Voto:
Sottovalutato.
Voto:
Selvaggi è una commedia italiana di Carlo Vanzina del 1995.
Bebo (Ezio Greggio), chirurgo plastico milanese in vacanza, scopre la propria ragazza a letto con un amico, e decide di tornare a casa. Insieme a lui, altri sette turisti italiani si ritrovano in viaggio verso casa su un aereo cubano: qui incontra l'amica e fotografa toscana Carlina (Monica Scattini), e le sue due modelle Cindy (Cash) e Linda (Michele Merkin). Insieme a loro l'impiegato delle poste romano Mario Nardone (Antonello Fassari) e la moglie Cinzia (Cinzia Leone), l'animatore veneto Jimmy (Franco Oppini), il disoccupato barese Felice (Emilio Solfrizzi), il professore di geografia napoletano Luigi (Leo Gullotta) con la sorella Marisa (Carmela Vincenti). Quando il veivolo precipita su un'isola sconosciuta nel Mar dei Caraibi, dopo la fuga del pilota (Isaac George) con l'unica radio e con la scialuppa di salvataggio, i superstiti si ritrovano a vivere una vera e propria esperienza alla Robinson Crusoe. Con i pochi resti dell'aereo, i turisti si organizzano per sopravvivere sull'isola, dividendosi i compiti e collaborando (non sempre nel migliore dei modi) l'un l'altro (frequenti, infatti, i litigi, soprattutto tra Mario e Bebo). Alla fine, dopo l'ennesimo tifone che spazza via le poche cose che possiedono, decidono di costruire una piccola zattera con cui affrontare il mare: il tentativo tuttavia finisce con un inconsapevole ritorno nella stessa isola. Ma, ad un tratto, Bebo scopre nelle vicinanze la barca degli amici che aveva lasciato qualche giorno prima: ottenuta una piccola vendetta e preso possesso dell'imbarcazione, fa ritorno con i compagni a casa.

Nell'insolito finale, sono ancora tutti nello stesso aereo, quando precipitano ancora una volta in mare: la scena conclusiva vede i protagonisti a bordo di un gommone, ipotizzando di trovarsi nel triangolo delle Bermude, accompagnato dall'ennesimo battibecco tra Bebo e Nardone.

Il prof.Luigi Pinardi (Leo Gullotta) in una scena dice di essere professore di geografia all'Istituto Tecnico "Alessandro Volta" di Napoli. A Napoli esiste davvero questo istituto ed è situato nei pressi di Via Arenaccia.
Voto:
La primavera è in ritardo. Si pensa che sia rimasta incinta.Massimo Boldi
Voto:
Visto cara con che facilità mi muovo nei parties? Ho la sincronizzazione di un batterista: con una mano bevo, con l'altra coccolo, con l'altra... no, ne ho due, piede tamburellante e occhio a radar per captare focolai d'interesse! (Willy)
Voto:
Se in Olanda, all'improvviso scendessero tutti insieme dalle biciclette, credo che il paese sprofonderebbe
Voto:
Che verbo è "non sarebbe dovuto nascere"? Preservativo imperfetto
Voto:
Gino Bramieri (Milano, 21 giugno 1928 – Milano, 18 giugno 1996) è stato un comico e attore italiano di cinema e televisione.

Ancora quattordicenne inizia a lavorare nella città natale come impiegato presso la Banca Commerciale Italiana, nella sede di piazza della Scala. Si sposa diciannovenne nel 1948 e si separa dopo quasi quarant'anni. Compagna nella vita e nel lavoro nei suoi ultimi anni è l'attrice Paola Tedesco.

