omahaceleb

Senza polemica con il recensore che stimo, ma smettessimo di dire che Marinelli è bravo bravissimo anche troppo bravo, forse è meglio. Un buon talento impiegato per il 95% dei casi in produzioni scadenti. Sono più di dieci anni che è in giro e non ha accucchiato di recitare in un film che sia venuto bene. Sarà che perde lui i treni migliori, sarà che i registi bravi in fondo non hanno bisogno della sua bravura, sarà che non si è ancora fatto un nome all'estero? La cosa migliore che gli ho visto fare a livello recitativo è "Una questione privata", poi sinceramente di cose memorabili non me ne ricordo (a meno che Jeeg Robot, Martin Eden e La Grande Bellezza non si considerino filmoni). Comunque è ancora giovane. O meglio, mi piace pensare che sia ancora giovane, perché se è giovane lui che è dell'84, io che sono dell'85 sono ancora un fiore.

L'ho adocchiato su RaiPlay da una vita, ma non sono riuscito ancora a vederlo; però forse stasera ci provo. Per il momento non voto la recensione, perché da quanto ho capito il voto si basa soprattutto sul tono sin troppo riverente delle domande di Ciprì e Maresco. Lo guardo e ritorno per commentare.

"Questo disco è quando cammini per strada la mattina e il sole ti acceca e tu, invece di metterti a sparare agli arabi, rimani lì beato con un'espressione ebete a guardare la luce" Lo straniero di Camus, splendido cripto-riferimento .

Seeeee testa non Tesla.

Forse oggi lo vado a vedere e sarebbe stato meglio non passare da qui. Volevo andare al cine barzotto, invece mi avete messo il grillo nella Tesla.

Ho letto solo la recensione e non i commenti (tanti, troppi). Se ho capito bene ti concentri sul piano poetico e non su quello politico, oltre che sulla bellezza dell' amore tra il protagonista e la fimmina perché quello è in fondo ciò che affettivamente ti è rimasto di Orwell, la tenerezza di quella storia d'amore nata in un mondo invivibile. Sempre se ho capito bene, con una lettura anti-Marcuse (Eros e civiltà) che mi piace da matti, cioè "patata + pisellone non fanno mai rivoluzione". Capisco il fastidio anche di doversi "spiegare" e mettere le mani avanti con i cagacazzi come me che proprio non dimenticano "la lista". Ma non mi metterò a fare le pulci alla tua pagina appassionata e personale. L'unica cosa che non ho compreso appieno è il nesso che fa dell' amor stilnovistico un concetto precursore (termine non tuo, ce lo ficco io) del pensiero roussoviano. Ma sono sicuro che ne hai già ampiamente discusso tra i commenti. Ciao lector, stammi bene.

Questa estate dovrebbero venire in Italia in tour con i The National. Mi piacerebbe essere nei paraggi

Sono addolorato

San Ginesio provincia di MC? Pur non avendolo mai amato -anzi direi nella seconda parte della sua carriera lo trovavo quasi insopportabile - gli riconosco una certa coerenza nell'attitudine musicale. Non sarà mai la.mia tazza da tè, insomma, ma non fa nemmeno schifo. Rispetto il tuo amore incondizionato, ma credo di passare avanti. PS: Le Labbra e Hermann erano bei dischi.

Reset per me fu una gran delusione, la versione soft degli ultimi TDO (che già non erano tutto questo granché). Ho talmente tanta stima per loro che non so decidermi all'ascolto. Per me sono efficaci davvero quando usano la macchina taglia pietre, quell' afflato pop di cui parli più su è un qualcosa che non veste bene.