Voto:
Che dire, chapeau. Probabilmente il miglior tarantino dai tempi quell'altro capolavoro di Bastardi senza gloria e anche il suo film più tranquillo e ragionato. Non mancano i tipici personaggi tarantiniani, la meta-narrazione tra la realtà e la fantasia (proprio come in bastardi senza gloria) e quella violenza così assurda e sopra le righe che, anche se usata per tipo 10 minuti in quasi 3 ore di film riesce comunque ad essere memorabile quanto serve.
Tarantino con questo film secondo me voleva proprio omaggiare il cinema che l'ha formato nel suo percorso artistico: c'è la hollywood anni '60 rappresentata da Sharon Tate, quella in declino degli anni '50 rappresentata da Rick Dalton, il western (anche se è un film nel film in questo caso), il cinema italiano, quello di serie b, il thriller (tutta la scena al vecchio ranch con gli hippie è un capolavoro da manuale per me ed è incredibile come tarantino sia riuscito a creare una tensione pazzesca) e anche la componente gore\splatter (no spoiler ma chi conosce la parte di storia vera dietro alle vicende metanarrative del film di sicuro ne resterà sorpreso, divertito e pure soddisfatto) e pure i piedi, fetish principale del regista che qui abbonda :D.
In sostanza, tarantino ha fatto un film sul suo mestiere: una lettera d'amore alla settima arte e del cinema che fu. E poi c'è cast stellare, un Di Caprio monumentale che secondo me potrebbe meritarsi pure un secondo oscar; lui non interpreta Rick Dalton, lui è Rick Dalton. Quando non trovi più la differenza tra attore e personaggio allora hai fatto centro (poi alLa fine del film gli crescono i capelli e pare il sosia di jack black ma vabbè). Ho adorato alla follia il personaggio di Brad Pitt, l'antieroe cazzone che se ne sbatte di tutto e tutti e finisce in mille casini. Eppure, a differenza di Rick, Cliff Booth non si scoraggia mai e va avanti per la sua strada, diventando di fatto il vero protagonista del film, almeno verso la fine (menzione d'onore per il suo cane). Margot Robbie come Sharon Tate è fantastica, ingenua, solare; interpretazione più leggera ma ugualmente ottima. Poi ci stanno altri mille attori famosi che fanno soltanto piccole apparizioni ma lasciano il segno (tarantino se lo può permettere :D) come il produttore che ama gli paghetti western interpretato da Al Pacino, la manson family, i sempre presenti kurt russel e michael madsen e un bruce lee che ha fatto discutere ma che, a mio parere, è servito soltanto per mischiare maggiormente la fantasia tarantiniana con la realtà creando una scena esilerante.
SPOILER SUL FINALE
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[SPOILER] Credo che il finale del film sia estremamente significativo: stravolgere la realtà salvando Sharon Tate dall'omicidio realmente avvenuto vuole simbolizzare le possibilità infinite scaturite dalla fantasia di un artista che il cinema può dare: cambiare la realtà e creare così un happy ending, seppur esagerato e "tarantiniano" a mio parere simbolizza la realtà stessa che si piega definitivamente al mondo di fantasia cinematografico. Tutto il film punta su questa dualità tra il reale e l'inventato per poi unire questi due aspetti simbolicamente con un finale a mio parere quasi poetico.
[FINE SPOILER]