telespallabob

DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6310 giorni

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E chi li conosceva? Grazie mille
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ERA un uomo in blues (Se cantasse lui e Pino semplicemente suonasse... 2 spanne sopra gli altri)
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Ti voglio bene
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Per fare il cantautore devi sentirtelo dentro, bisogna essere diretti e con un buon fegato. Gli astemi a casa, i poeti non si disturbano. Narrate quello che c'è, ridete poco. Spontanei sempre
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Con quale coraggio si da 5 ad una recensione in cui non si espone davanti alla domande chiave? In cui si descrive ma davanti alla presa di coscienza ci si ritrae? Per carità, è un film di propaganda nazista ma rappresenta qualcosa d'inedito. Non sono i "telefoni bianchi", questa è roba di classe. E' pensata fino allo strenuo, è la rivincita di un mezzo che da lì a 20 anni tirerà fuori (in tutto il mondo) capolavori epocali. E' cinema, è strepitoso cinema. E' l'estetica al potere, molto più in alto dei deliri di Hitler. E' possibile separare l'avanguardia creativa dalla recessione mentale? Secondo me si deve! Guardare questo film (ma soprattutto "Olympia") è una sfida, è il coraggio di ammettere che dietro la propaganda c'è la rivincita dell'arte visiva. Non possiamo sottrarci, faremmo un torto alla storia e all'opera di Leni Riefenstahl. Alle sue tecniche, alla sua immagine. Faremo un torto al Cinema, al neo-realismo italiano. A Charlie Chaplin, ad una grande epoca. "La cinematografia è l'arma più forte", è stato così per anni e lo dobbiamo a questa donna. Ora manca il coraggio di fare cinema, è diventata sociologia e quella non ci serve ad un cazzo. Ci servono dei visionari
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e vivo quest'attesa pensando che questa curva impazzita mai retta sarà... non è solo una canzone d'amore (La mia vita con una dea, 1992): è un manifesto, un po' come lo era Boxe (disco, canzone, tutto). E' Fiumani, non è per tutti. E' uscito un libro nuovo, chi lo comprerà. Chi neanche saprà che Fiumani ne ha scritti altri. Racconteremo in giro di cosa si perdono, proveremo a far innamorare le donne improvvisando poesie (o cantando le sue). Alla fine saremo sempre gli stessi a comprare le sue cose, ad andare ai concerti e ci andremo da soli perché non siamo onesti con le donne. Non c'è problema o come direbbe lui... Chissenefrega se la vita è così, se non rispetta neanche noi che siam qui ad osservare questa luna a metà. Chissenefrega se la vita è così, se ci proviamo ma restiam sempre qui, fantastichiamo di una grande realtà (Chissenefrega, 1996). E poi dicono che "Sesso e violenza" è un brutto disco
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Gaber NON era comunista, probabilmente non era neanche anarchico. Sarebbe giusto che Gaber era semplicemente Gaber. Non è un elogio del comunismo, è un elogio dei comunisti. Perché vedeva nei loro occhi una convinzione diversa, quando dice che "Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri" ci vuole insegnare che le persone vanno rispettate. Soprattutto quando vogliono un mondo più giusto, per sé e per gli altri. Il vero problema non è la fine (o il ritorno) del comunismo ma la morte di valori come la solidarietà, il rispetto o l'altruismo. E' il mondo che viviamo oggi, dove ci facciamo le guerre tra poveri per le briciole (pure poche) della torta nuziale. Preferisco scegliere uno con un'idea del cazzo (come può essere il comunismo) che condivide la fatica degli operai, il dolore degli sfrattati o il precariato e ne difende le ragioni piuttosto che uno moderato, dalla faccia pulita e la giacca di marca, che mi viene a dire "Io sono in alto, tu in basso. Così va il mondo, arrangiati!". Non credo che abbiamo bisogno del comunismo (non sono comunista) ma sono sicuro che abbiamo bisogno dell'umanità, di sperare nella razza umana.
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E che ti devi scusare, hai scritto una buona recensione (io l'avrei impostata diversamente) ed è sempre buono che si parli di lui. Aveva tutto ma dalla carriera ha avuto ben poco, dispiace che senti praticamente in qualunque cazzata "Everybody's talkin' at me. I don't hear a word they're sayin'..." e poi nessuno ti sa dire né chi l'ha composta né chi la canta. Ignorando che parliamo di due grandissimi, un peccato davvero. E' roba per pochi, c'è da farsene una ragione
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Quando fai un disco meraviglioso (non l'unico), una rispettabile carriera con elogi d'eccezione e l'unica canzone conosciuta dalla gente è una cover di qualcun altro (del GRANDISSIMO Fred Neil) vuol dire che sei nato sfigato, non ci stanno cazzi. Piccola chicca: Nilsson era un riferimento per il primissimo Bennato, nel 1970 pubblicò un 45 Giri con una cover di "1941". La recensione? Dovevo farla io, l'hai fatta tu e ti ringrazio
Pete Docter Up
26 mag 11
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con "Up" cavalcano il successo (meritato) di "Wall-E" offrendoci una storia che può essere vista sotto più aspetti (a seconda dell'età di chi guarda). E' bellissimo, adesso certi superlativi della recensione mi lasciano interdetto pero... E' la conferma (in teoria non ce ne sarebbe bisogno ma non è così ovvio) che il cartone animato, quando ben fatto, può superare il film "in carne ed ossa" per emozioni trasmesse e capacità di coinvolgere maggiori fette di pubblico.