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Raga sto remix è palesemente una presa per il culo, una destrutturazione consapevolmente sfilacciata e inconcludente che pone una pietra tombale sul brano più "odiato" dallo stesso Yorke. Effettivamente un remix "very 2021", senza direzione. Nonostante tutto interessante, ma secondo me più apprezzabile concettualmente che musicalmente, a parte forse i synth nella seconda metà del brano che sono fighi
Voto:
Le sfumature le noterò col tempo, un primo giudizio di certo non pregiudica il futuro godimento di quello che ho ascoltato
Voto:
Si tratta ovviamente di una prima impressione, un commento a caldo sulle sensazioni che il disco è riuscito a trasmettermi durante il primo ascolto. Un'analisi approfondita di ogni suo aspetto musicale, contestuale e testuale richiederà ovviamente maggiore lucidità e un pragmatismo che adesso non riesco ad applicare. Nel frattempo possiamo iniziare a parlarne.
Voto:
Io ho trovato la sceneggiatura ridicola e irritante. Il film mi è sembrato uno zapping continuo tra battute poco divertenti che vogliono sembrare argute e scene drammatiche la cui tendenza alla catarsi era davvero insostenibile. La lettera lasciata da Harrelson ne è l'esempio lampante. Salvo l'interpretazione di Rockwell, un gradino sopra agli altri, mentre per quanto riguarda la McDormand non penso sia tra le sue prove migliori, ho trovato anche il suo personaggio insostenibile. L'idea di parlare dell'America attraverso i tre manifesti è una bella trovata, ma poi il film inizia a prendere di mira tutto e tutti senza avere mai il coraggio di prendere una vera e autentica posizione. E se anche decidi di sorvolare sulla lettura politica allora rimane veramente poco e niente da salvare, dato che non riesce né nella commedia né nel dramma. Va bene mostrare che nessun personaggio è bianco o nero, e McDonagh lo fa descrivendo le motivazioni e la vita privata dei suoi personaggi, il problema è che lo fa nella maniera più scialba e scontata del mondo. E dire che considero In Bruges un film con i controcoglioni e soprattutto scritto benissimo.
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Capolavoro poco celebrato, uno dei miei film preferiti
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Conservo gelosamente il vinile di questo splendido capolavoro. Come dici tu questa è musica che non può e non deve essere spiegata razionalmente. Composta da una mente delicata e geniale, è un disco che sfugge ad ogni catalogazione e ad ogni collocazione temporale; questa è musica che è sempre esistita. Cilio è uno dei tanti artisti inseribili nel calderone dell'"avanguardia" napoletana anni '70, ma al contrario di tanti altri ha evitato di attingere dalla musica colta napoletana contemporaneizzandola. È stato in grado di creare un disco che pur ispirandosi al minimalismo coevo nasconde tra i suoi solchi un'anima antica, un'anima profondamente partenopea e universale simultaneamente.
Voto:
Boyhood non sarà all'altezza della trilogia "Before" che lo precede, ma per me rimane uno dei migliori lavori del regista. In altre mani probabilmente sarebbe uscito un film estremamente pretenzioso il cui unico scopo è cercare a tutti i costi di essere ricordato come esperimento unico e irripetibile, Linklater invece rimanendo fedele al suo stile ha reso il soggetto semplice, intelligente e mai banale. Per quanto riguarda il film recensito ne ho sentito parlare abbastanza bene, lo vedrò il prima possibile.
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