Nel 2006 in occasione del decennale della sua scomparsa, il comune di Milano gli ha dedicato una via (che unisce via Monte Santo a via Marco Polo) nella zona di Porta Nuova a Milano, mentre tre anni dopo Roma gli dedica un viale nel parco del Pineto, in zona Balduina
Il suo debutto come artista risale alla fine del 1943, in uno spettacolo a favore degli sfollati nella piazza di Rovellasca. Il suo debutto teatrale, invece, a sedici anni (con un'unica battuta: «C'è una lettera per te!») risale al 27 settembre 1944 al Teatro Augusteo di Milano, in Cretinopoli. Il suo primo vero spettacolo con pubblico pagante, infine, è all'Anteo, con: Brabito (dal nome dei tre protagonisti: Bramieri, Bisi, Tognato).

Ha lavorato con Franco e Ciccio, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Nino Taranto, Raimondo Vianello, Totò. È stato interprete di oltre trenta film. In TV ottenne grande successo nel programma condotto da Corrado L'amico del giaguaro con Raffaele Pisu e Marisa Del Frate. Sulle reti Mediaset, negli ultimi anni della sua vita, è stato protagonista della sit-com Nonno Felice.

Italo Terzoli ed Enrico Vaime sono stati i suoi autori "di riferimento": con i loro copioni ha ottenuto grandi successi nel teatro leggero, da La sveglia al collo ad Anche i bancari hanno un'anima e La vita comincia ogni mattina (spettacoli prodotti, dalla fine degli anni sessanta, da Garinei e Giovannini, con i quali Bramieri cominciò la sua collaborazione nel 1969 con Angeli in bandiera in "ditta" con Milva).

È stato il conduttore, tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, del varietà radiofonico Batto quattro, sempre a firma di Terzoli e Vaime, in onda il sabato mattina sul Secondo Programma per il quale diede vita ad alcuni suoi personaggi/macchiette (famoso "il Carugati"). Negli stessi anni è stato protagonista di numerose serie di varietà televisivi trasmessi dalla RAI: Tigre contro tigre (1966), Il signore ha suonato? (1966), Eccetera, eccetera (1967), E noi qui (1970), Hai visto mai? (1973), Punto e basta (1975), della serie del G.B. show (1982-88), sempre affiancato da grandi showgirl come Loretta Goggi, Sylvie Vartan, Lola Falana, oltre alla sua partecipazione in altri grandi varietà, come Milleluci, Felicibumtà. È stato tra i primi attori comici a partecipare - in gara - al Festival di Sanremo presentando nel 1962 il brano Lui andava a cavallo.

Oltre a una grande maestria nel condurre scenette comiche e nel creare personaggi e macchiette, la sua specialità era quella di raccontare barzellette, che in genere erano molto brevi (a volte fatte di sole due battute, "botta e risposta"), e spesso un po' surreali; di questa sua abilità amava dire: "Il problema di raccontare una bella barzelletta è che inevitabilmente ne fa venire in mente una orribile a chi l'ascolta"[2]. Questa sola particolarità lo rese maggiormente famoso, considerando soprattutto che le barzellette che sapeva raccontare erano svariate migliaia, peraltro raccolte in una serie di volumi tra cui 50 chili fa, ispirato alla forte perdita di peso che, a inizio anni settanta, consentì al grande comico milanese di trovare una nuova e più completa dimensione artistica. Una sua serie di pubblicità per Carosello, quella del Moplen, fu fra le più apprezzate dal pubblico.
Gino Bramieri muore per un tumore al pancreas il 18 giugno 1996, a 68 anni[3].La cerimonia funebre viene officiata presso la chiesa di San Nazaro in Brolo, in corso di porta Romana, a Milano, alla presenza di oltre duemila persone. Viene sepolto al Cimitero Monumentale
Voto:
Maurizio Mattioli (Roma, 3 giugno 1950) è un attore e doppiatore italiano.
La sua carriera cinematografica inizia prestissimo, con alcune interpretazioni minori negli anni settanta e verso la metà degli anni ottanta. Dopo aver recitato a teatro in Un paio d'ali nel 1997 ed in Rugantino nel 1998, ha interpretato il ruolo di Alberto Dominici nelle cinque serie della fiction Un ciclone in famiglia, e quello di Augusto Cesaroni, nella prima serie de I Cesaroni.

