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Bravo, bene. Una recensione che mi è andata giù come una birra gelata.
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Mi spieghi questa frase "una melassa insopportabile che porta il povero malcapitato a rimpiangere il cazzeggio degli anni'80."? Machestaiaddì?
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Deluso dalle poche parolacce...
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D'accordo col vekkio Alex. Chi parla così degli '80, li ha conosciuti nel bar sport sotto casa.
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A me, nella sua indiscutibile tamarraggine, piaceva nel 1987 e piace ancora oggi.
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L'ho letta tutta! I racconti del bimbo che fu in noi (o dal bimbo che fu in noi) sono i più belli. Perché liberi, liberi... da tutto, da sovrastrutture, da cazzate, da regole, da retro-pensieri...
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Sto a due passi eppure me lo sono perso, i manifesti li avete attaccati da qualche parte?
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Sono due giorni che giro intorno alla recensione ma mi sono fermato sempre alla quinta riga. Stamattina ho letto tutto d'un fiato. Ecco cosa ne penso, recensione molto buona per lo sforzo di distinguere l'opera d'arte dal suo creatore. Ragionamento che si è fatto altre volte sotto questo soggetto. Per quanto mi riguarda, oltre che farmi cagare l'autore, mi fa cagare anche l'opera. Perché? Proprio perché il disco non si distingue dai valori, dalle pulsioni, dalle idee del coglione di autore. In sintesi: in questo caso opera ed autore sono un tutt'uno (come specifichi anche tu). Quindi, mi pare che il tuo ragionamento verso la fine faccia acqua anche se tenti alla fine un tuffo carpiato per salvare questo disco dal suo autore. Intendo: se all'inizio fai tutte quelle premesse per cui essenzialmente l'artista e l'opera non sono la stessa cosa, alla fine però dici che l'opera, in questo caso, è diretta espressione dei "temi sconci, perversi, schifosi o corrotti" dell'artista. Insomma 'sto cazzo di Burzum non ha dipinto la Cappella Sistina, non ha scolpito un cazzo di David, non ha progettato la Mole, non ha composto sinfonie, requiem ecc. ma ha registrato un disco sintesi delle sue perversioni decerebrate. A me continua a fare schifo in blocco.
Voto:
Vabè ho aspettato qualche anno e l'ho visto l'altro ieri per caso in tv. Grande film, non si può negare. Fotografia ottima, sviluppo narrativo molto buono, tensione costante che non sfocia quasi mai in violenza pura (ma è essa stessa violenta). Mortensen magnetico, al top. Cassel bravo ma mi sta sulle palle a pelle, specie in questo ruolo da cazzone sopra le righe.
Voto:
Molte polemiche per nulla a mio parere. La recensione sopra mi pare sia condita di giudizi contro il vecchio Vasco che, anche qui su Debaser, hanno avuto diversa fortuna. Nulla di così eclatante. Di diverso invece ci sono le risposte acide del recensore che, se scendesse un attimo dal piedistallo, male non farebbe (che sennò tanto ti buttano giù). A proposito della recensione... ma l'incipit??? "Ogni volta che Vasco Rossi faccia, dica o scriva qualcosa, è un successo",. Non è meglio: "Ogni volta che Vasco fa, dice o scrive qualcosa... è... ????"
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