lavalin

Vero, album bello, quasi bellissimo. Ma accidenti! Spiders mi pare proprio una copia spudorata di Hallogallo dei Neu... o mi sbaglio?

Grazie a tutti per i commenti generosi. Mi stupisce come il “Film Bianco” risulti qui il più apprezzato della trilogia, mentre io l’ho sempre considerato l’episodio “minore” della serie. Il “Rosso” è sicuramente quello meglio compiuto, dando significato agli episodi precedenti, ma io preferisco questo da ogni punto di vista, in primo luogo per la forza visiva: secondo me in nessun altro suo film Kieslowski raggiunge questi livelli, nemmeno nel bellissimo “La doppia vita di Veronica” (che avrei recensito volentieri, ma esiste già su debaser un’ottima recensione!). Ho sempre letto la trilogia in un’ottica “evolutiva”, ma l’idea di una sorta di circolarità e di un eterno presente mi sta dando da pensare. Ha ragione chi dice che sono film da vedere almeno una volta l’anno: come pochi altri, Kiesloswki permette allo spettatore di terminare la visione con tante e profonde domande, e le risposte a cui giunge non sono mai, per l’appunto, univoche e definitive, ma stimolo ad ulteriori riflessioni. E i suoi film, grazie al loro linguaggio simbolico e allusivo, si arricchiscono ogni volta delle nostre interpretazioni e della nostra esperienza.

Martina, ti posso adottare?? Pensa che a me hanno cominciato a propinarlo dalle elementari su su fino al liceo (me l’ha risparmiato solo l’università), nemmeno lo odiavo tanto ne ero assuefatta. Poi in un delirio di autolesionismo l’ho letto per i fatti miei e l’ho trovato anche divertente! Direi che l’atto suggerito dal nostro psicomago Muito mi farebbe bene... ma non me la sento, è troppo presto, devo lavorarci su!

Bellissimo film (anche se il "primo Argento non si scorda mai", e Quattro mosche.. sarà sempre il mio preferito!), più per l'eccellente tecnica che per la caratterizzazione dei personaggi, che, a mio avviso, lascia sempre a desiderare. Ciò che personalmente amo del regista è soprattutto l'uso delle location, gli interni e gli esterni. La scena dell'aggressione alla Kendall è agghiacciante!

Mi sei simpatica: ti meriti un 5 di incoraggiamento.

Se è uno scherzo - come credo - la recensione è simpatica e per nulla stupida. In ogni caso, condivido il giudizio complessivo: io non sopporto Antonioni dagli anni ‘60 in poi, e, soprattutto, detesto questo film, datatissimo, furbo, banale, insopportabile. Però alla tua età, quando lo vidi per la prima volta, ero più stupida di te e mi sforzai di farmelo piacere, in quanto film "culto". Complimenti, quindi, per la tua (precoce?) autonomia di giudizio.

Che mi succede? Non ho mai sopportato troppo il country rock, ma quest'album mi ha ammaliato, merito anche della voce tormentata di Parsons. Molto bello, anche se inferiore a questo, pure il successivo Deluxe. Bravo.

Caro Il_Paolo, concludi regalandoci il meglio di te! Sai bene quanto sia stata fedele sostenitrice della tua mission, e la tua dipartita certamente mi rattrista. In ogni caso, ti ringrazio di questo anno qui su Debaser e ti faccio i miei più cari auguri di de-compleanno. Ho ascoltato qualcosa di questo Gino Pastore ed è veramente un grande! Concordo con Vellutogrigio: con te, se ne va una parte di noi. Ciao!

"Il processo" è uno dei miei romanzi preferiti: il realismo minuzioso con cui descrive i gesti più banali danno un claustrofobico senso di inquietudine, mostrandoci la realtà nella sua assurdità e l'impossibilità di trarre una logica e un senso ai meccanismi che opprimono l'uomo. Anche se un po' troppo concisa per un romanzo così complesso, la recensione è buona.

Ottima recensione, concordo pienamente. Un film non completamente riuscito che cede un po' troppo al macchiettismo e al grottesco, ma Germi sa essere qui più pungente e feroce che mai. Straordinario Lando Buzzanca e la battuta "L'uomo ha il diritto di chiedere e la donna il dovere di rifiutare" (!). Lo sto riguardando in questo momento su Raitre!