In televisione viene ricordato anche nelle parodie di Bill Clinton e di varie presentatrici negli spettacoli del Bagaglino. Ha doppiato numerosi personaggi in cartoni animati e film di animazione, tra cui Z la formica e La gang del bosco, e dal 2007 presta la voce al personaggio di Dog Chapman, nella serie Dog the Bounty Hunter, trasmessa in Italia sul canale Gxt della piattaforma Sky. Tra le sue interpretazioni più conosciute vi è il personaggio di Nino Diamanti in Anni '60. Nel 2010-2011 fa parte del cast teatrale di Rugantino
Voto:
Franco Lechner, più noto con il nome d'arte di Bombolo, (Roma, 1 gennaio 1932 – Roma, 23 agosto 1987), è stato un attore italiano del cinema e del varietà.
Nato nel rione Ponte, nel centro storico della Capitale, esercitò per anni, fin dalla giovane età, l'attività di venditore ambulante come piattarolo (venditore di stoviglie, tovaglie ed ombrelli ai passanti) nei vicoli del centro di Roma, nella zona intorno allo storico mercato di Campo de' Fiori.

A partire dal 1976, grazie all'interessamento del regista Bruno Corbucci, si dedicò al cinema, e contemporaneamente iniziò la collaborazione con la compagnia cabarettistica del Bagaglino di Castellacci e Pingitore.

Nel 1983, alla trasmissione Domenica In condotta da Pippo Baudo, rivelò di aver scelto il nome d'arte Bombolo poiché questo era stato da sempre il suo soprannome ispirato alla canzone omonima del 1932 scritta e musicata da Marf e Vittorio Mascheroni e resa popolare dal Trio Lescano[1].

Utilizzato spesso come spalla di attori come Tomas Milian, Enzo Cannavale, Pippo Franco, interpretò ruoli comici gag basate principalmente sulla fisicità, sulla mimica facciale, sull'utilizzo dell'onomatopea (famoso il suo Tze Tze!), del turpiloquio e del dialetto romanesco, recitando prevalentemente in B-movie. Bombolo divenne famoso soprattutto per aver interpretato il personaggio di Venticello, ladruncolo ed informatore della polizia, nella serie poliziottesca di Nico Giraldi, in cui appare in nove degli undici film realizzati.

Il suo personaggio divenne una sorta di maschera tipica e lo rese uno degli attori più usati del cinema trash italiano degli anni '70 ed '80.

Morì il 23 agosto 1987, all'età di 55 anni. Riposa nel cimitero di Prima Porta, a Roma.
Voto:
Alfredo Pedullà (Messina, 15 aprile 1964) è un giornalista e conduttore televisivo italiano.
Ha cominciato la sua carriera giornalistica giovanissimo commentando le partite di basket della Viola Reggio Calabria alle dipendenze della Tv locale Telereggio.
Si è trasferito a Roma nel 1989, per lavorare fino al 2007 al Corriere dello Sport.
Dal 2002 al 2009 è stato ospite di Contatto Sport, un programma televisivo condotto da Michele Criscitiello su PrimaTivvù, un'emittente locale avellinese
Sulle reti di Sportitalia, partecipa quale opinionista fisso allo Speciale Serie B, condotto da Valentina Ballarini ed allo Speciale Calciomercato, programma di approfondimento sulle trattative del mercato calcistico, condotto dall'amico-collega Michele Criscitiello
È direttore editoriale del sito sportivo Datasport.it.
Ha vinto i premi Oscar dei giovani, San Silvestro d'oro, Beppe Viola e Elvio Guida.
Utenti simili
aries

DeRango: 1,00

alia76

DeRango: 3,29

ligdjs

DeRango: 1,46

djmushroom

DeRango: 1,02