Voto:
Fatti i complimenti al recensore per quanto scritto e per la scelta del film, sul quale sottolineo l'ostracismo dei media, m'inserisco per dire la mia sulla polemica tra Nes e Max Cady. Caro Nes, ho letto anch'io numerosissimi libri di storia (temo più di te, non foss'altro per età), ma questo non m'impedisce di ascoltare e frequentare storici di tutti i livelli ed opinioni. Mi riconosco ignorante, nel senso latino del termine, cioé come colui che ignora e che, se ha l'umiltà di informarsi, può arrivare alla conoscenza. Sono per Max Cady e provo a spiegarne il motivo. Tutto giusto il presupposto di Nes su Mussolini con la sequenza dei fatti e compagnia cantante, ma il fascismo fu un'esperienza a sé stante, non cumulabile con la democrazia americana. Forse solo il sigaraio inglese, stante la corrispondenza (un tempo) segreta col duce, avrebbe potuto/voluto salvarlo e riciclarlo, ma la guerra - non raccontiamoci menate - fu vinta solo per gli americani e, dunque, furono loro a dettare le condizioni. Mussolini non c'entra niente. Se l'Italia non avesse avuto la posizione geografica che ha, gli Usa avrebbero bombardato anche la cuccia del cane di tuo nonno (gli inglesi sicuramente ci avranno provato...) e sarebbero arrivati in Germania in pochi mesi. Il loro interesse nascosto - post conflitto - era quello di assicurarsi una portaerei naturale per fronteggiare e contrastare il futuro nemico ad est. Se l'Italia fosse stata il deserto del Tassili e fosse stata ubicata altrove, altro che piano Marshall! Ci avrebbero sfruttato per riempire le clessidre del Kentucky con la nostra sabbia. La storia, in realtà, non procede secondo sequenze sempre prevedibili, ma a scatti. Le armi, prima, e la diplomazia, dopo, si occupano di fissare i convenzionali termini di guerra e di pace. E' triste, lo so, ma purtroppo é così. A noi, appassionati di storia e forse, mi auguro, di umanità, rimane il compito - spesso doloroso - di ricostruire le vicende e, finché possibile, di non dimenticare.
Hai ragione nel sostenere che senza gli americani chissà che fine avremmo fatto in quel periodo. Non credo,comunque, che saremmo finiti sotto la cortina di ferro: la Jugoslavia era un cuscinetto troppo ingombrante per l'Urss, ma certo il nostro sviluppo sarebbe stato assai più lento. Che poi, - e qui torno su Max Cady - gli americani, da Kissinger in poi, abbiano fatto e strafatto in Italia come nel Centro America, mi sembra un dato indiscutibile, non foss'altro perché storicamente provato.
Se qualcuno tra voi è un giocatore di biliardo, dovrebbe sapere che non esistono colpi teoricamente impossibili: ci sono i diamanti, gli effetti ed i colpi di calcio. Si arriva (o si può arrivare) sempre allo scopo. Gli Usa, almeno fino a dieci anni fa, non hanno avuto bisogno di tanta arte e la ricostruzione storica delle loro strategie militari e di pace (?) sono del tutto evidenti. Ora, forse, dovranno imparare a giocare a biliardo, ma vedo i cinesi molto più pazienti di loro...
Almeno tra noi debaseriani, PACE.