Voto:
Non lo dice.

Non lo diciamo "apertis verbis", carissimo, per tema di apparire indelicati verso i reprobi defunti: che abbiamo già, in parte, variamente messo al loro posto. Ma, tra le righe, vi si allude. Comprendiamo bene, tuttavia, come un tale lavorio ermeneutico costituisca un grave che le sue facoltà non possono minimamente sopportare.

Riveriamo anche Lei.
Voto:
nel fatto che ancora se ne parla come fosse ieri,

Anche del mostro di Loch Ness si parla da secoli. Il primo avvistamento fu, così pare, nel VI secolo. Poi un lunghissimo lasso di tempo in cui nessuno osò nominarlo o ricordarlo: ma non perché esso non si manifestasse, ma probabilmente per paura dei testimoni di ritorsioni (non si è mai capito se da parte di Nessie o di suoi emissari: forse è più verosimile la seconda tesi, visto che quasi certamente il dinosauro lacustre non è dotato di parola: ma io non ne sarei così sicuro). Ma, fin dal 1930, ecco il "revival" in grande stile: torme di visionari che riportano, a volte anche con dovizia di particolari e con indizi gravi e concordanti, di aver avvistato il reprobo. Interessante il fatto che di Nessie se ne parla quindi da circa 1500 anni, come se fosse ieri: e lui è sempre vivo, ovviamente, e lotta con noi (o contro di noi? Ci si potrebbe aprire un forum). Magari qui, tra tanti finissimi estimatori dei quattro geni di Liver Pool, c'è qualcuno che ci crede.
Voto:
Al signor Pier Paolo Farina:

Atenzione, qui si rischia la confusione da maelstrom postmoderno. Distinguiamo accuratamente tra:
1) AOR = M. Spiro, Van Stephenson, B. Mardones; di solito il solismo rende meglio;
2) Westcoast, a volte jazzato: M. Jordan;
3) Pomp Rock: Fortune, Harlan Cage;
4) FM Rock;: T. Feehan;
5) Hard melodico: Def Leppard (a volte);
6) Hi Tech AOR: Device.
Pop metal e Hair Metal non significano niente: la prima definizione costituisce una indebita generalizzazione, la seconda si attarda su un elemento tutto sommato marginale.

La riveriamo.

Non abbiamo alcun problema coi Beatles: erano loro ad essere di macroscopici inetti.
Voto:
Rispondiamo ora --e chiediamo venia dell'incolpevole ritardo, anche se i doveri accademici, ovviamente non retribuiti, ci richiamarono ad un ordine che reputavamo aver perduto-- al caro Lector.

