SevenDays

E' piacevole, ben fatto, direi "lo stato dell'arte" del suo percorso elettronico. Allo stesso tempo come qualcuno nei commenti suggerisce, dal punto di vista di ricerca probabilmente questo album sancisce la morte di AT. Ma va anche bene così, giusto che il testimone passi ad altri.

I Marnero soffrono di un sacco di limiti secondo me, ma scrivono musica così della madonna che alla fine se lo possono permettere. Dopo aver divorato Naufragio Universale, alle prime battute questo disco non mi aveva colpito granchè. Poi gli ho dato un'altra chance e di lì sono ancora in viaggio. Da mesi ormai.

Per me miglior disco del 2013. Se la reincarnazione esiste, Ian Curtis sta vivendo una seconda vita in Elena Tonra, i suoi testi sono qualcosa di impressionante. Le canzoni totali, voce sempre da brividi. E su youtube si trovano delle bellissime versioni di alcuni pezzi del disco eseguite assieme ad una piccola orchestra, una roba impressionante.

Beh, per come intendo io derivativo, staremmo parlando di un disco che "suona come i", e non saprei a chi altri accostarli in termini così immediati. Ovvio che non son spuntati da sotto un fungo e le influenze sono chiare (ma trovami qualcosa che sia uscito negli ultimi 5 anni, soprattutto in campo di musica pesante, di cui non si possa dire la stessa cosa), ma non è il solito disco dove per fare qualcosa di "nuovo "si mette la parte così, la parte cosà. Come dice il recensore sembra tutto molto più organico, tutto fuso in un solo sound piuttosto che una sequenza di momenti diversi attaccati. Insomma, la tua definizione mi sembra un po' riduttiva (anche a livello di generi citati, ad esempio la vena dark/industrial che mi sembra abbastanza importante). L'ho trovato una ventata d'aria fresca in un panorama un po' stantio, non privo di difetti e forse qualche ingenuità che probabilmente verranno fuori con più ascolti, ma confido che nelle prossime uscite maturino.