breakerfall

Non so perchè avevo messo un 3, immagino di non essermene neanche accorta

Il disco è un capolavoro, Syd era tutto e il contrario di tutto. Personalmente l'ho amato alla follia e aggiungo il mio nome alla lista di quelli che l'11/7/06 hanno pianto. E che si commuovono all'ascolto di Madcap Laughs (da me preferito al successivo Barrett). I really love you and I mean you, the stars above you crystal blues, well oh my baby my hair's on end about you. Questo attacco è uno dei migliori che io conosca. Nell'album soffia un ventolino di leggerezza, anche di ironia, sicuramente di incanto e di psichedelia. Ma la tristezza di Syd, di cui forse neanche lui era del tutto consapevole, traspare e commuove. Di continuo. Io per dire non riesco ad ascoltarlo se non in determinate condizioni. Tipo se c'è gente intorno, o come sottofondo per fare altro. Quando sento questo disco, sento questo disco e basta. E' come una questione di rispetto per lui.

Sposo buona parte di quello che scrivi e soprattutto condivido il "dilemma" (cioè ci penso spesso anche io) che lanci alla fine (rinnovarsi o cristallizzarsi)? Credo che sia impossibile scegliere: è brutto ripetersi, clonarsi da soli (vedi anche, che ne so, Strokes, tutti dicono che sono peggiorati, il problema invece, secondo me, è che sono fermi sullo stesso livello dal primo album), brutto però anche cambiare "per forza" (vedi ad esempio, la svolta pop-dancereccia degli U2 post Achtung!Baby, tutti a dire, che bravi, che voglia di sperimentare! Io direi: anche no!). Comunque il disco non mi ha emozionato e non mi ha lasciato una gran voglia di sentirlo di nuovo...

Per principles: io del cd ho la versione inglese e quella copertina (che, tra l'altro, non ho messo io) è effettivamente non l'immagine utilizzata per la cover di plastica dell'album, ma per una specie di microcontenitore di cartoncino che l'avvolge. Svelato l'arcano?