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1 impietosi, la recensione è divertente e scritta bene.
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grazie per i complimenti gè, però il buon Baudelaire non disprezza affatto il vino, così come Seneca, Bukowski e troppi altri geni da elencare: concordo che si possa anche da sobri, ma pure lì c'è chi può e chi non può.
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...e copertina di rara bellezza
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Hola geo@gè:) mi sembra inutile cercare risposte nel nichilismo, perchè con Kerouac (e mi riferisco anche a On The Road) siamo in una dimensione nichilista: il senso dell'esistenza è l'esistenza stessa, e se la benzedrina o chi per lei amplificano l'essenza (e qui ti consiglio i Paradisi Artificiali del buon Baudelaire) inibiscono ogni freno e liberano pensieri e azioni, riportandoti a uno stato istintivo/primordiale, allora ben vengano. C'è chi perde la memoria, chi sta male, chi si addormenta, e c'è che si sente frenetico proprio come Leo Percepied. Ecco, alle prime categorie sconsiglierei Kerouac.
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hai presente quando vedi la copertina, leggi il nome del gruppo e il titolo dell'album, e sai già che non può non piacerti quello che c'è dentro? questo è il tipico caso.
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sembra molto interessante
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ottima la recençao, geniale il corto
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commento di utente youtùb sul pezzo dei Napalm Death "I love the groovy part at :0.1928374128.. Oh, and? that brutal drum solo at :0.128736182 is a masterpiece." ahahah:D
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ajò Fedezà, chi vuol intendere intenda. Gli altri in camper
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merda