sto già cercando, ma non ho capito se si trova online o è proprio uscito..
Voto:
leggendo i primi commenti ho fatto gli occhi a fessura chiedendomi seriamente se fossi o meno sul debaser. sulla recensione c'è da dire che se non altro ne rispetta i principi, "recensioni scritte da chi vuole". scriverei una ricetta, ma non so cucinare.
Voto:
condivido quel che è venuto fuori da un po' di commenti: extramusicale. che alla fin della fiera adesso giri gente così, la storia degli hipster, mi sembra un po' l'attitudine che schiaccia l'aspetto musicale. e questa se vogliamo è una novità, in un certo senso: musicaccia che per esser tale si autoimpone l'ironia come cifra stilistica a scapito di una qualsivoglia parvenza di composizione. per me sono come la storiella che fa ridere una volta solo, per seguirli c'è da esser coglioni. utili quanto "i soliti idioti".
Voto:
una porcheria interminabile, aggiungiamoci pure che me lo son sorbito all'una di notte. e c'è poco da motivare, basta vederlo. ma visto che non voglio male a nessuno in particolare, il film è inguardabile perchè: il quartetto d'attori principali è inespressivo, patinato e totalmente privo di qualsivoglia carica erotico-sovversiva; "la strada" del titolo potrebbe essere una qualsiasi provinciale dell'interland di milano; il film non ha una sceneggiatura, le scene madre non ci sono e gli accenti sono inutilmente posti sulla presunta trasgressività di ciò che viene messo in scena (le scene homo, il sesso di gruppo); alla fin della fiera il tutto rappresenta solo il lunghissimo processo di digestione della beat generation da parte dell'america, e dopo la digestione c'è sempre una bella cacata; risparmiate i soldi, insomma.
Voto:
sarà anche un supercapolavoro eh, ma ho smesso con 'sta roba. non la tocco più.
Voto:
buona recensione, mi sembra però che da 1984 in poi si sia scritto e riscritto sull'argomento. a tal proposito consiglio assolutamente "nova express" di W. S. Burroughs, tra i miei romanzi preferiti in assoluto.
Voto:
è proprio bella questa recensione qua. non ne vedevo da un po', magari ho problemi di vista. comunque a un certo punto dici che le recensioni servono a chi il disco l'ha ascoltato già, e son d'accordo, ma non avendo mai considerati i primi di conte fino ad ora ti dirò che m'hai fatto venir voglia d'ascoltarlo. utile oltre i tuoi intenti
Voto:
c'era quell'altro gruppo famosissimo teutonico che si rifaceva ai kyuss: li ho sentiti per un po' e ho rimesso i texani. cioè finchè i dischi dei kyuss non stonano (eheh) non vedo perchè cercarne dei surrogati. manco i monster magnet mi garbano. in ogni caso la recensione è figa, ci presterò un orecchio.
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