Bodhisattva

È così difficile commentare la recensione di un album di una cosiddetta "diva" parlando del suo lavoro e non delle sue plastiche, botox, tette, controtette?
Quanta profondità leggo in questi commenti... peggio di un bar. Anzi peggio del salone di una parrucchiera.
La recensione a me piace e sono d'accordo col giudizio che l'autore dà del disco. A metà strada tra Believe e Living Proof. Cher dovrebbe tornare al rock.

DonJunio, io di stelle gliene avrei dato pure 6, 7 o 8, ma 5 tracce sono un po' pochine...

avevi dubbi, Don? ;o)

huahuahuahua :o) ruba, ruba

Mah di festival in Italia ce ne sono tanti, è vero, ma io ritengo che l'Eurofestival, con tutti i suoi difetti, sia comunque nel complesso una bella manifestazione, non fosse altro per il principio. Che utilità ha il Sanpiofestival o il Vogherfestival o il Crotonfestival? Sempre i soliti AlBano, GiGGGGGi D'Alessio e signora e pochi - tristi - altri. L'Eurofestival almeno ti proietta in una visuale più eurocentrica e meno pianerottolocentrica, non credi? A parte che personalmente ogni anno trovo alcune proposte molto interessanti, ma immaginiamo che siano tutte brutte. Cagate per cagate, almeno meglio veder cagate europee che almeno ci fanno vedere che caghiamo tutti allo stesso modo, piuttosto che veder cagate del nostro metro quadrato di mondo. Do you agree?

forse volevi paragonare GiGGGGGGi D'Alessio con le esibizioni dell'ESC? Mah... per quanto possano piacerti o non piacerti, io alcune le paragonerei più ad artisti anglo-americani. Di musica italianeggiante lì ce n'è - fortunatamente - ben poca. E quella poca che c'è viene sempre stroncata alle semifinali...

Iside, scusa, ma che c'entra tutta sta recensione col concerto dedicato a Padre Pio e le canzoni di Gigi d'Alessio?

... il prossimo che si azzarda a dire che recensisco musica di merda lo stronco!

@Muffinman - infatti, se noti, ho scritto "zitti e mosca. O Kiev". :o)

... proprio noi italiani con le varie D'Addario, Carfagna, festini al Grazioli e in Villa Certosa, di battone ne abbiamo da vendere, senza star lì a far battute sui marciapiedi quando abbiamo a che fare con una ragazzotta (seppur volgare, sono il primo a dirlo) venuta dall'Ucraina. Loro le Via Gra le fanno cantare, in Italia le facciamo ministre. Dopodiché, direi che dovremmo star zitti e mosca. O Kiev.