Voto:
L'unico picco di Lanzetti che conduce ad un gran connubio vocalist-musica, per me rimane indiscutibilmente "Chocolate Kings". Destino volle che l'addio di Pagani pochi mesi dopo compromise negativamente la struttura della Forneria che da lì in poi tirò troppo a campare con dischetti, si dignitosi, ma non certamente velleitari. Da solista appunto pare continuare sulla falsa riga dell'ex gruppo.
Voto:
"Natale del '76 fa troppo freddo per Gesù, che al primo scippo non scese giù e case popolari su di me, due genitori o forse tre, brandelli di Sicilia fra le nebbie suddivisi per gabbie, ancora son tutti lì e ancora sognano sabbie, me ne andai lunedì da scuola pieno di rabbia, farsi giustizia da sé è diventata una febbre e il coraggio non è che una siringa per me e la legge del menga, ma anche in galera si piange, il ricordo si stinge e una donna si perde se per un po' non si stringe." Dopo avermi ricordato "Gabbie", fanculo a tutti, ti metto il 5.
Voto:
Il buon Tozzi che fu
Queen Queen II
6 set 16
Voto:
Voto:
Me ne sbattoil cazzo di qualche errore grammaticale. 5 alla pproposta e al concetto che esprimi
Voto:
Apprezzo l'impegno ma ha ragione il Dax. Risulta pesante e soporifera come un trattato universale sull'algebra quantistica, senza le dovute pause paragrafiche. Anch'io non mi riconosco in alcune tue interpretazioni. E' talmente semplice e spontaneo questo testo che la spiegazione sta tutta a cavallo tra il tedio quotidiano ed il tormento ed il sogno di qualcosa di non più palpabile che è sfuggito tempo prima. Abbassa gli occhi non perché é un robot, ma perché pensa all'altra. Il lavoro è abitudine, non c'entra nulla il portare i pantaloni e il maschilismo dell'uomo "di casa". E' per far capire già dall'inizio che l'altra è costantemente al centro dei suoi pensieri, come quando non è stato divertente, perchè è l'altra che annebbia dolcemente la sua vista e lo rende perso ed apatico alla sua nuova fidanzata. Da sottolineare inoltre che il pezzo fu scritto due anni prima della pubblicazione della versione di Battisti, per Bruno Lauzi, ed inclusa nel suo album omonimo datato 1970 che debuttò per la Numero Uno (da intendersi come debutto in casa discografica e non debutto discografico di Lauzi)
Voto:
Si ci sta. Da un onesto esordio con "Destinazione paradiso" in cui infila anche qualche pezzo a dir poco imbarazzante, a "Sdraiato su una nuvola" che si ricongiunge appunto al primo album come un cane che si mangia la coda, passando per due dischi della madonna ed una inutile raccolta dopo solo quattro anni di carriera. Per quel che mi riguarda Grignani qui sentenzia il suo R.I.P. eterno.
Voto:
In una vecchia recensione di Grassoppher lo definìi una specie di disco transitorio, almeno a livello sonoro; per la precisione uno "spartiacque" tra il primo De André più musicalmente spigoloso e quello più pop-etnico-esotico-sperimentale dal '78 in poi. Dato che hai tirato in ballo "Rimmel", ti sei però dimenticato di specificare che oltre a esso, anche "Volume 8" venne pubblicato in gennaio e "Le storie di ieri", brano interamente scritto dal Principe e destinato al precedente album omonimo del pecorotto in copertina, venne poi inserito in una sua personale versione proprio in "Rimmel", come a marcarne in via definitiva il territorio. Si potrebbe dire che a ragion veduta "Le storie di ieri" sia a tutti gli effetti una cover, dato che la registrazione di De Gregori risale agli inizi del '74. Comunque rimane un eccellente album.