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Pirandello in edicola con Gente... ecco il suo target. La verita' e' che vi e' un pochezza disarmante. La recensione dei Masnadieri con 5 commenti, 53 per Pirandello. Fatti vostri.
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Infatti non abbiamo scambiato nessuna idea. Per scambiare idee e' necessario averle.
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"Tiri in ballo documenti intrisi di antisemitismo" ma li leggi i commenti o cosa? Quel documento fu scritto dal rabbino capo di Gerusalemme nel 1492 ed e' ancora conservato negli archivi di Toledo. Puntualizzato questo non ho null'altro da dire. Sono d'accordo con me stesso.
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Se non generalizziamo non possiamo dirci nulla. Senza generalizzare l'Italia non e' berlusconiana, senza generalizzare non vedi nulla. Media e mediana solo il simbolo del totale, ma non il totale. Fino al 1945 la parola ebreo era usata da tutti gli intellettuali non ebrei come un insulto, come simbolo della modernita', dell'utilitarismo, della cattiveria umana. Dostoievskij insultava con il termine ebreo... era un antisemita? L'antisemita esiste solo nelle teste di quelle persone che si arrendono alla societa', ai valori diffusi, perche' oggi non si puo' muovere nessuna critica alla lobby-setta ebraica che diventi un antisemita. Per questo hanno vinto la guerra, perche' nessuno si potra' inserire fra loro e i loro interessi. Gli unici che hanno vinto la guerra sono gli ebrei, esattamente come per la prima, esattamente come per la rivoluzione russa e oggi ho scoperto di essere pure un antisemita... che bello e che persone interessanti che siete. MAH
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Vero Bart, da Pascal in poi. Sei personaggi in cerca d'autore non affronta quel tema ed infatti e' ficherrimo... io l'ho visto in teatro, come pure Cosi e' se vi pare, che gia' ostenta di nuovo lo stessa tema e che sinceramente mi scoccia. Ma il fatto e' che dal 1930 al 1950 Pirandello era uno stronzo qualsiasi... abbiamo perso un sacco di tempo su queste cose perdendone altre che veramente... non mi viene la parola. Bye
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Non capisco cosa ci sia da capire in un film del cazzo come questo. Stiamo parlando di Spielberg, mica di Pasolini. E' tutto una sparatoria, mica tutta questa introspezione. Ratman, se si vuole parlare di qualcosa bisogna per forza generalizzare... se no non parleremmo piu' per scendere nel particolare. Chiaramente ci sara' qualche ebreuccio simpatico e gentile, cio' non toglie che quelli che contano sono dei pezzi di merda che hanno reso questo mondo una fogna. Allora io dico: gli ebrei sono X, ma non intendo tutti gli ebrei... sarebbe impossibile, ma sarebbe anche impossibile analizzare qualsiasi cosa senza generalizzare. Chiaro? Secondo, gli ebrei potrebbero essere razzisti nello sfruttare ed assediare un popolo diverso e di diversa razza, ma andiamo piu' sul sicuro se li chiamiamo xenofobi o pezzi di merda. Se io odio gli ebrei (cosa non vera, e' un esempio) sono un antisemita, non un razzista, perche' non li odio in quanto bianchi, ma perche' ebrei. Le parole sono importanti :) Ciao
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Vero che il mondo e' bello perche' vario, ma il troppo storpia.
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<< Non necessariamente chi scrive deve riferirsi a massimi sistemi. Uno si può anche focalizzare su determinati contesti e tirare fuori messaggi di grande valenza. >> C'e' una parola per tutta questa perifrasi: mediocre. Pirandello non e' un fenomeno in nulla. Massimo era un fenomeno a tre sette, ma questo non lo possiamo sapere. Non seda le coscienze, solo che non dice nulla. Concetto simile, ma diverso.
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E poi se era fascista o meno chi se ne fotte... ci sono pensatori fascisti che ancora oggi sono avanti anni luce. Il problema del fascismo non e' l'intellettuale (l'intellettuale fascista ha quella carica di volonta' e pulsione che lo rende affascinante, a differenza dei moralizzatori)... e' l'uomo comune che scambia il tutto per marcia, xenofobia e stronzate simili. Corradini, Gentile... totalmente dimenticati e parliamo di Pirandello. Uno scrittore che ha scritto un libro e poi ha ricalcato se stesso fino allo sfinimento.
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E chi se ne fotte dell'Italia? Il problema e' questo... gia' e' mortificante, per gli autori e per chi apprende, studiare autori spesso banali (non sono cose che si studiano... si legge e basta, si fruisce con la fonte primaria in mano... non con le parole scritte da chi sa chi!)... non sarebbe meglio abbattere questi confini geografici e studiare, se proprio si deve, le cose che spaccano sul serio. Ripeto: se a scuola propinano Pirandello in tutte le salse e' proprio perche' il suo concetto di doppio, la sua critica al perbenismo sono dozzinali, fiacche, sterili. A scuola ti fanno studiare Marx, mica Sorel... eheh, la prudenza per il rivoluzionario. Come se fosse prudente, per un rivoluzionario, essere prudente ...a scuola ti fanno studiare le cose che ti sedano, quelle che serve a loro. Pirandello non ti apre nessuno confine... al massimo te lo apre se vivi tutto arroccato su te stesso. Sono altri quelli che ti spianano un modo o meglio ancora te lo distruggono... certo, a ciascuno il suo direbbe un altro siciliano.