Voto:
Nad Sylvan un ottimo cantante?
Presenza scenica a parte, ai limiti del ridicolo (gusto personale sia chiaro), lo ritengo il vero punto debole della band dal vivo.
Un pesce fuor d'acqua, che abbassa di molto il livello qualitativo.
Eppure a Steve piace moltissimo e lo riconferma da anni.
De gustibus.
Voto:
E pensare che quando entrò a far parte dei P.I.L. non sapeva nemmeno suonare.
Eppure insieme a Keith Levine ne costituì l'ossatura strumentale, con delle ritmiche a dir poco innovative per il contesto musicale in cui gravitavano.
Voto:
Recensione come sempre inappuntabile, ma l'album in questione è l'ennesima delusione da parte dei Satyricon.
Sinceramente non m'aspettavo chissà cosa sia chiaro, ma nemmeno un ulteriore peggioramento a livello qualitativo.
Come già scritto altrove, son arrivato a rimpiangere "Rebel Extravaganza", che a suo tempo non riuscii a digerire, ma purtroppo facendo parte della schiera dei nostalgici della "triade", non riesco a metabolizzare la svolta degli ultimi 15 anni.
Voto:
Ahhhh i Graveland. Una band ingiustamente sottovalutata, anche per le implicazioni politiche.
L'unico appunto che faccio loro è quello di aver seguito il trend imperante di addobbarsi da fraticelli dal vivo.
Sta moda mi fa cadere le braccia da anni e non riesco a capirla.
Li preferivo quando indossavano armature e scudi.
Riguardo all'album? L'ho sentito alla fine dell'anno scorso e come sempre è stato un tuffo al cuore.
Voto:
Leggere le tue recensioni è ormai diventato un must a livello personale. Non solo per gli artisti che tratti, ma soprattutto per il tuo modo di scrivere.
Pooh Stop
1 set 17
Voto:
Forse l'ultimo loro album che, tra pur tra alti e bassi, si riesce ad ascoltare tutto d'un fiato.
Bella rece fino a quando non hai piazzato brani e formazione, Ma ti meriti un bel "4" lo stesso per i ricordi balneari. Beata infanzia ed adolescenza di allora.
Voto:
Recensione scorrevolissima, dettagliata e di piacevole lettura.
Che dire? Ottimo lavoro come sempre Niklaus
Voto:
Non ci crederai, ma proprio due giorni mi son ritornati in mente i TA!
Ricordo ancora quando andavo a Torino, a fine anni 90 inizio 2000 da alcuni amici molto legati alla scena BM e si andava nel negozio del buon Provera, personaggio molto particolare e bizzarro, ma non apprezzato come avrebbe meritato.
Ma si sa, in Italia non conta il valore oggettivo di un'opera, ma tirare badilate di merda ad libitum a prescindere.
Complimenti nuovamente per la recensione, anche se ovviamente non verrà valorizzata come deve.
Voto:
Recensione davvero notevole e molto piacevole da leggere, che denota un'ottima conoscenza del sig. Vikernes.
Sarò di parte, ma Varg non si discute musicalmente e per determinati aspetti anche ideologicamente.
Potrà esser forse un pazzo e visionario per molti, ma a differenza di altri esponenti "cazzari" del genere, Varg è estremamente coerente non solo a livello musicale (tranne alcune dichiarazioni isolate a metà anni 90), ma anche a livello di scelte di vita.
Quelle ideologiche, per quanto parzialmente condivisibili, non voglio discuterle.
In tutto ciò, ho sempre trovato ridicoli tutti quelli che, a partito preso, l'han sempre criticato aspramente, non perdendo mai occasione di sbeffeggiarlo e come scrissi altrove qualche anno fa: inviterei tutti questi "macho man 2.0" a recarsi in Francia a dirgli tutte queste cose face to face. Cosa non realizzabile, visto che il "true metaller italiota medio" in realtà è solo la versione denim & leather di Novella 2000 in quanto a chiacchiere.
Janara Janara
30 giu 17
Voto:
Recensione breve, sintetica, ma ineccepibile nella forma.
Avevo letto ultimamente altrove di questa band e m'aveva già incuriosito non poco. Ed ora lo son ancora di più.
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