YRO167

... partito il collegamento. Dicevo, a te potrebbe interessare?

Ciao pier paolo, ieri sera un mio amico che lavora alla Fnac di Verona, mi ha detto che nella seconda metà di giugno ci sono i Saga in concerto in Svizzera. Io ci sarei anche comodamente, ma già il 21giugno sono al concerto Journey-Foreigner di Milano (biglietti presi proprio ieri sera), non so se riesco ad andare a vedere anche i Saga (e ti giuro che la tentazione è forte!). Tra l'altro da Varese ci sarei anche in una quarantina di minuti

Ciao Pier Paolo, recensione sempre appassionata e convincente. Dopo averti confessato sulla rece di Marathon che sono riuscito a riavvicinarmi, dopo anni, a questi eclettici e mai "stanchi" (soprattutto creativamente) Saga, ora sono letteralmente in trip da revival. Mi sto ascoltando un po' tutta la loro discografia per il momento avvalendomi di Youtube, seguendo anche (e soprattutto) le tue illuminanti recensioni. Ho la netta sensazione che gli album usciti dal '99 in poi (10,000 Days l'ho già) siano tutti su standard assolutamente più che buoni, ma voglio riprovare anche con i primi tre. Si, insomma, ora li devo avere assolutamente. Nei negozi di CD (quelli che ancora sopravvivono) non si trovano proprio, ma via internet si trovano senza grandi problemi. E' una piacevole sensazione alla mia età scoprire di riuscire ad andare ancora in trip per un gruppo e i Saga lo meritano davvero, soprattutto pensando per quanti anni li ho accantonati perchè non entravo in empatia col loro stile. Beh, come si dice? Meglio tardi che mai ;-)

Kurtd, appunto per onorare la tua premessa, date a Cesare quel che è di Cesare, diamoglielo con obiettività. Avrai i tuoi buoni motivi per preferire le polverose sferzate chitarristiche di Wretch non solo a Blues... ma addirittura alla tua ragazza, ma non è superiore nè al suo successore (mi consenta) e, concordo assolutamente con fedezan, nemmeno a quel capolavoro alieno di Welcome...
sarebbe come pensare che una Williams battesse la Red Bull nel mondiale F1 2010.

La morte in alcuni casi è ingiusta e porta con sé alcuni geni ancora troppo giovani. Jeff poteva dare ancora molto. Peccato. Se morisse annegata tutta la ns classe politica sai che manna. Quelli invece no, vivono e sopravvivono e continuano a "dare", continuano, e che lagne... ehm, scusate. Jeff è stato un grande e la morte mitizza nel bene o nel male se uno il mito se l'è guadagnato. E "Grace" è uno dei migliori album degli ultimi vent'anni e non bastano cento recensioni per coglierne tutte le sfumature.

La recensione è indubbiamente scritta col cuore, forse anche troppo (ma la tua premessa l'aveva anticipato). Al di là di queste considerazioni, l'album è indubbiamente uno di quelli che ha lasciato e continua a lasciare il segno. Sempre preferiti agli Iron Maiden; più vicini ai Motorhead, non come stile, ma come approcio alla materia "hard-metallica". Non ho mai considerato Byford come una voce così sublime come tu la descrivi, anzi, però era ed è la voce perfetta per i Saxon e per la loro debordante colata di watt. Irresistibile il loro live "The Eagle Has Landed". Eterni guerrieri delle highway...

@zzot: io li ho visti nell'estate del 2005 sul Lago di Garda (tour di "Present"), a Gardone Riviera, residenza storica del Dannunzio. Un concerto strepitoso in una cornice magica, quasi fatata. Concerto che porterò dentro per sempre, un sogno realizzato. Tieniti informato, non so come sia oggi la situazione Van Der Graaf, ma so per certo che Hammill ama (ricambiato) l'Italia e so anche che ne approfitta ogni volta per tornare, anche per concerti come solista :-) quindi...

Avevo "Images At Twilight" dei Saga (molti anni fa) che non sono mai riuscito a metabolizzare. Avevo quindi accantonato questa band, reputandola non adatta al mio palato. Invece, da quando ho scoperto DeBaser ed ho avuto il piacere di leggere le tue recensioni, veramente ineccepibili sia dal punto di vista formale che da quello dell'obiettività, ho avuto l'inaspettato desiderio di riscoprirli, di dare loro un'altra possibilità. Sarò anche maturato musicalmente, ma album come "Worlds Apart", "10,000 Days" e "The Security Of Illusion" mi hanno conquistato. Cercherò quanto prima di scoprire anche questo :-)

Recensione buona, che rende bene l'idea del contenuto. Album affascinante quanto oscuro, con la musica travolgente del gruppo che fa da sottofondo al cantore dell'apocalisse Hammill. Band strepitosa che inizia qui la strada verso una delle trilogie più intense ed artisticamente elevate della storia del rock tutto. Grandi, immensi Ven Der Graaf!

Ciao Watch, buona recensione. Non so come possa essere questo nuovo lavoro di Eno, ma qualcosa mi dice che possa essere sì un lavoro di mestiere e non molto genuino. Di questo artista, senz'ombra di dubbio uno dei più geniali, ho gli album più importanti bene o male fino ad "Apollo: Atmospheres...". Non mi sono mai spinto oltre, a parte "Nerve Net" che però non mi ha entusiasmato affatto. Se hai diciotto anni, immagino il tuo approcio a questo artista e a questo genere musicale. Con un po' di pazienza prova ad ampliare la tua conoscenza di Eno, i primi due lavori con i Roxy Music (se il genere ti può piacere, è rock comunque), l'album con Fripp, la trilogia berlinese di David Bowie (che senza Eno non sarebbe nemmeno esistita) i suoi primi lavori come solista (conosci già un paio di titoli fondamentali). Se riuscirai ad entrare in piena sintonia con quelle sonorità, con quell'eclettismo illuminato e spiazzante, comprenderai il motivo per cui Eno è Eno :-)