1) Sì. Testo infallibile, adamantino, autentica spada a doppio taglio che forgiò Occidente.
2) Questo è uno slogan: non rende onore alla tua intelligenza.
3) Bah. Sarà pure buono quel discaccio, ma Patton rimane un balordo.
4) Non possiamo rispondere: ci bannerebbero un'altra volta. Non è una porcata, comunque. Sul'avere le palle, poi, messa qui questa espressione colorita risulta paradossale. Ad ogni modo, auguriamo a Limiti ogni bene.
5) "Sei prevenuto". In tempi dominati da rubagalline quali Bergoglio e Renzi, forse è meno grave proferire queste asserzioni da linguaggio automatico: il bombardamento incrinerebbe anche il distacco di un Buddhaghosa, forse. Ma ciò non toglie che bisognerebbe intendere prima quanto scrito. De Andrè, ripeto, fu pompato dalle stesse élites cui piacciono i poveri e "immigrati", magari osservati da un elicottero o sfruttati per lucri poco commendevoli. Musiicalmente, poi, era ininfluente; a volte i testi sono decenti, anche se il suo morboso attaccamento ai derelitti e agli sbandati è fastidioso, e suona artificioso. Avrebbe dovuto scrivere qualcosa su Gandalf, e gliene avremmo volentieri reso merito. Inoltre, c'era qualcosa di irregolare nel suo volto: ciò che ci ha sempre turbato.
6) No. Non è necessario essere ammiratori di Evola e Pound per avere la mia stima. Endrigo era un signore, e resta un gigante della canzone italiana, anche per il suo understatement. Chissà perché è stato dimenticato.
7) Non credo. Era reo di ben altri delitti: sono stato cortese con lui. Chi sa, tace; chi non sa, ciarla.
8) Ho scritto "uno dei più sensibili". Non mi pare sia un insulto: "balordo" era affettuoso (indicando più che altro "ribelle": ma ribelle vero, non prezzolato da salotto marainico). C'erano anche molte differenze: ad es., Ciampi non fu mai rapito, e non fu mai amico di Don Gallo.
9) Bene.
10) In molti. Il "noi" è usato però per l'impersonalità che tratteggia. La digestione dovrebbe essersi conchiusa, ora. Buon pranzo.
Voto:
Sui Beatles ha ragione Scaruffi: musicalmente irrilevanti, valgono sul piano della storia del costume. Un po' come de Andrè o Lou Reed: che Iddio li abbia in gloria, ma se non fosse stato per le loro amicizie in alto loco ora li considereremmo dei gregari, sorta di onesti straccioni di un cantautorato miserabile.
Di Tommy Shaw, tra le altre cose, ricordo un sontuoso rifacimento di "Ever Since the World Began", originariamente secondo singolo estratto da "Eye of the Tiger" (indovinino lorsignori quale fu il primo), e poi ripresa dal sommo Jimi Jamison (pace all'anima sua) nella colonna sonora del clamoroso "Sorvegliato speciale", con Sly Stallone. Di questo film ricordo con affetto Prima Base, il ciccione buono e la guardia scorbutica ma dal cuore d'oro, oltre che il sacrosanto urlo di dolore di Stallone: "sporco nazista!" ai danni dell'immondo direttore del carcere.
Mi duole dirlo: la versione di Shaw è superiore, più cesellata, suonata, arrangiata e prodotta magnificamente.
Voto:
De Andrè cantava gli ultimi ma poi, un po' come Bergoglio, era amico intimo dei primi. Sula legge Bacchelli: chissà perché non esistono leggi per i padri di famiglia che lavorano una vita, e che poi magari si vedono taglieggiati dalle usurocrazie dominanti. Per quanto riguarda il finissimo Bindi e la recensione, molto buona anche se un poco rapsodica, noi mettiamo 4: anche se è intaccata da un finale orwelliano.
Voto:
Abbiamo ascoltato questo benedetto Van Morrison nelle sue due produzioni migliori (o almeno considerate tali): "Astral Weeks" e "Moondance". Non ci hanno convinto: il "blue-eyed soul" ci pare un tentativo poco riuscito, sia sul piano estetico-programmatico che su quello più propriamente musicale, di conciliare tradizioni incomponibili. Ad ogni modo, vorremmo porre al caro Pinhead, o a chiunque voglia prendersi la responsabilità di una risposta chiara, un quesito: è migliore Van Morrison o Van Stephenson? Secondo noi, non ci sono dubbi di sorta.
Voto:
L'America di Bob Dylan cede il posto alla Francia e ai suoi chansonnier

Mai passaggio di testimone fu più gradito: da una insopportabile cornacchia alla imperitura tradizione europea.

Bindi, grandissimo singer classico e tra i più significativi esponenti della fondamentale scena genovese (da cui però uscì pure, una generazione dopo, l'inutile de Andrè). Alcuni suoi pezzi, dotati di arrangiamenti sontuosi, sono da antologia, a tratti commoventi come un tramonto tra i ghiacci di Thule. Peccato si sia abbassato a collaborare con alcuni impresentabili esponenti negroidi. Inaccettabile. Un gigante, comunque. Tanto di cappello a lui ed al recensore.
Voto:
Volevo ringraziare le persone che hanno contribuito a questo significativo dibattito. Ciò è la dimostrazione che si può scrivere qualcosa di interessante anche a partire da una stronzata. Buona domenica a tutti, anche agli esponenti di razze non indoeuropee.
Suicide Suicide
25 feb 17
Voto:
Ha ragione Dokken, Giuffria e Strangeways centomila volte meglio del drogato e supponente Dylan.
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